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Emilio Isgrò e Alfio Bonanno al Radicepura Garden Festival

Eventi I due artisti siciliani inaugurano la prima biennale dedicata al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo che si svolgerà a Giarre dal 21 aprile al 21 ottobre

Arte e natura, un dialogo costante che si traduce in sfumature di pensieri, rivelando immagini contemporanee e linguaggi poetici. Un sentiero che conduce alla sfera più intima non solo dell’artista, ma dell’osservatore, che in un percorso fluido si lascia trasportare verso emozioni, riflessioni, percezioni e nuove pulsioni. Radicepura Garden Festival – la prima biennale dedicata al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo, che si svolgerà a Giarre dal 21 aprile al 21 ottobre – sarà anche questo: un grande contenitore di espressioni culturali, dove firme artistiche che segnano il nostro tempo, lasceranno incise sulla terra le loro visioni.

La serra di Radicepura - ph Matteo Carassale

La serra di Radicepura – ph Matteo Carassale

Proprio in questi giorni, negli spazi di Radicepura dove si lavora senza sosta agli imponenti allestimenti, sta prendendo vita l’opera del maestro Emilio Isgrò: artista concettuale, pittore ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista dei nostri giorni, innovatore e anticipatore del pensiero collettivo, che nella sua Barcellona Pozzo di Gotto, iniziò a muovere i primi passi attraversando quella tensione creativa che trae ispirazione dalla luce e dal mare dell’Isola.
Al Garden Festival, tra i giardini dei designer e dei paesaggisti internazionali, e i profumi delle piante mediterranee, sarà possibile visitare la sua installazione Il sogno di Empedocle, che ripercorre una leggenda dal sapore antico: Empedocle d’Agrigento – scienziato, stregone e filosofo insieme – fu risucchiato dal cratere dell’Etna mentre studiava le sue emissioni gassose. Qualche giorno dopo, la ribollente montagna eruttò, con il fuoco e la lava, uno dei sandali bronzei del pensatore siculo-greco. Quello stesso sandalo che sarà protagonista lì, nell’immenso piatto di pietra creato da Isgrò, dove tre giganteschi semi di limone in pietra lavica – assieme a lapilli e schegge nere – saranno dispersi in un profumato giardino di limoni. Accanto a ogni seme, tre scritte faranno da cornice a quel “sapere che ci aiuti finalmente a vedere”: “Iu Semi di Limuni fui sputato in questo dish da Empedocle d’Agrigento”, per proseguire con il seme eruttato dallo scrittore Giovanni Verga di Catania e chiudere il cerchio con lo sputo lavico di Luigi Pirandello. «Così anche la lava diventa terra fertile in una postmodernità globalizzata in cui la natura rischia di sganciarsi per sempre dalla cultura generando disastri e tragedie», sottolinea Isgrò.

Mario Faro ed Emilio Isgrò

Mario Faro ed Emilio Isgrò

Il viaggio tra la pienezza delle forme e la leggerezza del pensiero continuerà con un altro artista siciliano di fama internazionale: Alfio Bonanno, nato a Milo e conosciuto per le sue grandi sculture, che realizza da oltre 35 anni in ambienti naturali. Il suo intervento si svilupperà in due momenti: il primo, in occasione dell’inaugurazione del Festival (21 aprile), con la realizzazione di due grandi installazioni con piante d’ulivo e di vite esposte nel parco botanico. Il secondo momento – previsto per fine maggio – è finalizzato invece alla realizzazione di una mostra personale con lavori prodotti in residenza dall’artista, impegnato da tempo, in collaborazione con lo staff dei vivai Faro e di Radicepura, nella produzione del progetto espositivo che verrà realizzato all’interno del palazzo nobiliare della location.
«Radicepura Garden Festival – conclude Mario Faro, promotore dell’evento – vuole lanciare un messaggio culturale forte che, attraverso la natura, parli una lingua universale: quella dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo e che, oggi più che mai, devono unirsi per costruire un futuro diverso».

