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Settimana di San Valentino: quanti bei libri da regalare ai propri amati!

Blog Nella settimana degli innamorati, la copertina è per il dissacrante quanto divertente Kari Hotakainen con "La grande migrazione" (Iperborea) mentre il libro per bambini "Il cappello" del leggendario Tomi Ungerer inaugura la collana Doppio passo di Biancoenero edizioni

Che settimana bella, quella che si apre con la festa degli innamorati: indagini, bimbi, oltraggi e la divertente Finlandia che è subito Libro copertina con con “La grande migrazione, di Kari Hotakainen, per la bellissima Iperborea. In controcopertina Tomi Ungerer con “Il cappello, che battezza Doppio passo, nuova collana di Biancoenero edizioni.  Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini propongono “La grande inchiesta di Report sugli antibiotici” per  Chiarelettere. Torna a cadenza quasi annuale Romana Petri: Rubare la notte” è ciò che si aspettava pubblicato per i tipi di Mondadori.Non mancano all’appello le indipendenti spesso presenti quali: Oligo che pubblica Simona Gavioli autrice di “Fiere. Arte e mercato nel XXI secolo, Sebastiano Martini con “Il mare delle illusioni” per Arkadia, Antonio (Nino) Zorco con “Ma io in guerra non ci volevo andare. Fiume-Mülhdorf/Dachau e ritorno (1944-1954)” per Oltre Edizioni, e la doppietta in casa Armando Editore con John Elder Robison, Siate diversi” e Edoardo Giusti, Alessandro Cinti Luciani, Donatella Menza, Lucia Rinaldi con Persuasione e seduzione. Una nota che ci ha fatto interrogare: cosa succede in casa Sem – Società Editrice Milanese? I Social danno diverse notizie ermeneuticamente interpretabili, sta di fatto che il 17 per la CE di Riccardo Cavallero e Teresa Martini esce “Lunedì ci ameranno” di Najat El-Hachmi.

Ma adesso voliamo a conoscere la settimana degl’innamorati… per i libri lo è sempre!

Le uscite di martedì 14 febbraio

Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini, La grande inchiesta di Report sugli antibiotici, Chiarelettere

Cosa succederebbe se non si potessero più fare interventi chirurgici? Perché è proprio questa una delle più grandi minacce che deriverebbero dall’antibiotico resistenza che va sempre più rafforzandosi in giro per il mondo. David Quammen ha dichiarato in più di una occasione (v. per esempio qui o qui) che l’antibiotico-resistenza è la nuova grande minaccia e che non può essere presa sottogamba. Con l’accuratezza e il rigore che contraddistinguono Ciccolella e Valesini, giornalisti di Report fin dalla prima ora, questa inchiesta raccoglie dati e documenti inediti e scottanti, forte di autorevolissime testimonianze italiane e internazionali. Svela il dietro le quinte di laboratori produttori di farmaci a basso costo ma realizzati in impianti privi di sicurezza anche minima e che sono all’origine di una vera e propria globalizzazione di superbatteri antibiotico resistenti, così come documenta l’uso sregolato degli antibiotici negli allevamenti di tutto il mondo e la facilità con cui vengono prescritti da moltissimi medici quando non ce ne sarebbe bisogno. NOTA: la puntata di Report in cui si è discusso del tema che questo libro approfondisce ulteriormente, ha avuto record di ascolti con punte di 2,8 milioni di telespettatori.

Romana Petri, Rubare la notte, Mondadori

Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d’avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell’infinito.

Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe , uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell’immaginazione. Orfano di padre, Tonio vive un’infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un’infanzia che gli resta incollata all’anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L’infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un’idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi.

Le uscite di mercoledì 15 febbraio

Libro copertina, “La grande migrazione” di Kari Hotakainen, Iperborea

Il nuovo romanzo, oltraggioso e selvaggiamente divertente, di Kari Hotakainen, considerato una delle voci più originali e taglienti della letteratura finlandese contemporanea.
Dopo che la globalizzazione ha reso inutile il lavoro agricolo, in un futuro non troppo lontano le campagne sono deserte, mentre l’umanità è stipata in metropoli in cui tutti sono disposti a qualunque compromesso pur di avere il proprio spazio vitale. La classe politica se ne lava le mani e delega la soluzione del problema abitativo al neonato Archivio, un gruppo raffazzonato di Precari affamati, a cui promette un alloggio comodo. Presto fatto, l’Archivio redige un questionario: chi risponde racconta la propria vita e, se è unica e colpisce, si guadagnerà una casa. In fondo, con una storia ben raccontata si può ottenere di tutto. La Precaria Ilona Kuusilehto si ritrova così a dover esaminare le risposte ma, paralizzata dalla sindrome dell’impostore, non sa come valutarle. Eppure di storie incredibili ne legge: dall’intellettuale mitomane al truffatore che accoglie in casa un rifugiato, a una timorata di dio che crede sia tornato Gesù in terra. Una moltitudine di millantatori e ladruncoli in cui è difficile districarsi, tanto che anche la Presidente del governo è ormai prossima al crollo emotivo. Se la passano bene solo gli animali nelle campagne abbandonate, trovando una paradossale e civilissima armonia dopo l’esilio del troll Mumin, che pontificava di marketing e branding. Ironico e corrosivo, La grande migrazione racconta la storia rocambolesca di un’umanità che si è persa per strada e annaspa per restare a galla nel mondo invivibile da lei stessa costruito, dicendosi ingenuamente che fosse il migliore possibile.

