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L’Inda si fa in quattro al Teatro greco di Siracusa e guarda al Pnrr

Teatro e opera Dall'11 maggio al 2 luglio, al Teatro greco di Siracusa la 58a stagione del teatro classico mette in scena, con Leo Muscato il dramma del progresso di Prometeo, con Federico Tiezzi lo scontro fra ordine e disordine di Medea, con Daniele Salvo l'Aristofane illuminato de "La pace", con Giuliano Peparini la contemporanea analisi del viaggio che parte dalle gesta di Ulisse. Intanto il Pnrr assicura quasi 3 milioni di euro per l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche

Quattro nuove produzioni, 200 artisti in scena, una tournée a più tappe nei teatri italiani. La 58a stagione di spettacoli classici dell’Istituto nazionale del dramma antico al Teatro Greco di Siracusa offre un programma ambizioso, con nomi di altissimo livello e uno sguardo rivolto al futuro, grazie a un’edizione da record del Festival internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide che quest’anno coinvolgerà tremila studenti da 90 licei e i gruppi teatrali di quattro atenei.

Dall’11 maggio al 2 luglio la Fondazione Inda metterà in scena tre opere del teatro classico, le tragedie Prometeo Incatenato di Eschilo per la regia di Leo Muscato nella traduzione di Roberto Vecchioni; Medea di Euripide diretta da Federico Tiezzi con la traduzione di Massimo Fusillo; la commedia di Aristofane La pace per  la regia di Daniele Salvo nella traduzione di Nicola Cadoni, e una quarta produzione moderna, Ulisse, l’ultima Odissea, una creazione contemporanea originale ideata dal regista e coreografo Giuliano Peparini su libretto di Francesco Morosi.

La stagione dell’Inda andrà anche oltre il Teatro Greco. Quest’anno, infatti, grazie al contributo del Ministero della Cultura, comincerà una lunga tournée nei teatri italiani che da luglio a novembre farà tappa a Pompei, al Teatro Romano di Verona, a Benevento, Segesta, Tindari e Milano al Teatro Arcimboldi. 

Il teatro greco di Siracusa nel 2019 (messinscena di “Elena”), foto di Franca Centaro

Il 2023 conferma inoltre l’impegno dell’Inda nella salvaguardia del Teatro Greco e nella sua valorizzazione, grazie ai due progetti presentati dalla Fondazione nel quadro del PNRR e approvati dal Ministero della Cultura, per un finanziamento totale di 2 milioni e 700 mila euro che assicurerà di realizzare l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche fisiche e cognitive del monumento.

Prometeo Incatenato di Eschilo inaugurerà la stagione giovedì 11 maggio e sarà in scena fino al 4 giugno. Diretto da Leo Muscato, al suo esordio al Teatro Greco, lo spettacolo vedrà nel ruolo di Prometeo, Alessandro Albertin, anch’egli esordiente a Siracusa. Leo Muscato: «Cosa succede quando la tecnica, mirabile strumento al servizio dell’uomo, si riduce solo a mezzo privilegiato di accumulazione di capitale? Questo è il punto di partenza delle nostre riflessioni. Da qui l’idea di confinare Prometeo in un finis terrae, un sito industriale abbandonato, in cui operava senza sosta un’umanità ostinatamente all’opera, ottenebrata dal suo tedioso lavorio di rovesciamento dei mezzi sui fini».

La presentazione della stagione nella sede dell’Inda. Da sinistra i registi Daniele Salvo e Federico Tiezzi, il consigliere delegato Marina Valensise, Francesco Italia sindaco di Siracusa, la sovrintendente Valeria Told, e i registi Giuliano Peparini e Leo Muscato

