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Trasformazione di un romanzo

Eventi Il 20 dicembre al Ma Musica Arte di Catania full immersion nel romanzo "Atlante degli abiti smessi" della scrittrice catanese Elvira Seminara, talk con l'autrice e mostra delle istallazioni ispirate dal libro

Domenica 20 dicembre quinto appuntamento con le domeniche non convenzionali di No Ordinary Sunday, l’appuntamento del Ma Musica Arte, il club di via Vela a Catania, che chiude in scioltezza la settimana. A partire dalle ore 20 in poi, No Ordinary Sunday ritorna più vivo ed entusiasmante che mai: l’aperitivo dove cultura, arte, musica e vintage si uniscono in un unico format originale e inimitabile.

L’EVENTO. Evento della serata sarà Trasformazione di un romanzo, full immersion in Atlante degli abiti smessi, quarto romanzo, edito da Einaudi nella collana I Coralli, della scrittrice catanese Elvira Seminara, nuovo appuntamento con la quarta edizione della rassegna letteraria Leggo. Presente indicativo. Sarà una full immersion perché attraverso la conduzione di Giuseppe Lorenti e il reading di Graziana Maniscalco, si entrerà nell’armadio letterario, artistico e personale dell’autrice, che inaugura parallelamente una mostra di installazioni tessili – raccolta mutevole e temporanea ispirata dal e al libro – allestita nell’area food del locale e che sarà visitabile fino al 9 gennaio 2016 ogni giorno dalle 20.30 fino a chiusura del locale. Reading e artefacts (dalle parole alle cose, e ritorno): la mostra è un lavoro in corso, accoglie via-via la nuova vita di cose smesse e riammesse, come un’anagrafe instabile dello scarto e della ri-nascenza, grazie anche allo sguardo e al concorso dei lettori-spettatori.

Vestiti dimenticati nel Parco

IL LIBRO. Atlante degli abiti smessi è la storia di una donna che fugge a Parigi per ricucire il rapporto con la figlia, un legame logoro “come un lenzuolo che ha subito troppi lavaggi, vestito troppi letti”. Eleonora – questo il nome della protagonista – è una donna eccentrica ed impetuosa. Ed è per questo che lascia impulsivamente Firenze in cerca di solitudine e di chiarezza. Nel corso del suo soggiorno francese compilerà un inventario poetico degli abiti lasciati a casa, una sorta di vademecum per orientarsi fra il silenzio ostinato degli armadi e il frastuono dell’umanità: vestiti elfi o revenants, gonne volubili, abiti del presagio, camicette dalla voce allegra. Questo catalogo animato diventa un mezzo attraverso cui raccontare la sua esperienza singolare e “fuori dalle ante”, un vortice di parole febbrili, inventive, con una forza espressiva inesausta, un modo per trasmettere a sua figlia tutto ciò che ha.

IL COMMENTO DELL’AUTRICE. “L’atlante degli abiti smessi nasce come mappatura del minimo – di bellezza e di gesti – disperso in questa massa abnorme di presente permanente. Quel “minimo” necessario, il sedimento che spesso chiamiamo dettaglio. Ho imparato dal pensiero Zen la cura e il rispetto della vita degli oggetti, e da Tanizaki il gusto delle cose ferite, logore o imperfette – l’ombra della bellezza. I vestiti smessi, più o meno indossati nel tempo, raccolgono questo sguardo e quest’attitudine perché più di altre cose hanno assorbito il nostro tempo, individuale e collettivo. Emozionale e organico. I vestiti li tagliamo, ricuciamo, li sudiamo e strappiamo, li asciughiamo al sole. Diciamo tessuto e trame per dire sia stoffa che pelle, vita. Dentro ogni abito, anche di produzione industriale, ci sono le mani e le impronte di chi lo ha disegnato, stampato, tagliato, infilato sotto gli aghi, ripiegato. Un’infinità di gesti, di passaggi dei segni.
Ne è venuta fuori questa bizzarra antologia/ ontologia dell’abito, perché sono loro che ci indossano. I miei artefatti esposti al Ma Musica Arte sono “mappe narrative” consegnate a una seconda vita aggregando pezzi di scarto, sedimenti urbani e frammenti trovati per strada e nei garage. Insomma, quel materiale di risulta – come le visioni, gli incubi, i refusi della mente – che Freud ha chiamato inconscio e che maneggiamo quando facciamo letteratura. Scrivere una borsa o cucire una storia, per me è sempre “raccontaminare “, cioè lo stesso atto creativo. Cambia solo il medium – è lo stesso linguaggio e la stessa sintassi. Fatta cioè di ibridazione, dislocazioni, neologismi, corti circuiti, sabotaggio ludico degli schemi, mix di registri alti e bassi. Arte come contravvenzione”.

Elvira Seminara

Elvira Seminara

ELVIRA SEMINARA. Scrittrice e pop artist, vive tra Catania e Roma. Giornalista professionista dal ‘91, è stata redattrice di cronaca nel quotidiano “La Sicilia” sino al 2012 e ha insegnato Storia del giornalismo nella facoltà di Lettere di Catania. Tra i romanzi: nel 2008 “L’indecenza” (Mondadori, oggi in ebook con Libreria degli scrittori); nel 2011 “Scusate la polvere” ( Nottetempo), entrambi messi in scena (stagioni 2014 e 2015 ) dal Teatro Stabile di Catania; 2013 La penultima fine del mondo (Nottetempo). Suoi racconti sono apparsi in diverse antologie Mondadori, suoi testi sono tradotti in diversi paesi. Realizza artefatti con avanzi e reperti urbani, firmandosi Manomissioni.

LA RASSEGNA. Leggo. Presente indicativo è la rassegna letteraria di Radio Lab, giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Negli anni scorsi ha portato a Catania il meglio dell’editoria e della narrativa contemporanea: Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega 2015 con il romanzo “La ferocia” (Einaudi), Marco Presta, autore televisivo e conduttore de “Il ruggito del coniglio” su Radio2, Marco Peano e il suo esordio letterario “L’invenzione della madre” (minimum fax), votato Libro dell’Anno 2015 dagli ascoltatori di Fahrehneit su Radio3. L’edizione di quest’anno si è inaugurata con Marcello Fois che ha presentato il suo “Luce perfetta”, Einaudi editore, al Castello Ursino in collaborazione con Cub, Matte da leggere e Officine Culturali. Nel 2016, Leggo. Presente indicativo si aprirà al mondo del cinema. A gennaio 2016 inizierà un ciclo di incontri su Cinema e letteratura in collaborazione con Cinestudio, Radio Lab e Libreria Vicolo Stretto.

NO ORDINARY SUNDAY. In Birreria, La Strana Coppia, capeggiata dall’eclettico Alessandro Falcione, proporrà come ogni settimana il suo spettacolo musicale live, modello “sarabanda”, coinvolgendo e interagendo col pubblico per passare poi al “palco libero”, dove dà spazio alle bellissime voci nascoste tra il pubblico, alla ricerca di cantanti e musicisti di talento che verranno “scritturati” per una serata a sorpresa interamente dedicata a loro. In teatro, dopo l’evento editoriale della Seminara, tornerà lo spazio musicale di Antonio Ferlito con i Ma Music & Friends House Band & guests. Antonio Ferlito, voce e chitarra dei Brigantini, come ogni settimana presenta una band residente alla quale man mano si aggiungono tanti altri amici musicisti per la consueta jam session domenicale.

Guarda la galleria degli abiti smessi

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