Le uscite di venerdì 17 febbraio

Simona Gavioli, Fiere. Arte e mercato nel XXI secolo, Oligo

Dalla nascita di Arte Fiera, la più importante fiera d’arte moderna e contemporanea in Italia e tra le maggiori nel mondo, come è cambiato il mercato dell’arte? Quali sono oggi i legami tra economia e progetti culturali? Qual è il ruolo dei curatori? A queste e ad altre domande risponde Simona Gavioli, direttrice di BOOMing Contemporary Art Show, la fiera collaterale dell’art week bolognese, e tra le principali esperte di arte contemporanea in Italia.
Dopo tutto quello che abbiamo vissuto in questi ultimi anni, non escluderei la possibilità di incontrare un marziano […] Magari questo nostro ospite potrebbe non avere mai visto un’opera d’arte, perché nella sua patria lassù nel cielo si usano altre forme d’espressione. Sono convinta che in quel caso, incuriosito, mi chiederebbe cosa sia l’arte. Da parte mia, per prima cosa gli risponderei che si trova nel posto giusto, perché l’Italia è uno dei Paesi più ricchi d’arte al mondo. Inizierei col dire che l’Italia è arte, poi proseguirei con esempi concreti. Più che tanta teoria, racconterei cosa accade da sempre nella nostra penisola. Gli racconterei dell’importanza dell’arte nella nostra storia, dei rapporti tra arte e politica, dei legami tra artisti e mecenati. E, pensando alle mie origini mantovane, gli parlerei di Giulio Romano e della sua amicizia e collaborazione col marchese, e poi duca, Federico II Gonzaga. Di come è nato un capolavoro come Palazzo Te. Di cosa rappresenti ancora oggi nell’identità di una comunità. Già: storia, identità, comunità. Parole pesanti e potenti che l’arte tocca e coinvolge e che, necessariamente, proiettano nel presente.

Sebastiano Martini, Il mare delle illusioni, Arkadia

Gregorio Boni non sa cosa gli riserverà il futuro, ma continua a cercarlo giorno dopo giorno. Un romanzo struggente, sulla solitudine e sulla possibilità di riscattarsi. Gregorio Boni ha quarantasei anni e vive in un albergo, un grande hotel affacciato sul mare di Viareggio. Da oltre un anno conduce un’esistenza isolata in una sorta di esilio volontario. Le sue uniche relazioni sono quelle con il personale e il proprietario dello stabile, Valerio Pepe, con il quale una volta alla settimana consuma il rito di giocare una partita a backgammon. Nessuno conosce il suo segreto, la circostanza da cui è originata la scelta di fermarsi in quel preciso luogo ad attendere ogni giorno che un determinato evento accada. Gregorio però sa che quella circostanza ha un nome. Nel suo nuovo romanzo Martini porta in scena, in un albergo di lusso sul litorale della Toscana, la precarietà dell’esistenza attraverso il racconto di personaggi disillusi che tuttavia non smettono di immaginarsi un futuro migliore, un’altra vita, nuove possibilità. Una storia trasversale, nella quale si intrecciano le vite dei personaggi e le atmosfere dei luoghi, abilmente narrata, ordita come un tessuto prezioso. Un romanzo che indaga sul destino di ognuno, sul significato dell’attesa e che pone il lettore nella condizione di interrogarsi se tutto, in questo mondo, sia davvero governato dal caso.

Najat El-Hachmi, Lunedì ci ameranno, Sem

Periferia di Barcellona, oggi. Una ragazza musulmana vuole trovare la libertà, ma suo padre è un severo praticante che sottomette la moglie e i figli. Vive in una famiglia e in un quartiere opprimente dal quale non sarà facile uscire senza pagare un prezzo molto alto. Tutto inizia il giorno in cui incontra una ragazza, i cui genitori, nonostante abbiano le stesse origini, vivono la loro condizione culturale senza i vincoli: quella ragazza e la sua famiglia incarnano esattamente ciò che desidera. Un omaggio a quelle donne combattive che conducono una vita libera, ma che si sono ritrovate con il senso di colpa, xenofobia, machismo, violenza e discriminazione di genere e altri ostacoli comuni a tutte le donne.