Nel cast dello spettacolo: Silvia Valenti (Bia), Davide Paganini (Kratos), Michele Cipriani (Efesto), Alfonso Veneroso (Oceano), Denise Ozdogan (Io), Pasquale Di Filippo (Ermes). Il coro delle Oceanine è formato dalle corifee Silvia Benvenuto, Letizia Bravi, Gloria Carovana, Maria Laila Fernandez, Valeria Girelli, Elena Polic Greco, Giada Lorusso, Maria Pilar Perez e Silvia Pietta e dalle coreute Giulia Acquasana, Marina La Placa e Alba Sofia Vella. Drammaturgo è Francesco Morosi, le scene sono di Federica Parolini, i costumi di Silvia Aymonino, le musiche di Ernani Maletta, la direzione del coro di Francesca Della Monica, le coreografie di Nicole Kehrberger, le luci di Alessandro Verazzi. Assistente alla regia è Marialuisa Bafunno, assistente scenografo è Anna Varaldo, assistente costumista è Maria Antonietta Lucarelli, direttore di scena è Mattia Fontana.

Leo Muscato e Alessandro Albertin (Prometeo) durante le prove del “Prometeo incatenato”

Venerdì 12 maggio debutterà Medea di Euripide, in scena fino al 24 giugno, per la regia di Federico Tiezzi, che torna a Siracusa dopo l’Ifigenia in Aulide del 2015. Nel ruolo di Medea vedremo Laura Marinoni. «Ho impostato la tragedia non come una rappresaglia individuale – spiega il regista – ma come uno scontro fra due diverse concezioni della forza. Uno scontro fra una società arcaica e una società post industriale. Tra Ordine e Disordine. Medea è un campo di forze, dove si scontrano due modalità della violenza». 

Nel cast: Debora Zuin (Nutrice), Riccardo Livermore (Pedagogo), Roberto Latini (Creonte), Alessandro Averone (Giasone), Luigi Tabita (Egeo), Sandra Toffolatti (Il Nunzio); Francesca Ciocchetti e Simonetta Cartia (Capo coro) mentre il coro è formato da Alessandra Gigli, Dario Guidi, Anna Charlotte Barbera, Valentina Corrao, Valentina Elia, Caterina Fontana, Francesca Gabucci, Irene Mori, Aurora Miriam Scala, Maddalena Serratore, Giulia Valentini e Claudia Zappia. I figli di Medea saranno interpretati da Matteo Paguni e Francesco Cutale. Le scene sono di Marco Rossi, i costumi di Giovanna Buzzi, il disegno luci di Gianni Pollini, maestra del coro è Francesca Della Monica, arrangiatore coro e voci è Ernani Maletta, regista assistente è Giovanni Scandella, le musiche originali del coro e del prologo sono state composte da Silvia Colasanti con la collaborazione del Coro di voci bianche del Teatro dell’Opera di Roma, assistente scenografo è Francesca Sgariboldi, assistente costumista è Ambra Schumacher, assistente arrangiamenti e coro è William Caruso, direttore di scena è Nanni Ragusa.

Inda 2023, le prove di “Medea” con Laura Marinoni (Medea), e Roberto Latini (Creonte), foto Franca Centaro

Il 9 giugno debutterà la commedia di Aristofane La pace, in prima assoluta in 109 anni di rappresentazioni classiche al Teatro Greco, e resterà in scena fino al 23 giugno. La regia è di Daniele Salvo, al suo quinto spettacolo siracusano. Nel ruolo del protagonista Trigeo reciterà un attore di grande popolarità, Giuseppe Battiston, al suo esordio al Teatro Greco. «Si tratta di un testo originalissimo, visionario, sorprendente, spiazzante e perturbante – racconta Daniele Salvo. Ai nostri giorni, nella situazione storica attuale, in cui a ogni istante rischiamo un’estinzione di massa, le parole di Aristofane appaiono particolarmente profetiche ed illuminanti».

