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Planeta Sessions, a Noto suoni e arti tra cielo e terra

Calici & Boccali Il 6 agosto, alla Cantina Planeta di Buonivini, tra le colline del Val di Noto, si terrà la seconda edizione di Planeta Sessions, Sounds and Art between Heaven and Earth, un progetto realizzato da Planeta con Radiceterna Arte e Ambiente consolida il legame tra la casa vinicola e il territorio attraverso l’incontro ibrido tra arte e musica. Insieme, il vino è l’altro grande protagonista della serata

Il 6 Agosto, alla Cantina Planeta di Buonivini, tra le colline del Val di Noto, si terrà la seconda edizione di Planeta Sessions, Sounds and Art between Heaven and Earth, un progetto realizzato da Planeta con Radiceterna Arte e Ambiente in collaborazione con Lightbox, con l’intento di consolidare il legame tra Planeta e il territorio attraverso l’incontro ibrido tra due linguaggi espressivi: l’arte e la musica. Insieme, il vino è l’altro grande protagonista della serata: per tutta la durata dell’evento sarà possibile degustare una selezione di etichette provenienti dai cinque territori siciliani in cui l’azienda Planeta ha le sue sedi.

Per la serata d’apertura, alle 18, verrà inaugurata la mostra Àlma Venùs – visitabile dal 7 agosto al 10 ottobre presso la Cantina Planeta Buonivini – con esplorazioni sonore di musicisti di spessore internazionale che si intersecheranno in modo organico con l’esposizione: l’artista siracusano Enzo Bauso assieme a Ilo apriranno la serata con un deejay set dove sensi, emozioni e sentimenti verranno trasportati tra mixer e macchine varie, come fossero vento. A seguire, nella suggestiva cornice della Cantina Invisibile, il live concert di Bhakti, il nuovo progetto del sassofonista di fama internazionale Gianni Gebbia ed il tablista Riccardo Gerbino, un caleidoscopio di musica devozionale tra ambient, raga, minimalismo ed anche sperimentazione. L’itinerario musicale proseguirà con la deejay e producer A Colder Consciousness, i cui live set si colorano di musica evocativa, misteriosa e sempre sperimentale.

L’evento Planeta Sessions del 2021

La mostra di arte contemporanea, curata da Mara Sartore e Ignazio Mortellaro, è titolata Àlma Venùs. Alma è l’epiteto tradizionale di Venere: l’aggettivo almus deriva dal verbo alere, “nutrire, alimentare, far crescere” ed indica quindi una forza cha dà e trasmette la vita. Venere – Afrodite per i greci – dea della bellezza e dell’amore nata dalla spuma del mare, nella cultura latina diviene anche la protettrice della natura; Venere tra gli astri è il terzo pianeta per luminosità nel cielo dopo il Sole e la Luna. Così come il poeta latino Lucrezio, nel suo celebre poema De Rerum Natura, invoca Venere a guida pregando Lei sola di seguirne la scrittura – Lei che governa la natura delle cose e senza la quale alcunché sorge, né alcunché di lieto né di amabile si produce – la mostra Àlma Venùs è un contemporaneo “Inno a Venere”, la cui presenza è il fil rouge che connette le opere di Luca Cutrufelli, Ignazio Mortellaro, Giovanni Ozzola, Matilde Sambo, Lucia Veronesi e Lorenzo Vitturi.

Il percorso espositivo è declinato in tre momenti archetipici del discorso amoroso: l’incontro, il viaggio e il mistero. Di conseguenza la mostra è stata concepita per svilupparsi attraverso tre spazi della Cantina Buonivini: l’enoteca, la cantina invisibile e l’antico palmento. La mostra si apre con il dittico di Lorenzo Vitturi, sintesi del suo viaggio autobiografico e dell’incontro fra la cultura peruviana e veneziana, e prosegue con le sculture in bronzo di Matilde Sambo, simbolo della contrapposizione di Venere a Marte, in dialogo con i disegni in carboncino su carta di Luca Cutrufelli, il cui gesto graffiante evoca elementi naturali avvolti da un senso di mistero.

La Cantina Invisibile ospita gli stendardi sospesi di Lucia Veronesi, la cui serie “La distanza dell’eterno” recupera alcune frasi discriminatorie pronunciate contro grandi astronome della storia e cucendole sul tessuto compone un ritratto di ognuna di esse. I suoi lavori rendono omaggio all’intraprendenza femminile così come il neon dell’artista Claire Fontaine, ospite speciale di questa mostra collettiva. Lascia spazio all’immaginazione di una presenza femminile, attorno a cui anela un senso di sospensione e mistero, l’opera site specific di Ignazio Mortellaro “Scalza varcando da sabbie lunari”. Il percorso all’interno della cantina volge al termine con le sculture di Cutrufelli, un vero e proprio vocabolario personale di immagini a mostrare i segni, le cicatrici e le relative sensazioni che celiamo dentro noi stessi. Infine, camminando attraverso un sentiero tra i carrubi, si giunge all’antico Palmento dove avviene l’incontro tra i due artisti Giovanni Ozzola, che presenta un grande trittico fotografico su tela “Winter” e Ignazio Mortellaro che presenta la scultura “Black Hole Sun”. Due opere specchio che rimandano entrambe alla ricerca della luce per negazione.

L’azienda Planeta a Noto

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