Eventi Per No Ordinary Sunday domenica 1 febbraio al Ma Musica Arte di Catania il liive dei Mascalzoni latini piĆ¹ ospiti, mostra fotografica di Alessandro Gruttadauria "The scent of oblivium"
No Ordinary Sunday ĆØ la domenica piĆ¹ originale e “non convenzionale” della cittĆ : l’aperitivo dove cultura, arte, musica e vintage si uniscono in un unico format originale. Tutto questo al Ma Musica Arte, il club di via Vela a Catania, dove domenica 1 febbraio, a ingresso gratuito e senza liste, lāaperitivo si fonde con la cultura, lāarte, la musica e il vintage in un unico format originale.
In Birreria nuovo appuntamento de āIl palco libero showā, cose folli e divertenti, sempre alla ricerca di una voce e di nuovi talenti, di Alessandro Falcione & co. Per lo spazio del gusto, il Ma Ristorante propone la formula giĆ ben e apprezzata del āJapan, Street O Sicilianā, ovvero a prezzi speciali e solo per la domenica le migliori e particolari pietanze dello chef Carlo Borghini. Per lo spazio dāarte (direzione artistica di Francesco Russo, testi critici di Simona Di Bella), inaugurazione alle 19.30, fino al 14 febbraio si potrĆ visitare āThe scent of obliviumā, mostra fotografica del catanese Alessandro Gruttadauria. La mostra si potrĆ visitare ogni giorno, escluso il lunedƬ, dalle 20 alle 24.
Finito lāaperitivo rinforzato, il programma degli show di domenica 11 gennaio prosegue alle 22 con il live in teatro dei Mascalzoni latini, Pino Daniele tribute band, che renderanno omaggio al grande cantautore napoletano recentemente scomparso con lo spettacolo āPino Daniele e Sona Moāā, ospiti i musicisti siciliani Peppe Qbeta, Pierpaolo Latina, Alessandra Rizzo, Giuseppe Furnari, Giancarlo Gurrieri, Puccio Castrogiovanni, Gionni Allegra, Paolo Miano. I Mascalzoni latini sono Mario Rosa chitarre e voce, Dario Greco voce, Claudio Pirrone basso e voce, Salvo Farruggio batteria e voce. Un omaggio al grande Maestro: un tributo a suoi primi anni, alle sue migliori creazioni, il blues, il funky, la fusion, il suo cuore, la sua Napoli.
Alessandro Gruttadauria. Questo il testo critico di Simona Di Bella sulla mostra āThe scent of obliviumā: āUna voce rimbomba nei meandri della testa, il pensiero ĆØ assordante come la goccia d’acqua che batte sulla lamiera. Non voglio sentire, tutto ĆØ insostenibile. Morte mi sfidi, niente acquieta il mio straziante canto, nessuno sente. Un disordine avvolgente, lentamente stritola le affrante membra, fino a che il succo acre e amaro di un innaturale dolore, sgorga, lento e fluido, in quei luoghi in cui risa di gioia, coccole e balocchi, si tramutano nel deserto di un orrore insostenibile. Il mostro non ĆØ lontano, non ĆØ altrove; ĆØ vicino, ĆØ in casa, ĆØ dentro di noi. Alessandro Gruttadauria ĆØ un giovane fotografo, il cui mood ĆØ legato all’osservazione dei luoghi, di come mutano attraversati dal tempo o dalla presenza dell’uomo. Non si stacca dall’immagine, ma la vive profondamente. Riesce, attraverso l’occhio meccanico, a cogliere tonalitĆ emotive impercettibili a occhio nudo. La fotografia ĆØ una testimone credibile di realtĆ ulteriori, a volte violenta, altre malinconica. Nelle sue opere c’ĆØ esperienza, pensiero, vivida sperimentazione, un coinvolgimento diretto, quasi ad affermarne l’autenticitĆ . I colori forti si alternano ad un tagliente bianco e nero, che fende in profonditĆ , creando uno shock, di cui ĆØ stato per prima il protagonista. Il racconto del silenzio che urla un’attenzione di cui molti luoghi sono privi. Il degrado che pulsa di vita e di sangue caldo, contrapposto ad una fredda e ordinata modernitĆ . Una linea Maginot tra la follia e la normalitĆ socialmente riconosciuta.