HomeVideo

Il nostro sguardo, il film fatto con gli occhi di chi non vede

Video Il docufilm è stato realizzato dal giramondo ragusano Andrea Caschetto, fautore i iniziative umanitarie in giro per il mondo, che ha coinvolto l'amico mazarese non vedente Michele Romeo. Il documentario è stato girato con uno smartphone tra la Sicilia, San Pietroburgo e Monaco di Baviera

Una vera e propria sfida. E’ quella intrapresa da Michele Romeo, ipovedente dal 2005 dopo una malattia agli occhi. Ha perso la vista ma non la voglia di vivere. Anzi, questo limite è divenuto un impegno quotidiano per integrarsi nella società. Lui è un 28enne di Mazara del Vallo e ha un’autoironia straordinaria. E’ amico del giramondo ibleo Andrea Caschetto, che porta il sorriso negli orfanotrofi. E Michele ha scelto di seguirlo in alcune tappe, riprendendolo con il cellulare. Ne è nato un docufilm che è stato realizzato proprio da Michele Romeo che nel frattempo, dopo la laurea a Milano, si è trasferito a Boston per studiare la chitarra, la sua passione. Sono infatti sue anche le musiche del documentario che ha visto la supervisione della regista Alessia Scarso. Il video si intitola “Il nostro sguardo” ed è nei fatti un curioso racconto di viaggio. «È stata l’occasione per dimostrare che non ci sono limiti – ha raccontato Michele – che non bisogna fermarsi di fronte a nulla. Lo ammetto: ho avuto momenti di scoraggiamento dopo la malattia, ma poi ho accettato la cecità, ho messo un punto e ho iniziato una nuova vita».

La società comisana di formazione Logos, da sempre attenta alle effervescenze culturali e sociali del territorio, ha scelto di essere partner di questo ambizioso e riuscito progetto video, un viaggio iniziato dal Ragusano, proseguito per San Pietroburgo e concluso a Monaco di Baviera.

Ha scritto Andrea Caschetto su Facebook: “Prendetevi un minuto del vostro tempo, ne vale la pena. Michele Romeo è un mio caro amico, ha perso la vista durante la sua adolescenza. Non è giusto classificare subito Michele come un non vedente, ma è necessario indicare in qualche modo che lo è, perchè è la caratteristica principale di questo lavoro: riuscire in un’impresa che sembra impossibile. Il primo documentario ripreso e montato da chi guarda con il cuore. Tutti possiamo essere colpiti da una malattia ma nessuno ha il diritto di smettere di essere felice e trovare un’alternativa. Intanto godetevi il trailer, domani alle 18.30 sarà pubblicato il progetto. Tutti voi che condividerete ci aiuterete gratuitamente a trasmettere questo messaggio d’amore. Grazie amici miei”.

Da sempre dedito alla scoperta delle culture, Andrea Caschetto inizia il giro del mondo autonomamente a 13 anni. A 19 anni parte per la prima volta come volontario con una Onlus Ragusana “Un ponte per la vita” per Pietermaritzburg, Sudafrica.
Continua i suoi viaggi per essere figlio delle etnie e padre dei sorrisi. A soli 23 anni ha già almeno due esperienze per ogni continente. Viene definito un camaleonte di popoli. L’unico anno di pausa da viaggiatore è stato il 2005, quando a soli 15 anni subì una operazione alla testa. Racconta con allegria che è stato il primo viaggio serio, il primo viaggio dove ha iniziato a guardare le infinite bellezze della vita. L’arcobaleno è la sua musa ispiratrice, grazie a questi colori decide di scrivere un libro per i bambini che vogliono essere grandi, e per i grandi che chiedono di tornare bambini, “Arcobaleno – Scivolando per il mondo”. Ha il sogno di costruire un ospedale con la sua opera, donando l’intero ricavato. L’intenzione è di trovare una casa editrice che possa donare più del 15%. Ha un Master in Cooperazione Internazionale per i popoli sottosviluppati. Detesta essere confuso per un turista perché è un viaggiatore.

Condividi su

SicilyMag è un web magazine che nel suo sottotestata “tutto quanto fa Sicilia” racchiude la sua mission: racconta quell’Isola che nella sua capacità di “fare”, realizzare qualcosa, ha il suo biglietto da visita. SicilyMag ha nell’approfondimento un suo punto di forza, fonde la velocità del quotidiano e la voglia di conoscenza del magazine che, seppur in versione digitale, vuole farsi leggere e non solo consultare.

Per fare questo, per permettere un giornalismo indipendente, un’informazione di qualità che vada oltre l’informazione usa e getta, è necessario un lavoro difficile e il contributo di tanti professionisti. E il lavoro in quanto tale non è mai gratis. Quindi se ci leggi, se ti piace SicilyMag, diventa un sostenitore abbonandoti o effettuando una donazione con il pulsante qui di seguito. SicilyMag, tutto quanto fa la Sicilia… migliore.