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Zorro, il siciliano, e Lercara Friddi. Mario Liberto: «Lì nacque Attilio Catalano, padre di Guy Williams»

Storie Da tempo si parlava delle origini sicule dei genitori dell'attore, noto per aver interpretato lo spadaccino castiga malvagi nella fortunata serie tv degli Anni 50. Williams, all'anagrafe Armando Joseph Catalano era nato a New York da Attilio Catalano, originario del paese del Palermitano, e da Clara Arcara, forse messinese. Le origini del padre confermate dal giornalista, e storico per passione, Mario Liberto: «Incrociati i dati dell'archivio parrocchiale e quelli dell’Ufficio anagrafe»

Zorro, giù la maschera! Ora non ci sono più dubbi sulle sue origini sicule del famosissimo attore Disney Guy Williams, al secolo Armando Joseph Catalano, iconico interprete, nella tv americana degli Anni 50, di Zorro, lo spadaccino mascherato che raddrizza torti e castiga i malvagi, marchiandoli con la Zeta. Vestito di nero con cappello e mantello al vento, Zorro è l’alter ego di don Diego de la Vega, ricco possidente della California messicana di inizio 800. E quando la giustizia reclama la sua spada, indossa i panni dell’eroico fuorilegge perennemente inseguito dal goffo sergente Garcia.

L’attore Guy Williams al secolo Armando Joseph Catalano

Henry Calvin nei panni del sergente Garcia con Williams/Zorro

Da tempo si parlava delle origini sicule dei genitori di Guy Williams, nato a Fort George, New York, il 14 gennaio 1924, da Attilio Catalano e Clara Arcara, e adesso, grazie al certosino lavoro dello storico per passione Mario Liberto, giornalista esperto anche di arte culinaria, originario di Chiusa Sclafani, sono state comprovate con assoluta certezza le origini del padre. Attilio Catalano nacque infatti a Lercara Friddi, in provincia di Palermo, cittadina già nota per avere dato i natali ai nonni di Frank Sinatra, personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni, così come non ne ha bisogno il boss mafioso Salvatore Lucania, meglio noto come Lucky Luciano, anche lui originario di Lercara Friddi.

Lercara Friddi, nel Palermitano

«Se ne parlava da anni è vero – conferma Mario Liberto – ma solo recentemente è venuto fuori, grazie ad una ricerca incrociata tra la documentazione presente nell’archivio parrocchiale del paese e quella presente presso dell’Ufficio anagrafe, che Attilio Catalano, padre di Guy Williams, il famoso Zorro, è nato a Lercara Friddi. Nel libro dei battesimi numero 26, che va dal 1892 al 1896, troviamo la dichiarazione dell’allora arciprete Giuseppe Marino che certifica: “Il 4 gennaio del 1894 alle ore quattro del mattino, da Giuseppe Catalano e Antonia Maggio è nato Attilio Catalano, testimoni: Napoleone e Nunzia Catalano. Da analoga documentazione annotata nell’anno 1894 n. 10 P.I.S. (Estratto di nascita) risulta che “Il giorno quattro del mese di gennaio dell’anno milleottocentonovantaquattro alle ore quattro e minuti zero in Lercara Friddi è nato Catalano Attilio, di sesso maschile”. Anche nei documenti di Ellis Island e dello stato civile di New York, si confermano i natali di Attilio Catalano e il suo trasferimento nel nuovo continente. Per anni si è creduto che le origini del famoso Zorro fossero di Messina, lo scrive anche Wikipedia».

Il giornalista Mario Liberto

Anche il giornalista messinese Domenico Mazza, dopo accurate ricerche genealogiche, a proposito delle origini messinesi di Williams, a partire da quelle del nonno commerciante di legname a Messina, scrive che sono totalmente prive di fondamento. Le origini messinesi ci sarebbero, insomma, ma  non sono certe. La madre di Williams, Clara Arcara, sarebbe partita dalla città dello Stretto dov’era nata, col fratello Oscar e la madre, Maria Zumbo, ma tali origini messinesi come già detto non sono comprovate.

Certe invece le origini di Attilio Catalano che era un agente assicurativo e desiderava che il figlio lo affiancasse nel lavoro, ma il giovane Armando aveva altre idee. Dopo la scuola pubblica e il diploma alla George Washington High School di New York, si iscrisse all’Accademia Militare di Peekskill,  ma abbandonò gli studi. Cominciò la carriera come modello professionista e, durante un servizio fotografico nel 1948, incontrò la modella Janice Cooper, che divenne sua moglie e dalla quale ebbe due figli, Steve e Toni.  Dopo avere lavorato a Hollywood in ruoli minori nel cinema, rientrò a New York, ma nel 1957 ritornò a Hollywood; questo secondo passaggio sulla costa lo condusse alla lunga carriera sul piccolo schermo nel ruolo dell’eroe spadaccino Zorro nella serie Disney che lo ha consacrato all’immortalità.

La serie Zorro andò in onda sull’Abc dal 1957 al 159. In Italia arrivò nel 1966

Dice ancora Mario Liberto: «Nonostante in molti si siano cimentati nel personaggio mascherato di Zorro, senza dubbio l’interprete più riconoscibile e amato è stato Guy Williams. L’eroico giustiziere mascherato e abile spadaccino ha accompagnato la fanciullezza di diverse generazioni di ragazzi, che con le sue gesta, arricchite da trucchi astuti e delle sue scalpitanti avventure, coadiuvate dal suo inseparabile cavallo nero Tornado, e da Bernardo, il servo muto, suoi inseparabili amici. Nel corso di un’intervista Steve Catalano, figlio di Zorro/Guy, tra le tante domande: Su quale tipo di cucina preferisse? Se a Guy piacesse cucinare? Se fosse un buon “casalingo”? Steve rispose: “Si interessava a tutto ciò che era cucinato con cura. Amava cucinare… infatti penso che il cucinare possa essere definita una delle sue attività favorite. A casa nostra la cucina era spesso un luogo di riunione famigliare, e tutti noi volevamo partecipare alla preparazione della cena. Il nostro piatto preferito era la pasta. Mia madre, mia sorella ed io siamo tuttora dei discreti cuochi”».

«E alla domanda: Perché suo padre si facesse chiamare Williams, visto che Catalano è un bellissimo cognome – prosegue Liberto -, Steve rispose: “Ai tempi in cui iniziò a lavorare col cinema, gli attori necessitavano di un nome pronunciabile da chiunque. Inizialmente utilizzò Catalano, ma dopo che un addetto al casting non volle riceverlo perché non volevano un attore latino per quel determinato ruolo, che il suo agente  invece considerava adatto a mio padre, l’agente stesso propose “‘Guy Williams’” e  tale rimase”».



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