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Massimo Puglisi e il successo mondiale di “Chroma Key”: «Questo è il cinema indipendente, pochi soldi, tanta arte»

Sicilians Tra il 2021 e il 2023 il regista agrigentino, britannico d'adozione, è stato l'indipendente siciliano più premiato nel mondo. Lo scorso 3 dicembre il suo corto "Chroma Key" ha trionfato anche al Grand Off di Varsavia: «Il cinema indipendente è fatto con attori e artisti, a volte già famosi, che accettano di partecipare anche gratuitamente solo perché si riconoscono nella pura arte libera dai compromessi del profitto»

Il talento non è acqua e la passione è il sale che dà sapore alla vita e alle sfide, ma a volte per affermarsi bisogna emigrare. Come ha fatto il regista e film maker agrigentino Massimo Puglisi, da sei anni trasferitosi nella terra di Sua Maestà britannica, e trionfatore in una costellazione di festival cinematografici indipendenti. Basti dire che tra il 2021 e il 2023 è stato il regista siciliano indipendente più premiato nel mondo con oltre quaranta premi e riconoscimenti e tra i primi registi indipendenti italiani nel mondo.
Da ultimo in Polonia col suo emozionante “Chroma Key”, short drama premiato in oltre venti festival in diversi Paesi che ha trionfato lo scorso 3 dicembre anche al Grand Off di Varsavia, uno dei più importanti festival  indipendenti di cortometraggi del mondo, con una giuria di ottanta cineasti provenienti da quaranta nazioni diverse. In questo festival, giunto alla 17a edizione e dove Massimo Puglisi è stato premiato come miglior regista, erano arrivate quasi quattromila opere da ben centoventiquattro nazioni. Alla cerimonia di premiazione erano presenti venti ambasciatori, cineasti e autorità del cinema. Un trionfo, anche se Massimo Puglisi rappresentava il Regno Unito. E sì, perché il film è stato prodotto in Inghilterra, ma il regista ci ha tenuto a specificare di essere siciliano di Agrigento.

Massimo Puglisi con il premio del Grand Off Festival di Varsavia

Le radici non si dimenticano. E infatti, dopo tanti anni spesi a lavorare e collaborare col mondo delle scuole e non solo a casa nostra, firmando apprezzati e premiati cortometraggi e film, Massimo Puglisi aveva abbandonato sogni e passione, ma sei anni fa emigrò in Inghilterra e tre anni addietro, dopo aver conseguito la laurea in Film production all’Università di Southampton, ritrovò il gusto di scrivere e dirigere storie. Di rimettersi dietro la macchina da presa, insomma. E così realizza quattro opere: un documentario sull’Opera dei Pupi di Cuticchio, premiato a Singapore Short Film Festival e tre cortometraggi, tutti premiati a livello internazionale: Dressing Room, commedia e The Prodigal Son, drammatico premiato in dodici festival.

Puglisi con gli altri premiati dell’ultimo Grand Off di Varsavia

Quindi l’exploit con “Chroma Key” che continua a fare incetta di premi ai quattro angoli del mondo. «Questo è il cinema indipendente – commenta il regista agrigentino -, fatto con pochi soldi ma con tanta arte. Fatto con attori e artisti, a volte già famosi, che accettano di partecipare anche gratuitamente solo perché si riconoscono nella pura arte che non deve rendere conto ai compromessi del profitto, un’arte che può raggiungere risultati immensi e coinvolgere premi Oscar e altri. Nel mio caso con “Chroma Key” ad aderire è stato Peter J. Robinson, uno dei più importanti musicisti di Hollywood che ha curato le musiche del film del tutto gratuitamente. E questo per me vale come un premio da un milione di dollari, visto il suo cachet di base».



“Chroma Key” è ambientato nel braccio della morte di un carcere americano. Qui una psicologa inglese conduce un esperimento con un condannato a morte, un detenuto di colore che per corporatura e simpatia ricorda John Coffey, l’indimenticato protagonista del film “Il miglio verde”. Prima di essere giustiziato all’uomo viene concesso un premio, sia perché ha salvato una guardia dalla furia di altri detenuti, sia perché ha maturato venti anni di buona condotta. Il premio consisterà nel respirare la libertà… seppure virtuale. «“Chroma key” – aggiunge il regista – prende il nome dallo schermo verde che si usa nel cinema per creare uno sfondo virtuale. Il detenuto si emozionerà molto rivedendosi all’aperto seppur con gli effetti speciali, mentre la psicologa annoterà le sue emozioni, le farà proprie e ci regalerà una metafora sulla libertà e sul immenso valore. La libertà che troppo spesso dimentichiamo di avere».

Il cortometraggio dura tredici minuti e le musiche, dicevamo, sono firmate da Peter J. Robinson, compositore inglese veterano di Hollywood con oltre cinquanta colonne sonore di celebri film. «Una vera star – aggiunge Puglisi -, è un pianista coautore di molti brani di Phil Collins, pianista e arrangiatore negli anni ‘70 del celebre musical Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Weber, arrangiatore di Eric Clapton e altri. Vive a Hollywood da trent’anni. Mi telefonò dopo aver visto il mio corto nella prima versione grazie a una mia cara amica, Liz Wickham, giornalista della BBC, che glielo aveva inviato a mia insaputa. Peter mi disse: “Il tuo corto mi emoziona, Max, ti farò le musiche”. Ero stupito ma felicissimo. Grazie a lui il mio cortometraggio ha un tocco hollywoodiano con una splendida colonna sonora. Alla fine mi ha detto: “È stato un piacere lavorare con te Max, hai fatto un film eccellente, se vuoi in futuro contattami”. Un grande e generoso artista, come del resto gli attori: Donald Hall, bravissimo e intenso con una voce profonda stile Barry White nel ruolo del detenuto, e la psicologa, Jo Ball, straordinaria attrice, premiata a Tokyo come Best Actress col mio film, mentre Donald è stato premiato in Svezia come Best Actor e l’americano Steven Mckiel è stato premiato a Singapore. Ringrazio anche il direttore della Fotografia, Andrei Solomon, e la mia aiuto regista, Desire Di Pietro».

Il regista agrigentino Massimo Puglisi e l’inseparabile macchina da presa

Il film è stato prodotto nei Solent Studios della Solent University di Southampton con una troupe di sette persone. Ecco soltanto alcuni dei premi vinti: Best Short UK 2023, Best director 2023 London Director Awards; Best Short of the year Milan Independent Award; Best Drama Cannes Short; Best Actor 2022 Tokio Film Awards; Best Actress 2022 World Student Film Festival London; Best International Short 2022 Uruvatti International Film Festival, India; Best Short Drama Taiwan International Short Film Festival; Best supporting Actor 2023 Indo Singapore International Film Festival; Best Concept 2023 Singapore International short film festival, Best supporting Actor 2023 Vancouver Independent Award.



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