Nel cast Massimo Verdastro (Ermes/Ierocle), Simone Ciampi (Servo di Trigeo I), Martino Duane (Servo di Trigeo II/Aristofane), Francesca Mària (Figlia di Trigeo I / Corifea), Stella Pecollo (Figlia di Trigeo II / Corifea), Patrizio Cigliano (Polemos / Mercante di Zappe), Gaetano Aiello (Macello / Fabbricante di falci), Giuseppe Rispoli (Mercante di Armi), Jacqueline Bulnés (La Pace), Gemma Lapi (Opora), Federica Clementi (Theoria). Corifei sono Simonetta Cartia, Enzo Curcurù, Marcella Favilla, Paolo Giangrasso, Elena Polic Greco, Francesco Iaia, Giancarlo Latina e Giuseppe Rispoli. Le scene sono di Alessandro Chiti, le installazioni sceniche di Michele Ciacciofera, i costumi di Daniele Gelsi, le musiche originali di Patrizio Maria D’Artista, la cura del movimento di Miki Matsuse, le luci di Giuseppe Filipponio, assistente alla regia è Raffaele Latagliata, assistente costumista Andrea Grisanti, direttore di scena Giuseppe Coniglio.

Per concludere la stagione, il programma prevede dal 29 giugno al 2 luglio quattro repliche speciali, con la messa in scena di Ulisse, l’ultima Odissea una creazione originale che racconta la storia di Ulisse fondendo in modo inedito teatro, musica, lirica, danza, performance, quadri scenici e giochi di luce. La regia è del coreografo Giuliano Peparini. Nel ruolo di Ulisse vedremo Giuseppe Sartori, che ritorna a Siracusa dopo il successo delle passate stagioni nel ruolo di Oreste e di Edipo; in scena anche ballerini e acrobati per uno spettacolo che sorprenderà il pubblico del Teatro Greco. «La musica del gruppo di ispirazione folk-rock Reuben and the dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido restando al servizio del testo classico originale di Omero – spiega il regista Peparini -. Oltre ai viaggi lontani o fermi, scegliendo di trattare il tema di Ulisse parleremo del nostro tempo». 

Nel cast: Massimo Cimaglia (il Barbone), Giulia Fiume (Penelope), Alessio Del Mastro (Telemaco), Giovanna Di Rauso (Circe), Gabriele Beddoni (Argo/Un barbone dell’aeroporto) e i performer Gabriele Baio, Michele Barile, Andrea Biagioni, Luca Capomaggi, Mariaelena Del Prete, Gloria Ferrari, John Cruz, Antonietta Dalmini, Gianlorenzo Dedonno, Gianmaria Giuliattini, Luca Gori, Raffaele Iorio, Claudio Lacarpia, Danilo Maragioglio, Theo Legros-Lefeuvre, Christian Pace, Carlo Padulano, Andrea Raqa, Andrea Tenerini, Giuseppe Troise, Giulio Hoxhallari, Giuseppe Savino. Le scene sono di Cristina Querzola e Lucia D’Angelo, i costumi di Valentina Davoli, le coreografie di Giuliano Peparini, le musiche della band Reuben and the Dark, light designer è Alessandro Caso, videomaker è Edmundo Angelelli, assistenti alla regia sono Tim Vranken e Gianluca Merolli, assistente coreografo è Francesco Sarracino, assistente costumista è Silvia Oliviero, direttore di scena è Mattia Fontana.

Gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico saranno coinvolti in tutte e quattro le produzioni della Fondazione Inda, una scelta che valorizza la scuola di formazione teatrale dell’Istituto nazionale del dramma antico che ogni anno seleziona studenti provenienti da tutta Italia.

La 58a Stagione vede l’arrivo a Siracusa del nuovo sovrintendente, Valeria Told, nominata a marzo dal Ministro della cultura. «A Siracusa c’è un pubblico appassionato, curioso e fedele, che apprezza il valore e la bellezza dei capolavori dei grandi autori dell’antichità – ha dichiarato la neo-sovrintendente –. Fra gli spettatori che ogni anno assistono alle rappresentazioni classiche ci sono migliaia di studenti e giovani, il loro entusiasmo, la passione e l’interesse con cui seguono le rappresentazioni classiche sono il riconoscimento più bello del lavoro di tutto l’Istituto Nazionale del Dramma Antico e il segno più tangibile della vitalità e della grandissima attualità dei testi classici e dei temi in essi trattati. Da questo entusiasmo vogliamo partire per promuovere e valorizzare questi tesori dell’umanità consolidando anche la vocazione internazionale dell’Inda».

