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Robert Capa in Italia. 1943-1944

Eventi Dal 5 luglio al 30 settembre Troina ospita gli scatti del padre del fotogiornalismo mondiale

Dopo lo straordinario successo nazionale di Roma, Firenze, Genova e Milano, la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa sugli anni della seconda guerra mondiale in Italia, arriva a Troina. Il Comune – in collaborazione con la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia e il Museo Nazionale Ungherese di Budapest – ospiterà dal 5 luglio al 30 settembre alla Torre Capitania la mostra fotografica “Robert Capa in Italia. 1943-1944”. L’esposizione – curata da Beatrix Lengyel del Museo Nazionale Ungherese e organizzata in concomitanza della ricorrenza dell’Anno Culturale Ungheria – Italia 2013, del centenario della nascita di Robert Capa (Budapest 22 ottobre 1913) e del 70° anniversario dello sbarco degli Alleati in Normandia – racconta, in 78 foto in bianco e nero esposti nelle quattro sale espositive tematiche, il passaggio delle truppe in Italia, dalla Sicilia a Anzio, passando per Troina a cui è dedicata un’intera sala espositiva.

Robert Capa, Sperlinga 1943

Robert Capa, Sperlinga 1943

Scatti che raccontano lo sbarco degli alleati in Italia attraverso gli occhi di colui che è considerato il padre del fotogiornalismo, uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi che ha saputo guardare da vicino gli eventi, affiancandosi al dolore: “se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino” diceva Robert Capa. Scene di guerre e di vita vissuta che immortalano soldati e civili rivivono, consegnate per sempre alla storia, attraverso gli scatti del padre indiscusso del fotogiornalismo mondiale.

Robert Capa, Soldati americani a Troina, cattedrale Maria Santissima Assunta

Robert Capa, Soldati americani a Troina, cattedrale Maria Santissima Assunta

La fortuna professionale e personale di Capa ebbe infatti inizio proprio a Troina. Tra il 31 luglio e il 6 agosto del 1943, dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia, il centro ennese divenne teatro di una cruenta battaglia tra la resistenza di un nucleo di tedeschi arroccati in paese e un gruppo di soldati americani che avanzavano verso Messina. La città venne ridotta in macerie e quasi totalmente rasa al suolo, mentre tra la popolazione furono decimati oltre centro civili tra anziani, donne e bambini. Il servizio giornalistico di Capa dedicato alla famosa “Battaglia di Troina”, venne pubblicato nell’agosto del 1943 sulla celebre rivista americana “Life” e gli valse l’inizio di un proficuo rapporto di collaborazione che da lì a poco lo consacrò come il più grande fotoreporter di tutti i tempi. A memoria di quei tragici giorni e per “gli eroici slanci di umana solidarietà verso quanti avevano bisogno d’aiuto” – nel 2007 – il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito alla città di Troina la medaglia d’oro al valore civile. Una parte significativa degli scatti che verranno esposti, che per la comunità troinese rappresentano motivo di orgoglio e di appartenenza civica, ritraggono scorci della città e documentano proprio la resa dei tedeschi e la fuga dei civili troinesi che tentarono di sfuggire ai bombardamenti.

Robert Capa, Monreale 1943, benvenuto alle truppe americane

Robert Capa, Monreale 1943, benvenuto alle truppe americane

Quando Capa atterrò in Sicilia, nel luglio del ‘43, col suo paracadute, era appena stato licenziato dalla rivista «Collier’s Weekly», ma alla notizia dello sbarco degli alleati si unì alle truppe e con loro trascorse otto mesi. Ed è a questi otto mesi di lavoro intenso, che gli varranno l’assunzione a «Life», che è dedicata la mostra «Robert Capa in Italia. 1943-1944»: 78 scatti che raccontano una guerra lontana dai luoghi comuni, una guerra fatta di persone, soldati in attesa, di quotidianità semplice nella sua eccezionalità. Nel suo diario, che verrà pubblicato nel 1947 col titolo «Slightly out of focus» («Leggermente fuori fuoco»), a proposito della battaglia di Troina, in Sicilia, Capa scrive: “Era la prima volta che seguivo un attacco dall’inizio alla fine, fu l’occasione per scattare ottime foto. Erano immagini molto semplici. Mostravano quanto noiosa e poco spettacolare fosse in verità la guerra”.

La mostra è visitabile tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle ore 9- 13, dal venerdì alla domenica ore 10-13 e 18-22. Fino al 30 settembre

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