Galleria Passeggiata catanese, tra il Castello Ursino e la grotta del fiume Amenano che scorrese sotto l'Ostello di piazza Currò, per il frontman dei Rolling Stones, ormai un habitué della Sicilia orientale
Nell’era dei social basta un post su Facebook della rockstar più rockstar che ci sia, e parliamo di Mick Jagger da 60 anni anima e frontman dei Rolling Stones, per farci sentire tutti parte della stessa famiglia del grande circo del rock’n’roll. Ed ecco che Jagger, ormai un habitué della Sicilia da quando ha scoperto in era Covid la bellezza del Sud Est siracusano (soprattutto le campagne vicino Noto, dove è nato il brano “Eazy Sleazy” condiviso con Dave Grohl dei Foo Fighters, ma si vocifera addirittura di un acquisto di un immobile a Portopalo, sarà vero?), ora ci delizia “every now and then” come direbbero gli inglesi (ogni “anticchia” direbbero i catanesi) con sue sortite sicule. Ovviamente sempre a sopresa. Ed eccolo oggi pomeriggio sfoggiare sul suo suo social una galleria di foto catanesi di recente acquisizione con tanto di messaggio di entusiasmo a commento: «Mi sono divertito recentemente a passare un po’ di tempo in Italia».
Ringraziando Jagger per l’identificazione della Sicilia, anzi di Catania (sì, la fu Seattle italiana…) con l’Italia intera, lo vediamo (fotograficamente, s’intende) girovagare per il centro storico di Catania, sfoggiando cappellino nero, t-shirt verde e sneakers, la giusta mise per un “carusazzu” di 80 anni. Ed eccolo Jagger tra Castello Ursino e l’Ostello di piazza Currò, con tanto di visita alla grotta del fiume Amenano che scorre sotto il noto locale catanese. Parafrasando gli Stones “I know, It’ only Si-ci-ly but I like it, like it, yes I do…”
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