Valeria Told_ sovrintendente Inda, foto di Arno Ebner




Con un messaggio scritto alla neo-sovrintendente Valeria Told, ed al consigliere delegato Marina Valensise, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha salutato la cinquantottesima stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa: “Una storia cominciata centonove anni fa con l’Agamennone di Eschilo per la direzione artistica, la traduzione e le musiche di Ettore Romagnoli, le scene di Duilio Cambellotti e i costumi di Bruno Puozzo scrive il ministro nella sua nota -. Questa magia si ripropone ai giorni nostri, a oltre un secolo di distanza, restituendo a un monumento dell’antichità la sua funzione attraverso un programma che vedrà sulla scena quattro produzioni, destinate a essere rappresentate in tournée in alcuni dei più importanti teatri di pietra italiani. Oltre che sulla scena, la cultura classica sarà presente in una serie di eventi collaterali di rilievo destinati a vivificarla e a farne comprendere l’attualità”.
“Il Ministero della cultura ha a cuore le sorti dell’Inda e del Teatro Greco di Siracusa – prosegue Sangiuliano nel suo messaggio -, come testimoniano le risorse del Pnrr destinate a rendere efficiente dal punto di vista energetico il monumento e ad abbatterne ogni barriera fisica e cognitiva per rendere accessibile a tutti l’esperienza di assistere alla rappresentazione della drammaturgia della Grecia classica in questo straordinario contesto”.

Marina Valensise, consigliere delegato della Fondazione Inda: «Dopo il successo delle passate stagioni, la Fondazione INDA torna quest’anno al Teatro Greco con quattro produzioni. Tre spettacoli del V secolo avanti Cristo, e uno moderno, ispirato all’Odissea. Leo Muscato, al suo esordio al Teatro Greco, dopo tante esperienze nella regia dell’opera barocca, mette in scena il Prometeo incatenato di Eschilo nella nuova traduzione di Roberto Vecchioni, il primo e unico testo sopravvissuto dell’antica trilogia eschilea, che ancora parla al mondo d’oggi, col tormento del Dio che ruba il fuoco per consegnarlo ai mortali, e per questo viene condannato da Zeus a patire per tredici generazioni, incatenato a una rupe della Scizia. E’ il dramma paradossale del progresso, della tecnica che soccombe al destino e alla forza invincibile della necessità, dove l’unica redenzione possibile è nella coscienza del dolore e nella sua condivisione».

Marina Valensise, consigliere delegato Inda

«Per la regia di “Medea” di Euripide, tradotta da Massimo Fusillo, abbiamo scelto un maestro come Federico Tiezzi – prosegue la Valensise – che ha lavorato mano nella mano con la compositrice Silvia Colasanti, autrice del coro dei bambini, registrato al Teatro dell’Opera di Roma. Per la commedia abbiamo puntato su un testo di estrema attualità e mai rappresentato al Teatro Greco come “La Pace” di Aristofane, ritradotto da Nicola Cadoni, e messo in scena da Daniele Salvo, un veterano dell’Inda al suo esordio nel registro comico. Infine, per onorare l’impegno di allestire i nostri spettacoli anche in altri teatri di pietra, abbiamo ricorso a una quarta produzione, “Ulisse l’Ultima Odissea”, nata dalla collaborazione tra il regista e coreografo Giuliano Peparini e il grecista Francesco Morosi, che ha ritradotto i versi dell’Odissea e ha firmato il libretto. A tutti costoro, ai registi, agli attori, ai classicisti, agli allievi dell’Accademia del dramma antico, ai nostri tecnici e alle maestranze che ogni anno permettono il miracolo di riportare in vita il Teatro Greco, come pure ai tremila allievi provenienti da oltre cento licei e ai gruppi teatrali dei sei atenei italiani che quest’anno parteciperanno al Festival del Teatro Antico di Palazzolo
l’eredità, e il nostro grazie più sincero».