L'artista Alfio Bonanno

L’artista Alfio Bonanno

Al Radicepura Garden Festival, promosso dalla Fondazione Radicepura saranno coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. Fino al 21 ottobre, nel parco botanico di Radicepura, sarà possibile visitare quattordici giardini, realizzati appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà, grazie all’attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, oggi alla guida dell’azienda insieme ai figli Mario e Michele.

Cuore del festival è la celebrazione del giardino, non solo nella sua valenza estetico-culturale, ma anche per il suo ruolo di luogo ideale per fermare lo sguardo sulle bellezze, in questo caso, della Regione siciliana: attraverso l’interpretazione dell’Esperienza Mediterranea – tema della prima edizione – si vuole dunque creare un evento capace di unire arte, cultura enogastronomica e tutela dell’ambiente, come elementi costitutivi di un territorio straordinario. A questa chiamata hanno aderito numerose associazioni ed enti (tra i quali: FAI – delegazione di Catania, FAI – Giardino della Kolymbethra, UGAI – Unione Nazionale Garden Club e Attività Similari d’Italia, Grandi Giardini Italiani), con l’obiettivo condiviso di dare una piena visibilità al patrimonio botanico che la Sicilia e tutti i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum custodiscono, creando una maglia attiva e coesa intorno al tema del giardino.
Partecipano a questa prima edizione quattro garden designer di fama internazionale che realizzeranno per il festival giardini site-specific di circa 150 metri quadrati ciascuno.

Radicepura vista dall'alto - ph Matteo Carassale

Radicepura vista dall’alto – ph Matteo Carassale

Il paesaggista francese Michel Péna guida i visitatori in un Jardin Parfumé, un giardino verticale per un’esperienza immersiva tra luce e vegetazione. Evaporazione mediterranea è il giardino dell’italiano Stefano Passerotti, che riflette sull’attuale situazione del Mare Nostrum, utilizzando la metafora del tronco d’albero adagiato sull’acqua. È un invito all’amicizia e alla fratellanza il progetto della designer arabo – londinese Kamelia Bin Zaal, intitolato Amity e ispirato alla convivialità dei cortili arabi, spazi aperti in cui condividere il piacere di stare insieme. Il paesaggista inglese James Basson ricrea con Arethusa and Alpheusun collegamento ideale tra Sicilia e Grecia, attraverso il mito di Alfeo e Aretusa che unisce simbolicamente i due paesi attraverso la storia del dio Alfeo, figlio del dio Oceano e personificazione del più grande fiume del Peloponneso, e della ninfa Aretusa, fonte a Siracusa.

Altri sei giardini, di dimensioni più piccole, variabili tra i 30 e i 50 metri quadrati, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale. La call ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 200 domande provenienti da 10 paesi diversi. La giura, presieduta dalla paesaggista inglese Sarah Eberle con Jordi Bellmunt (architetto, paesaggista e docente all’Università della Catalogna), Carmela Canzonieri (Università Kore di Enna e presidente AIAPP Sicilia), Daniela Romano (Università di Catania), Franco Livoti (Fondazione Radicepura) e la collaborazione del direttore artistico Pablo Georgieff, ha selezionato i sei partecipanti, paesaggisti under 35 provenienti da Spagna, Turchia, Italia, Francia e Uruguay.

Il palazzo nobiliare di radicepura - ph Matteo Carassale

Il palazzo nobiliare di radicepura – ph Matteo Carassale

Identità Mediterranea, ideato da un gruppo di studenti del corso di Laurea in Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio dell’Università di Bologna, pone l’accento sul ruolo del Mediterraneo come crogiuolo di culture, attraverso l’uso di una grande varietà di piante; gli studenti turchi provenienti dalle Università di Istanbul e di Antiochia presentano un giardino – galleria in Passage to Mediterranean mentre Claudia Amias e Joan Battle della Escula Tecnica Superior de Arquitectura di Barcellona puntano l’attenzione sul tema della riforestazione nelle zone aride con il giardino Through Vegetation. La Sicilia è la protagonista del progetto Hortus Salis di Alejandro O’Neill, un omaggio alle saline nate dall’evaporazione del mare nella zona di Trapani e Marsala, e di Re-Live degli spagnoli Carmen Guerrero Mostazo e Andrea Graña, sul tema dei terremoti siciliani e della possibilità di rinascita. S’ispira, invece, alla mantiglia, lo scialle di pizzo usato dalle donne nelle cerimonie, il Jardin de Mantille della francese Maia Agor, attraverso giochi di luci e ombre.

