Visioni Il documentario "Gesù è morto per i peccati degli altri" di Maria Arena giraton nel quartiere San Berillo di Catania sarà presentato al Festival dei Popoli di Firenze
La vera storia delle trans, dei travestiti e delle prostitute che vivono a Catania, nel quartiere di San Berillo, sono le protagoniste di “Gesù è morto per i peccati degli altri” il documentario firmato da Maria Arena che il 3 dicembre sarà presentato al 55° Festival dei Popoli di Firenze. Prodotto dalla Invisibile Film, dalla regista, dalla sceneggiatrice Josella Porto e da ucrowdfunding internazionale, è stato interamente girato nel quartiere San Berillo di Catania, un pugno di strette vie in rovina che fino agli anni ’50 erano il cuore commerciale e artistico della città ai piedi dell’Etna.
«Sogni e paure, – ha dichiarato Josella Porto – desolazione e allegria, trasgressione e preghiera, invidia e compassione sono le diverse emozioni raccolte nel quartiere di San Berillo e il nostro documentario cerca di restituire tutto questo allo spettatore». Per le sette protagoniste del documentario la quotidiana attesa dei clienti è segnata dai ritmi delle feste popolari dedicate a Santi e Madonne. Come novelle samaritane descrivono il loro incontro con la parola di Gesù Cristo e senza vergogna parlano di fede e prostituzione, rivendicano i loro diritti, presentano l’intimità delle loro famiglie e della loro solitudine davanti alla porta.
«Gesù è morto anche per i peccati degli altri è un racconto intimo di una vita ai margini – spiega Maria Arena – che permette allo spettatore di qualsiasi nazionalità di identificarsi pur non perdendo la peculiarità di una storia del sud Italia».
La colonna sonora è stata affidata a musicisti catanesi sotto la direzione artistica di Stefano Ghittoni, brani inediti di Kaballà, Cesare Basile, Agostino Tilotta, degli Uzeda e Salvatore Zinna.