I♥green RadicePura a Giarre il 20 maggio ospiterà una delle cinque tappe italiane - l'unica del Sud Italia - dell'Alternative Garden Festival: uno show garden che in Sicilia avrà come protagonista Ermanno Casasco, paesaggista di fama internazionale
Il Chelsea Fringe Festival, la popolare rassegna londinese nata nel 2012 e diventata presto un evento internazionale, ha scelto RadicePura, a Giarre, per ospitare una delle cinque tappe italiane dell’Alternative Garden Festival, evento di portata mondiale che in Sicilia si svolgerà mercoledì 20 maggio al centro congressuale del Gruppo Piante Faro.
Il festival ideato da Tim Richardson, garden writer e giornalista del quotidiano britannico The Telegraph, è una manifestazione che vuole essere espressione di libertà e spontaneità, con installazioni floreali, mostre autogestite, spettacoli teatrali, conversazioni, biciclettate e passeggiate. Uno show garden alternativo e itinerante che, dal 16 maggio al 7 giugno, si svolgerà in contemporanea nelle città inglesi di Londra, Bristol, Brighton, Kent e poi Lubiana in Slovenia, Vienna in Austria, Melbourne in Australia e Nagoya in Giappone. Per l’edizione di quest’anno si aggiungono anche le italiane Bergamo, Brescia, Firenze, Milano e il comprensorio Etna che con RadicePura rappresenta l’unica tappa del Sud Italia. Il Festival è l’occasione per partecipare gratuitamente a eventi in cui il confine fra mondo professionale e amatoriale è superato dalla comune passione per i giardini, il paesaggio e la natura.
Mercoledì 20 alle ore 18 Radice Pura ospiterà Ermanno Casasco, artista di avant-gardening, e la sua passeggiata virtuale “Passeggiando nei giardini del Mediterraneo”: i visitatori potranno ascoltare i racconti personali del paesaggista globetrotter di fama internazionale e condividere la passione per quel giardino a cielo aperto che è la Sicilia, degustando una granita che evoca tutti i profumi del Mediterraneo.
Un evento aperto a tutti, ma rivolto principalmente alla gioventù metropolitana che si interessa al corretto utilizzo delle risorse, agli spazi aggregativi, siano essi giardini, orti, piazze, teatri, centri culturali, bar, purché offrano la possibilità alle arti di esprimersi e mettersi in rete. Il festival dell’Etna, sulla scia di quello londinese, è l’espressione di artisti come Ermanno Cosasco, ovvero di una generazione nascente che respinge la tradizione naturalistica di disegno del giardino occidentale, favorendo invece le influenze del Modernismo, Postmodernismo, della Pop art e della Land art. L’appuntamento di RadicePura si propone di generare una scia creativa che possa affermare un modello da riproporre negli spazi pubblici e privati, focalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica sulla riduzione di fondi destinati al verde attraverso una forma nuova di paesaggio urbano. Un momento di riflessione, fortemente voluto dalla Famiglia Faro che da più di 50 anni è dedita alla ricerca nel campo del florovivaismo d’eccellenza, in un mondo che sempre di più costringe il paesaggio ad asservirsi alla logica della cementificazione, dimenticando la terra, l’orizzonte e la vita stessa.
«Siamo molto orgogliosi – ha detto Mario Faro, amministratore unico di RadicePura – di essere stati scelti dal Chelsea Fringe come una delle tappe dell’edizione italiana. Il Festival rappresenta il perfetto esempio di come arte e sociale possano essere uniti insieme per coinvolgere tutti i settori della comunità su tematiche fondamentali come ambiente e sostenibilità, che sono poi alla base della filosofia del progetto di RadicePura. L’arte può infatti veicolare la giusta comunicazione verso la sostenibilità, integrando il giardinaggio al paesaggio e coinvolgendo le persone con nuove proposte. Con l’evento del 20 maggio, spin-off del Chelsea Fringe Festival londinese, vogliamo dare un contributo reale e concreto alla diffusione della cultura della valorizzazione degli spazi verdi urbani, nelle città italiane e nel mondo. L’appuntamento si rivolge a un target ampio, giovani e meno giovani, ma sempre di alto livello: persone appassionate e competenti, in grado di apprezzare la valenza botanica e paesaggistica della nostra terra e l’importanza che essa può rivestire sul campo tecnologico, artistico e culturale».