Oltre ai dieci giardini, Radicepura ospita per tutta la durata del festival quattro particolari installazioni vegetali. Grazie all’Institut du monde arabe di Parigi, arriva a Giarre l’Anamorfosi, una creazione artistica-botanica realizzata da François Abélanet per la mostra Jardins d’Orient, una sorprendente scultura composta da segmenti di piante con misure differenti. In collaborazione con Flormart, l’Università degli Studi e l’Orto Botanico di Padova, fa tappa al festival il Giardino Italia, una sagoma dello stivale allestita con le piante che rappresentano la biodiversità italiana, mentre il Giardino della Dieta Mediterranea,ideato dallo studio Coloco,riunisce varietà di prodotti della terra che caratterizzano il patrimonio della dieta mediterranea. Omaggio alla Sicilia e al rapporto tra l’Etna e il mare,La Macchia di Donatello Chirico è uno spazio attrattivo – ricreativo, dove, grazie a un’installazione di action painting, ogni visitatore avrà la possibilità di dipingere la propria macchia indelebile su una tela.
Il parco botanico di Radicepura ospiterà, inoltre, interventi artistici e mostre: i due artisti siciliani Emilio Isgrò e Alfio Bonanno realizzeranno opere e allestimenti site specific per il festival; la Galleria Collicaligreggi curerà un programma di residenze d’artista e una mostra fotografica dal titolo Herbarium al palazzo nobiliare all’interno del parco.

Per tutta la durata del festival, è inoltre previsto un calendario di appuntamenti, per approfondire attraverso workshop, conversazioni e passeggiate i temi proposti nella manifestazione. Il 21 aprile apre gli incontri l’architetto paesaggista Paolo Pejrone in conversazione con Emanuela Rosa Clot, direttrice di Gardenia; la sera Palazzo Biscari a Catania ospita l’evento In Fiorepromosso da Marella Ferrera, Paola Lenti e Radicepura Garden Festival. Il 24 aprile la nota fotografa lussemburghese Marianne Majerus condurrà un’intera giornata di workshop a Radicepura, dedicata ad amanti della fotografia e a professionisti: dopo una breve introduzione in aula, obiettivo della giornata sarà fotografare i giardini realizzati per il festival, guidati dai preziosi consigli di Majerus.

Sarah Eberle

Sarah Eberle

Dal 16 al 18 giugno Sarah Eberle sarà la protagonista di una masterclass di progettazione, patrocinata dai Grandi Giardini Italiani. Tema del corso sarà il restyling di un giardino mediterraneo, con lezioni sul campo in tre giardini siciliani. Il 23 giugno si terrà un workshop di acquarelli con Lucia Scuderi, autrice del volume Il Giardino delle Meraviglie (Donzelli editore) dedicato alle piante ornamentali del Mediterraneo.

Tra gli altri appuntamenti, in programma l’assemblea nazionale AIAPP – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio il 19 e 20 maggio e un evento promosso da ACER, dedicato al verde nella pubblica amministrazione. In collaborazione con Assovini, è in programma dal 27 a 29 aprile Sicilia en primeur, l’annuale anteprima mondiale della vendemmia 2016 dei vini siciliani. In occasione, inoltre, dell’inaugurazione del festival, grazie alla collaborazione con l’Ugai, il 22 e 23 aprile saranno aperti gratuitamente alcuni giardini privati della Sicilia Orientale, normalmente non accessibili al pubblico. Radicepura Garden Festival proporrà, inoltre, un evento nel palinsesto di Taobuk, festival letterario internazionale, dal 24 al 28 giugno a Taormina. Dal 19 al 21 ottobre, infine, in collaborazione con Paysage e Lineaverde, si terranno gli Stati Generali del Vivaismo e del Paesaggismo.

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