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Il tempo dell’attesa al centro del Salina Doc Fest

Eventi Dal 15 al 18 settembre la XV edizione del Salina Doc Fest, festival del documentario diretto sull'isola eoliana da Giovanna Taviani. Sull'isola il meglio del documentario narrativo dell’Europa mediterranea; 22 film tra concorso e fuori concorso sul tema Paure, sogni, visioni, spettacoli teatrali e musicali, incontri letterari con i protagonisti della scena culturale contemporanea

Tutto pronto per il SalinaDocFest XV edizione che si svolgerà a Salina dal 15 al 18 settembre con il meglio del documentario narrativo (Concorso Internazionale Premio Tasca d’Almerita e Premio Signum Studenti) dell’Europa mediterranea; 22 film tra concorso e fuori concorso sul tema Paure, sogni, visioni, spettacoli teatrali e musicali, incontri letterari con i protagonisti della scena culturale contemporanea. Il concorso si svolgerà al Centro Congressi di Malfa, mentre gli eventi serali saranno itineranti tra Lingua, Faro e Lungomare, Santa Marina Salina, Piazza Centrale e Piazzetta Monsignor Paino, Malfa Piazza Centrale. Dopo il successo dello scorso anno è stato deciso di utilizzare anche il salone convegni di Santa Marina Salina per l’omaggio a Pasolini, offrendo così al pubblico del Festival di scegliere la propria programmazione.

Quest’anno grazie alla piattaforma Mymovies, che manderà i documentari in rete durante i giorni del Festival fino alla fine dell’evento romano (1-3 Ottobre Casa del Cinema Roma), tutti gli studenti del territorio nazionale potranno visionare e analizzare in classe i documentari, con il supporto degli insegnanti che, quest’anno, saranno nostri Partner attivi grazie alla collaborazione con Palumbo Editore.

L’accesso a tutti gli eventi e proiezioni del SalinaDocFest a Salina è gratuito fino ad esaurimento posti. È fortemente consigliato prenotarsi prima di accedere al luogo dell’evento.
Programma SalinaDocFest XV Edizione >

Il SalinaDocFest Festival internazionale del documentario narrativo fondato e diretto da Giovanna Taviani, annuncia i documentari in concorso alla XV edizione che si svolgerà dal 15 al 18 settembre a Salina e, per il secondo anno consecutivo, a Roma dal 1° al 3 ottobre 2021, alla Casa del Cinema. Quest’anno chiamati in giuria: Catherine Bizern, produttrice e direttrice del festival Cinéma du Reel a Parigi, Richard Copans, produttore, regista e direttore della fotografia, e François Caillat, regista francese di fama, in uscita con il suo primo romanzo per Gallimard.

Giovanna Taviani durante il festival dello scorso anno

Il tempo dell’attesa e dei conti con sé stessi: questi i temi dei sei documentari in concorso realizzati durante la pandemia

È stata dura. Ma ne siamo usciti. Forse migliori. Forse peggiori. Sicuramente più consapevoli. Durante quest’anno e mezzo di pandemia, chiusi nelle nostre case, ci siamo ritrovati soli con noi stessi, abbiamo riaperto cassetti chiusi da anni, frugato foto dal nostro passato impolverato. È quel che fa Rocco Di Mento, che ricostruisce l’abbaglio dell’amore dei nonni vissuto nella casa di vacanza di Lipari (“The blunder of love” in anteprima siciliana al Sdf, direttamente dal Biografilm). Abbiamo fatto i conti con l’attesa e con una nuova idea di tempo rallentato, protagonisti assoluti di “L’Île des Perdus” di Laura Lamanda, girato nell’ufficio oggetti smarriti di Parigi, dove il tempo dell’attesa la fa da padrone.

Ci siamo sentiti perduti, improvvisamente soli, lontani dai sogni che avevamo per noi stessi. Lo racconta la “Rabbia”, di Alamouti e Granese, girato in un paese del sud Italia alle prese con audizioni in cui i cittadini del posto (compresi gli stranieri dei centri di accoglienza) fanno i conti con se stessi e con le proprie frustrazioni.

Siamo stati a guardare ore e ore in silenzio dalla finestra quel che accadeva o non accadeva fuori, in una nuova e sorprendente dinamica tra il fuori e il dentro, l’esterno e l’interno, che Manuel Coser mette in scena nel suo “L’incorreggibile” (premio Solinas 2017 per la miglior sceneggiatura, in anteprima nazionale al Sdf), storia di un uomo che ha vissuto 50 anni in carcere e che una volta fuori deve fare i conti con la propria nuova identità.

Ci siamo sentiti reclusi, prigionieri di un “Palazzo” (protagonista del documentario di Federica Di Giacomo), con le nostre aspirazioni o velleità artistiche, il nostro film da fare, le nostre visioni che a poco a poco hanno ceduto il passo alla percezione del limite biologico, della malattia, della morte. Il film è appena stato presentato alle Giornate degli Autori di Venezia assieme all ultimo documentario che presentiamo in Anteprima siciliana al SDF, “Naviganti” di Daniele De Michele, una importante riflessione per immagini sulla crisi degli artisti dopo la chiusura del Covid.