Antonio (Nino) Zorco, Ma io in guerra non ci volevo andare. Fiume-Mülhdorf/Dachau e ritorno (1944-1954), Oltre Edizioni

Antonio Zorco, detto Nino, è l’autore di questo libro di memorie centrate soprattutto sul suo arresto, nell’agosto del 1944, da parte dei tedeschi, sulla sua detenzione ai lavori forzati nel campo di concentramento di Mühldorf dal 9 settembre 1944 al 4 agosto 1945 e sull’immediato dopoguerra, quando, tornato a Fiume, la sua città natale, la trova occupata dalle forze jugoslave e vede i suoi vecchi amici d’infanzia un po’ alla volta andarsene in esilio, chi clandestinamente – come farà una delle sue due sorelle non appena sposata con uno dei suoi migliori amici – chi legalmente, dopo essersi visti espropriare tutti i beni dal potere comunista, chi suicidandosi. Anni che risultano fondamentali per capire, attraverso le drammatiche vicende personali di un tranquillo uomo qualunque, cosa è successo a Fiume, e nella Venezia Giulia in generale, negli anni della guerra in seguito all’occupazione prima tedesca e poi jugoslava. Quel progressivo sentirsi stranieri in casa propria dove, nel giro di pochi mesi, a prendere il sopravvento in città in maniera del tutto inarrestabile, agli ordini di Belgrado, è altra gente, un’altra lingua e cultura, altri costumi, dando così avvio a un processo di cambiamento radicale dell’humus secolare proprio delle terre istriane e della città di Fiume, da far sentire estranei in casa propria i pochi italiani a cui è capitato di restare.
L’introduzione al libro di Diego Zandel, nipote dell’autore, e la postfazione dello storico Roberto Spazzali, aiutano a contestualizzare le drammatiche vicende personali qui narrate nel quadro famigliare da una parte e storico dall’altra di cui Antonio Zorco è stato, suo malgrado, uno delle migliaia e migliaia di protagonisti.

Libro controcopertina, “Il cappello” di Tomi Ungerer, Biancoenero edizioni

“Il cappello” di Tomi Ungerer è il primo titolo della collana “Doppio passo” di Biancoenero edizioni. Il doppio passo è una finta, un passo per andare a destra che ti porta invece a sinistra. Un gioco per sorprendere l’avversario. Ci piace immaginarlo come un passo di danza. La collana Doppio passo propone libri in grado di far incontrare, grazie alle immagini di grandi artisti, generazioni diverse di lettori con una comune passione, le storie e le figure. La collana è curata da Paola Vassalli, che si occupa di letteratura per ragazzi, illustrazione ed educazione all’arte fin dagli anni Ottanta. Ha diretto i Servizieducativi al Palazzo delle Esposizioni e alle Scuderie del Quirinale di Roma e curato grandi mostre internazionali dei maestri dell’illustrazione contemporanea. Dagli anni Novanta collabora con la Bologna Children’s Book Fair e dal 2019 è nel Consiglio direttivo di Ibby Italia.
«Questo libro è nato per scommessa – raccontava Ungerer, artista e scrittore francese scomparso nel 2019 – quando ho detto a un amico che è possibile inventare una storia su un soggetto qualunque. Lui ha rilanciato: “Cappello”. È così che un cappello è diventato l’eroe di questa storia».
Dall’incipit: «C’era una volta un cappello, un alto cappello a cilindro di lucido raso nero, con una fascia di seta rosa. Il cappello viveva felice e contento sulla testa di un uomo molto ricco. Un giorno, però, mentre l’uomo filava veloce a bordo della sua automobile, il cappello volò via. «Lascialo volare via! O faremo tardi», disse la moglie del riccone».
Un giorno, spinto dal vento, il Cappello vola via dalla testa del riccone. Nel suo percorso si imbatte in Attila Garibaldi, un vecchio soldato povero in canna e ne fa la sua fortuna. A colpi di magia, il Cappello obbediente segue gli ordini del suo nuovo proprietario che con il Cappello salva vite e scansa incidenti. Garibaldi diventa ricco, amato e incredibilmente fortunato. Fino a quando il Cappello torna a volare via.

Le uscite di lunedì 20 febbraio

John Elder Robison, Siate diversi, Armando Editore

Con disarmante onestà ed acutezza John Robison sostiene che l’Asperger sia soprattutto una questione di differenze, lontane dalla mera invalidità. Il volume propone storie di vita dell’Autore al fine di fornire al lettore una finestra sulla mente degli affetti da questa sindrome. Altrettanto rilevante l’aiuto pratico che il libro offre ai lettori Asperger, ai loro genitori e insegnanti, riguardo i possibili miglioramenti nella comunicazione e nelle relazioni sociali, spesso causa di grande difficoltà per loro, che rischiano così di non sfruttare al meglio le proprie doti, spesso notevoli.

Edoardo Giusti, Alessandro Cinti Luciani, Donatella Menza e Lucia Rinaldi, Persuasione e seduzione, Armando Editore

La credibilità relazionale è il processo di influenzamento efficace per attrarre consensi e va oltre la semplice retorica argomentativa. L’arte di motivare le persone ad agire avviene mediante il coinvolgimento emozionale: quella scintilla biochimica che attiva il desiderio decisionale. Il testo elenca strategie convincenti per potenziare le abilità seduttive e persuasive in diversi settori.



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