Recensioni La scoperta di una pagina importante della storia, quella dei fasci dei lavoratori siciliani, e la rilettura degli eventi che per il Meridione seguirono l’Unità d'Italia. Il tutto è stato narrato nello spettacolo “Verro e la parabola delle verghe” proposto dalla compagnia teatral-musicale Officina Teatro Canzone al teatro Don Bosco di Catania. Sul tema della “mala Unità d'Italia” è intervenuto il giornalista e scrittore Pino Aprile, da sempre attento studioso della secolare “Questione meridionale”
La scoperta di una pagina importante ma nascosta della storia, quella dei fasci dei lavoratori siciliani, e la rilettura degli eventi che seguirono l’Unità d’Italia, dopo l’impresa di Giuseppe Garibaldi e dei Mille. Il tutto è stato narrato nel contesto dello spettacolo “Verro e la parabola delle verghe” proposto dalla compagnia teatral-musicale Officina Teatro Canzone al teatro Don Bosco di Catania. L’opera, scritta dal direttore della compagnia Giuseppe Pastorello con gli arrangiamenti musicali di Roberto Giannì, prima della replica catanese è stata rappresentata in diversi comuni siciliani dove i contadini di 130 anni fa pagarono a caro prezzo la ricerca della libertà e di condizioni di vita più dignitose. E anche Bernardino Verro, sindacalista e sindaco, pagò con la vita il suo impegno a favore dei braccianti affinchè potessero avere condizioni salariali e di vita dignitose.
La formazione di Officina Teatro Canzone è composta da Roberto Giannì al piano e agli arrangiamenti musicali, Christian Bianca al violino, Annalisa Paladino al basso elettrico, Vincenzo Arisco alle percussioni, le voci sono quelle di Giuseppe Pastorello e Loredana Maieli e degli attori Maurizio De Luca e Cristina Giarmanà.

La compagnia Officina Teatro Canzone nello spettacolo “Verro e la parabola delle verghe” al Teatro Don Bosco di Catania
“La gregna”, la canzone che focalizza l’opera di Bernardino Verro e che esplica il titolo dello spettacolo “La parabola delle verghe”, è stata cantata dalla Corale Polifonica Don Antonio Maugeri di Acireale. La Corale, nata nel 1990, fin dalla sua costituzione ha mantenuto come scopo principale quello di studiare, approfondire e divulgare il vasto campo della polifonia sacra, spiritual, profana e popolare, nella consapevolezza dell’alto valore socio-culturale del canto corale, della sua pratica ed ascolto. L’attuale gruppo vocale, diretto dal maestro Francesco Mangiagli, è composto da un organico di circa 20 elementi e vanta al suo attivo concerti in Italia e all’estero.
Sul tema della “mala Unità d’Italia” è intervenuto il giornalista e scrittore Pino Aprile, da sempre attento studioso della secolare “Questione meridionale”. Aprile è stato intervistato dal giornalista Daniele Lo Porto, prima sul palcoscenico e, dopo la rappresentazione, tra il pubblico che ha partecipato al vivace dibattito sulle conseguenze negative per il Sud, sulle stragi perpetrate dai Savoia subentrati ai Borbone, fino al Ponte sullo Stretto e l’autonomia differenziata.

Giuseppe Pastorello, Pino Aprile e Daniele Lo Porto
Aprile ha risposto a diverse sollecitazioni, tra le quali quelle proposte dal giornalista e scrittore Pasquale Almirante, quelle di Anna De Francesco, dirigente scolastica dello storico istituto “Giuseppe De Felice Giuffrida” di Catania dedicato al primo sindaco socialista del capoluogo etneo che in parte condivise il percorso politico e le vicende personali di Bernardino Verro, e quelle di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di Belle arti, e di Giuseppe Giansiracusa, già presidente della Lega Coop di Catania.
Il pubblico ha seguito con partecipazione lo spettacolo che replicherà domenica 23 febbraio nel teatro comunale di Buccheri, alle ore 18.
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