I documentari

Il Palazzo di Federica Di Giacomo

Nel cuore di Roma, con vista su San Pietro, si erge un Palazzo. Il proprietario, come un mecenate rinascimentale, negli anni ha offerto asilo a un’eclettica comunità di amici che ne hanno trasformato ogni angolo in un set cinematografico permanente.
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La rabbia di David Alamouti e Marco Granese – Anteprima regionale

Un casting in una piccola città dimenticata del sud Italia. Le audizioni attirano persone radicalmente diverse: alcuni sognano di diventare famosi, ma per altri le audizioni sono un modo per esplorare sentimenti, situazioni e per raccontare la loro storia.
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L’incorreggibile di Manuel Coser – Anteprima nazionale

L’intera vita trascorsa in carcere, cinquanta anni di detenzione di cui gli ultimi tredici senza vedere il mondo esterno, hanno fatto di Alberto un uomo solo, senza contatti estranei al mondo criminale.
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The Blunder Of Love di Rocco Di Mento – Anteprima regionale

La nascita di una famiglia. Un uomo e una donna si innamorano e da loro nasce una casa, dei bambini, dei nipoti. Ed è proprio uno di questi nipoti che si propone di ripercorrere questa storia di presunto amore…
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L’île des perdus di Laura Lamanda – Anteprima regionale

Agli Oggetti Smarriti di Parigi il flusso di utenti è continuo. Arrivano trafelati, cercano i loro oggetti, vanno di fretta. Ma ritrovare ciò che si è smarrito non è facile. Serve tempo.
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Naviganti di Daniele De Michele – Anteprima regionale

Quando nell’agosto del 2020 tutto riaprì, dopo mesi di confinamento in casa, gli artisti furono gli unici a non riprendere normalmente il loro lavoro.  Nel tempo di un anno e mezzo, dentro e fuori il lockdown, Donpasta racconta la sua quotidianità…
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Partenza nel segno della musica per la XV edizione del SalinaDocFest. In preapertura l’omaggio a Lucio Dalla con la proiezione speciale di Per Lucio di Pietro Marcello. Un viaggio visivo e sonoro nell’immaginario poetico e irriverente del cantautore bolognese, una narrazione inedita del suo mondo condotta attraverso le parole del fidato manager Tobia e dell’amico d’infanzia Stefano Bonaga. Interverrà il giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico John Vignola, consulente musicale del film.

Pietro Marcello foto di Francesca Errichiello

Pietro Marcello (Caserta, 1976) ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, e ha diretto il suo primo cortometraggio agli inizi del 2000. Ha esordito nel documentario con Il passaggio della linea, mentre La bocca del lupo è stato selezionato a Berlino. Il suo primo film di finzione, Martin Eden, è stato presentato al Festival di Venezia. Filmografia: 2007 – Il passaggio della linea; 2009 – La bocca del lupo; 2011 – Il silenziodi Pelesjan; 2015 – Bella e perduta; 2019 – Martin Eden; 2021 – Per Lucio.

Giovedì 16 settembre il concerto d’apertura di Etta Scollo e il suo “Cantami Sicilia” in omaggio a Rosa Balistreri e ai poeti siciliani. Spettacolo musicale di e con Etta Scollo, voce e chitarra, Susanne Paul, violoncello e voce, Fabio Tricomi, polistrumentista. A introdurre il concerto ancora una volta il critico musicale John Vignola. “Cantami Sicilia” parte dalle suggestioni degli autori arabo siculi del medioevo per giungere fino ai poeti contemporanei. Il Progetto mette in rilievo le figure storiche della tradizione siciliana anche attraverso il filtro dell’arte di Rosa Balistreri, cantautrice e cantastorie originaria di Licata, unica interprete femminile del nostro recente passato e cantatrice delle poesie di Buttitta, per arrivare fino ai nostri giorni nei versi di poeti contemporanei quali Jano Burgaretta e Vincenzo Consolo. Etta Scollo è anche interprete della canzone “Quannu moru” di Rosa Balistreri, utilizzata per il prologo e l’epilogo del film Cùntami di Giovanna Taviani, presentato con successo alle Giornate degli Autori della 78a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia, e che chiuderà il Salina DEoc Fest 2021.

Etta Scollo, foto Gianluigi Primaverile

Il Premio Irritec della XV edizione del SalinaDocFest, va all’attore e regista teatrale trapanese Gaspare Balsamo e sarà consegnato da Giulia Giuffré, consigliere d’amministrazione e Ambasciatrice della sostenibilità di Irritec, azienda leader siciliana dal 1974, e vicepresidente del festival. La premiazione, il 18 settembre a Santa Marina a Salina, sarà preceduta, alle 19 dallo spettacolo Ciclopu di e con Gaspare Balsamo con le scenografie di Nicola Sferruzza. Il suo spettacolo Ciclopu riporterà al SalinaDocFest la tradizione dell’arte dei narratori orali e poeti popolari passati attraverso la scuola del grande maestro Mimmo Cuticchio che ha contribuito ad erigere ad arte intramontabile le gesta eroiche dei cavalieri attraverso l’opera dei pupi che sopravvive, ancora oggi nel sud Italia, come uno dei simboli dell’identità siciliana, e che, nel 2001, è stata proclamata dall’Unesco “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”.

Gaspare Balsamo

Balsamo è tra gli interpreti di Cùntami, il nuovo film di Giovanna Taviani, presentato alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori, nell’ambito della 78a Mostra Internazionale D’arte Cinematografica di Venezia. Dopo Venezia “Cùntami” sarà presentato in chiusura del Salina Doc Fest domenica 18 settembre in piazza a Santa Marina di Salina. Saranno presenti Gaspare Balsamo (attore), Nicola Sferruzza (scenografo), Roberto Intorre (allestimento furgone), Clarissa Cappellani (fotografia), Etta Scollo (interprete della canzone Quannu moru di Rosa Balistreri per il prologo e l’epilogo del film). Introduce e modera l’incontro con la delegazione del film Enrico Magrelli. Il film sarà seguito da un saluto musicale finale di Etta Scollo.

Mimmo Cuticchio in “Cùntami”

“Cùntami”, viaggio in Sicilia tra i cuntisti, i nuovi narratori orali

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