Il poliedrico attore, regista, autore e musicista Moni Ovadia, l'ebreo errante del Teatro italiano che ama definirsi "outsider", da quest'anno dir
Il poliedrico attore, regista, autore e musicista Moni Ovadia, l’ebreo errante del Teatro italiano che ama definirsi “outsider”, da quest’anno direttore artistico del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, sembra stia mettendo radici in Sicilia. Ne è prova l’ultimo riconoscimento che gli sarà conferito domenica 8 aprile dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando: la cittadinanza onoraria. Tra le motivazioni “la sua straordinaria capacità e sensibilità artistica, collegata al tema del rispetto della persona umana e contro ogni dittatura e mortificazione di libertà” ma anche “la sua capacità di coniugare l’anima mitteleuropea e mediorientale, testimoniando una identità interculturale, che egli indica come propria del futuro a partire dal Mediterraneo”.
Venerdì 8 aprile, alle ore 10.15 presso l’Aula Consiliare di Palazzo delle Aquile, il sindaco Leoluca Orlando conferirà la cittadinanza onoraria di Palermo al Maestro Moni Ovadia. La cerimonia verrà effettuata nell’ambito della firma del Memorandum d’intesa tra Anci Sicilia e Associazioni dei comuni bulgari del Danubio per creare forme di collaborazione in ambito economico e commerciale, offrire nuove opportunità di scambio ai comuni e alle imprese locali, promuovere un confronto su progetti di interesse generale attraverso la condivisione di informazioni e di risorse umane, organizzare incontri bilaterali e percorsi formativi, costituire partenariati per partecipare ai bandi comunitari per la programmazione 2014-2020. Saranno presenti oltre al sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando e all’ambasciatore in Italia delle Repubblica di Bulgaria, Marin Raykov, anche Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia insieme ai vice presidenti Salvatore Lo Biundo e Paolo Amenta, e Giovanni Ruvolo, Matteo Rizzo, Nicolò Catania, Antonio Rini, sindaci rispettivamente di Caltanissetta, San Vito Lo Capo, Partanna e Ventimiglia di Sicilia,