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La “Regressione suicida” di Salvatore Massimo Fazio tra i finalisti del Contropremio letterario Carver

C'è anche un siciliano tra i finalisti del Contropremio letterario Carver, il prestigioso premio nato a Roma nel 2003 e giunto alla quindicesima edizi

C’è anche un siciliano tra i finalisti del Contropremio letterario Carver, il prestigioso premio nato a Roma nel 2003 e giunto alla quindicesima edizione, che quest’anno ha scelto Lucca come luogo per la cerimonia di premiazione dell’edizione 2017.

Si tratta di Salvatore Massimo Fazio che con il suo “Regressione suicida dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” (Bonfirraro) è tra i finalisti della sezione saggistica. Il volume di Fazio, che ha già riscosso per tutta la penisola acclamati responsi da parte di critica e di pubblico, ricrea un confronto unico, acceso e irripetibile tra due mostri sacri della filosofia contemporanea, ma rigorosamente, anch’essi, “outsider”: Emil Cioran, di origini romene, e il siciliano Manlio Sgalambro, che al grande pubblico è conosciuto come l’autore delle liriche più belle, passate alla storia della musica italiana attraverso la voce di Franco Battiato.

Il Contropremio letterario Carver, considerato il premio letterario indipendente migliore d’Italia con i quasi 7000 libri letti ed esaminati, porterà nella città Toscana i finalisti delle sezioni narrativa, poesia e saggistica. E come accade ormai da 15 anni Andrea Giannasi presenterà con gli autori i libri ricordando sono questi ad essere premiati e non i nomi sulle copertine o i marchi editoriali. In primo piano la lettura e la ricerca di nuove storie, forme, stili.
Sono diciotto titoli in finale con autori provenienti da tutta la penisola. Le scrittrici e gli scrittori arrivano da tutta Italia: Roma, La Spezia, Vercelli, Pistoia, Ravenna, Napoli, Crotone, Bergamo, Chieti, Firenze, Catania, Trento e molte altre città ancora. Ad organizzare l’evento è Prospektiva, piattaforma letteraria (www.prospektiva.it), in collaborazione con Prospettiva, Tralerighe libri e l’associazione Historica Lucense.
Nella narrativa i finalisti dell’edizione 2017 sono i libri: “La quarta estate” di Paolo Casadio (Piemme); “Amori regalati” di Olimpio Talarico (Aliberti); “La disertora” di Barbara Beneforti (Iacobelli); “La dodicesima nota” di Lev Matvej Loewenthal (Carteggi Letterari); “E pensare che c’entravamo tutti” di Giancarlo Marino (Homo Scrivens); “Il giorno dell’assoluzione” di Annalisa Venditti (dei Merangoli).
Per la saggistica in finale sono arrivati: “Il confine umano vite in cerca di pace” di Patrizia Angelozzi in collaborazione con Consorzio Matrix (Ianieri); “Rose de Freycìnet. Una viaggiatrice clandestina a bordo dell’Uranìe negli anni 1817-1820” a cura di Federico Motta (Il Frangente); “La committenza Medicea nel Rinascimento. Opere, architetti, orientamenti linguistici” di Maria Vitiello (Gangemi); “Italiano urgente. 500 anglicismi tradotti in italiano sul modello dello spagnolo” di Gabriele Valle (Reverdito); “Meglio di niente. Le fondamenta della civiltà europea” di Danilo Breschi (Pagliai); “Regressione suicida dell’abbandono disperato di Emil Cioran e Manlio Sgalambro” di Salvatore Massimo Fazio (Bonfirraro).
Infine per la poesia in finale: “Poesie del taschino” di Giovanni Cavazzuti (Pellegrini); “Il cielo di scorta e altre offerte della settimana” di Anna Martinenghi (Linee infinite); “Modalità silenziosa” di Emma Pretti (Genesi); “Fiori di luce” di Walter Viaggi (La ruota); “R:existance” di Edoardo Olmi (Ensemble); “Pietre e amarene” di Chiara Nobilia (Giovane Holden).
Le premiazioni si terranno sabato 11 novembre a partire dalle ore 15 all’auditorium del centro culturale Agorà, nel centro storico di Lucca

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