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Fonte Ciane, il mito navigabile di Siracusa

Itinerari Deve tutto al racconto mitologico della ninfa Ciane, trasformata in corso d'acqua da dio degli inferi Ade, il fiume di Siracusa, già celebrato dai viaggiatori del Grand Tour, intorno al quale è nata l'omonima Riserva naturale orientata Fiume Ciane e Saline di Siracusa per la salvaguardia del papiro, delle saline e dei fiumi Ciane ed Anapo

Sicilia, terra del mito, recitava, alcuni anni fa, un efficace messaggio pubblicitario che promuoveva il turismo in Sicilia: μῦϑος e μυϑολογία sono vocaboli greci che hanno il significato di racconto, favola, narrazione leggendaria delle gesta dei semidei e dei dell’Olimpo, eroi ed antenati. La mitologia cerca spiegare, con una interpretazione fantasiosa e verosimilmente credibile, la genesi e storia di luoghi, territori o fenomeni naturali che le conoscenze scientifiche di quei tempi, non erano in grado di comprendere. La mitologia ad esempio, attribuisce ed identifica  la genesi degli otto faraglioni di Acitrezza con gli enormi massi scagliati a mare contro la nave di Ulisse da parte del gigante Polifemo accecato dall’eroe greco. Uno dei racconti mitologici più famosi del mondo antico, che ha stimolato schiere di artisti con le loro opere, narra del rapimento della bellissima Persefone o Kore dea delle messi mentre si trovava insieme alle sue ninfe nel lago di Pergusa.

La riserva del Ciane a Siracusa, foto di Giovanni Musumeci

La ninfa Ciane fu l’unica che reagì per cercare di  liberare Kore dal carro suo rapitore, il dio degli inferi Ade, che irritato la trasformò in un corso d’acqua. La ninfa era segretamente amata dal giovane Anapo che addolorato pregò gli Dei di trasformarlo in acqua per ricongiungersi con la sua amata Ciane. La sua preghiera venne esaudita: i due fiumi Ciane ed Anapo oggi scorrono vicini per unirsi alla foce sulla baia di Siracusa.

Il fiume Ciane, dal greco cyanos, deve il suo nome anche al colore verde-azzurro delle sue limpide e fresche acque popolate da una fauna ittica. Il suo breve corso di circa 8 chilometri, sempre perenne grazie alle sorgenti della vicina pianura, nel XVIII secolo, durante  il periodo del Grand Tour, ebbe una grande risonanza in Europa per le felici recensioni di artisti ed uomini di cultura che lo visitarono. Nel 1777 il pittore e viaggiatore francese Jean-Pierre Houel così descriveva il corso d’acqua: “Qquando si è in battello, su queste calme trasparenti acque si ha l’impressione, come per magia, di volare; si gode inoltre dello spettacolo di vedere i pesci che giocano, girono intorno(….) il luccichio delle loro scaglie dorate o argentate le fa sembrare, in questo fondo trasparente, come fiori brillanti”.

Il Ciane prende il nome dal colore delle acque, foto di Giovanni Musumeci

Una peculiarità, unica in Europa, del Ciane è la presenza di una pianta palustre che fu donata dal faraone di Egitto Tolomeo II° Filadelfo al tiranno di Siracusa Gerone II°: il papiro. Grazie alle condizioni climatiche e la salubrità del fiume questa pianta si è ben adattata. Durante la tranquilla navigazione in battello o in canoa, la si vede accompagnare le rive del Ciane in tutta la sua lunghezza. Dal fusto triangolare di questa pianta opportunamente trattata si ottengono fogli cartacei su cui scrivere o dipingere, come testimoniano molti antichi testi egizi. Nel 1984 è stata creata dalla regione Siciliana La Riserva naturale orientata Fiume Ciane e Saline di Siracusa per la salvaguardia del papiro, delle saline e dei fiumi Ciane ed Anapo.

Il papiro del Ciane, foto di Giovanni Musumeci

Per arrivare con l’auto alla riserva, uscire allo svincolo Canicattini Bagni della autostrada Catania-Siracusa e proseguire in direzione saline Siracusa, prendere la SS 115 fino  al km 407 (via elorina) per sostare nei pressi del ponte grande. Poco dopo  l’ingresso della riserva si arriva al vicino imbarcadero dove prenotare (tel. 3461599635) una rilassante gita in barcone lungo il fiume Ciane. E’ possibile continuare a piedi seguendo a destra il sentiero adiacente al Ciane fino alla vicina foce dove “incontra” l’Anapo, per poi osservare gli uccelli migratori, la salina, la baia di Siracusa ed il castello di Maniace. Un bellissimo territorio da scoprire con l’escursionismo o  in bicicletta, questa riserva merita di essere conosciuta.

Un altro scorcio del Ciane, foto di Giovanni Musumeci



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