Grande attesa per la 27a edizione del Festival Internazionale del Teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide. La rassegna, nata nel 1991 per volere di Giusto Monaco, registra quest’anno un record di presenze grazie anche al coinvolgimento dei gruppi teatrali delle Università oltre agli studenti delle Accademie e dei Licei italiani e stranieri. Da sabato 13 maggio a martedì 6 giugno, oltre 2500 mila giovani si esibiranno nello splendido Teatro Greco dell’Area archeologica dell’Akrai; complessivamente sono 90 le rappresentazioni in programma in 25 giorni, quattro i gruppi stranieri a esibirsi, due provenienti dalla Francia e due dalla Grecia. A inaugurare il Festival, sabato 13 maggio, alle 9, sarà il Liceo Classico Pellegrino-Rossi di Massa con Ecclesiazuse. Il 6 giugno, a chiudere la rassegna sarà invece la sezione Fernando Balestra dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. Il manifesto ufficiale del Festival è stato scelto tra i bozzetti realizzati dagli studenti del Liceo Artistico Raeli di Noto; “Il mito di Aretusa e Poseidone” è il titolo del lavoro di Hybla Di Giacomo, alunno della IVA del liceo netino, selezionato come immagine ufficiale della rassegna di quest’anno.

Il manifesto del Festival del teatro classico dei giovani di Palazzolo Acreide

Ricco anche il programma di eventi collaterali alla Stagione teatrale. Dal 5 al 24 giugno in programma i Dialoghi all’Orecchio di Dionisio a cura di Margherita Rubino; con Roberto Vecchioni, Peppino Ortoleva, Walter Lapini, Massimo Bernardini, Eva Cantarella, Lella Costa, Luca Ubaldeschi, Enrico Girardi, Giuliano Peparini e Francesco Morosi.

Il 22 maggio, alle 19, appuntamento al Teatro Greco con “Agòn. Dal dramma classico alla simulazione processuale”, organizzato dal Siracusa International Institute con gli Amici dell’Inda, l’Ordine degli Avvocati di Siracusa e l’Università di Messina. “Incatenare Prometeo: violazione dei diritti umani o atto legittimo?” è il titolo del processo di quest’anno che vedrà coinvolti il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione, Margherita Cassano, il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e l’ex procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho.

Il 5 maggio all’Antico Mercato di Ortigia si è inaugurata “Medea” la mostra di arte contemporanea a cura di Demetrio Paparoni, aperta al pubblico fino al 2 luglio; il 31 maggio al museo archeologico Paolo Orsi si apre la mostra “Medea tra archeologia e mito”, mentre a Palazzo Greco è esposta la mostra permanente della Fondazione Inda “Orestea atto secondo”.

Sabato 10 giugno è in programma al Teatro Greco la consegna dell’Eschilo d’Oro, un riconoscimento che dal 1960 premia le personalità che si sono internazionalmente distinte nel mondo del teatro classico e degli studi sull’antichità; martedì 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del rifugiato. Da maggio a luglio, l’Inda anche quest’anno propone l’iniziativa “L’Accademia incontra la città” con una serie di appuntamenti nell’ex convento di San Francesco e al museo Paolo Orsi.

L’immagine ufficiale della 58. Stagione al Teatro Greco di Siracusa nasce da “Feritoie.2022” un’opera realizzata dall’artista siracusano di fama internazionale Alfredo Romano.

Il manifesto della stagione Inda 2023 firmato da Alfredo Romano

La 58a stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco ha il sostegno di Unicredit banking partner, di Urban Vision come media partner, e di Aeroporti di Roma che la Fondazione Inda ringrazia, come ringrazia i molti mecenati, aziende e privati, che anche quest’anno con una donazione liberale nel quadro dell’Art bonus hanno voluto essere al suo fianco.




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