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Premio di giornalismo Maria Grazia Cutuli a Rula Jebreal, Nico Piro e Mario Agostino

Premi e bandi Pur in assenza di data, causa pandemia, per la giornata dell'assegnazione dei riconoscimenti al Teatro di Santa Venerina, il premio indetto dal Comune etneo, che da 2004 omaggia la giornalista catanese uccisa nel 2001 in Afghanistan, ha già i suoi vincitori per il 2020: si tratta della israeliana Rula Jebreal per il giornalismo internazionale, l'inviato di guerra del Tg3 Nico Piro per la stampa nazionale, e l'etneo Mario Agostino per il giornalista siciliano emergente

Rivelati i nomi dei tre vincitori dell’edizione 2020 del Premio internazionale di Giornalismo Maria Grazia Cutuli istituito nel 2004 dal Comune di Santa Venerina, comune etneo d’origine della famiglia Cutuli, per omaggiare la giornalista catanese del Corriere della Sera uccisa in un agguato in Afghanistan il 19 novembre 2001 insieme con l’inviato di El Mundo Julio Fuentes e a due corrispondenti dell’agenzia Reuters, l’australiano Harry Burton e l’afghano Azizullah Haidari.

Maria Grazia Cutuli

Per la sezione “stampa estera” il Premio è assegnato all’israeliana Rula Jebreal, giornalista, scrittrice e docente universitaria che collabora con testate internazionali, quali New York Times, Washington Post e con reti televisive quali MSNBC e CNN. La Jebreal è anche una icona della lotta contro le discriminazioni di genere: il Presidente francese Macron l’ha designata come Consigliere per il G7 sul tema dell’uguaglianza, parità di genere tra uomini e donne e per la lotta contro la violenza. Durante l’ultimo Festival di Sanremo la Jebreal lesse un toccante monologo dedicato alla violenza contro le donne.

Rula Jebreal

Per la sezione “stampa nazionale” il Premio va a Nico Piro, inviato del Tg3 in aree di crisi e zone di guerra che si dice mosso – nella sua attività professionale – dal tentativo di “dare voce a chi non ha voce”. Piro, già pluripremiato per il suo lavoro più che trentennale, ha anche pubblicato diversi libri tra cui “Afghanistan: missione Incompiuta” del 2015 e “Corrispondenze Afghane” del 2019 relativi proprio all’esperienza nel Paese in cui Maria Grazia Cutuli trovò la morte. Nico Piro, tra l’altro, ha condotto l’edizione 2016 del Premio Cutuli.

Nico Piro

Per la sezione “Giornalista siciliano emergente” il Premio è assegnato a Mario Agostino, 35 anni, originario di Aci Catena (Catania), giornalista professionista, consulente di strategie di comunicazione, social media manager e scrittore. Collabora con i quotidiano “Avvenire” e “Città Nuova”, è addetto alla comunicazione per la Fondazione Giorgio La Pira di Firenze e la Rete Europea Risorse Umane. Appassionato di scrittura e giornalismo sin dalla scuola consegue le lauree di Media e giornalismo e di Comunicazione strategica a Firenze, dove si è trasferito con la famiglia nel 2000, nel 2011 è rientrato nella sua Aci Catena per collaborare – fra l’altro – con la Voce dell’Jonio, testata cattolica fondata da Orazio Vecchio nel 1958 di cui cura la ristrutturazione del portale internet.

Mario Agostino

Ovviamente per le restrizioni legate alla pandemia, la cerimonia al momento non può svolgersi. Quando le condizioni sanitarie lo consentiranno, l’amministrazione comunale organizzerà la cerimonia di premiazione come di consueto al Teatro Eliseo, a Santa Venerina, a pochi chilometri dal cimitero del villaggio di Dagala del Re, dove riposano le spoglie di Maria Grazia. L’amministrazione comunale di Santa Venerina ringrazia, per la collaborazione nell’organizzazione del Premio, Francesco Faranda e Antonio Ferrari, già segretario di redazione il primo, ed editorialista il secondo, del Corriere della Sera.

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