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Il “rinascimento” di Marco Giambrone: «Per un casaro vincere il bronzo ai World Cheese Awards non ha prezzo»

Imprese A novembre il caseificio della Fattoria Giambrone a Cammarata, nell'Agrigentino, in maniera inattesa ha vinto in Galles il terzo premio del prestigioso premio internazionale, una sorta di Oscar dei formaggi, con il loro Fior di pepe. Marco Giambrone è il responsabile dell'area casearia dell'azienda agricola di famiglia: «Non ci aspettavamo, alla nostra prima partecipazione, di vincere l’ambito premio Bronze della competizione casearia più prestigiosa al mondo»

Si racconta che il poeta e drammaturgo Vittorio Alfieri per assumere l’impegno di diventare un autore tragico, arrivò a farsi legare alla sedia della scrivania pur di non recedere dal suo progetto! Sua è la celebre frase: “vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli” che esprime una forte volontà e determinazione. Questo motto ben si adatta alla azienda della famiglia Giambrone di Cammarata, nell’Agrigentino. Il paese si trova nella Terra dei Sicani, nel cuore antico  della Sicilia ai margini dei grandi flussi turistici. Da alcuni decenni questo territorio sta vivendo un vero “rinascimentoeconomico, sociale e culturale. I siciliani “sicani” sono gente laboriosa, semplice ma determinata che con ottimismo e forza di volontà hanno realizzato questa autentica rivoluzione silenziosa.

La fattoria Giambrone a Cammarata, foto Luca Urzì

Quella dei Giambrone è la storia di Salvatore, di sua moglie Vincenza e dei sei figli i quali partendo dal nulla, negli Anni 60 del secolo scorso, negli anni hanno creato una bella realtà imprenditoriale diversificata legata alla terra: dall’ortofrutta all’agricoltura, e poi l’allevamento bovino, i farmers market (i mercati degli agricoltori), la fattoria didattica e principalmente l’arte casearia.

Salvatore Giambrone, il fondatore della fattoria, con la famiglia

Marco, il più giovane della famiglia, con il suo impegno nel valorizzare il latte delle loro vacche di razza bruna italiana, utilizzato a crudo, ha creato prodotti di alta qualità. Spesso la vera svolta nella vita avviene quasi per caso: «Un giorno – racconta Marco -, un cliente mi chiese perché non producevamo gli yogurt. Non sapevo cosa rispondere: semplicemente non ci avevo pensato!».

La ricotta del caseificio Giambrone, foto di Luca Urzì

Marco è il genio creativo della famiglia. «Non avendo diretta esperienza mi sono buttato con passione in questa sfida, studiando e sperimentando alla ricerca delle migliori tecniche e macchinari per creare uno yogurt che doveva esaltare la qualità e freschezza del latte delle mie vacche». Il destino si manifesta sotto le sembianze della rivista del Gambero Rosso che in quel periodo organizzava una ricerca per eleggere il miglior yogurt bianco artigianale italiano con il metodo del blind-test. «Siamo stati gli unici in Sicilia a parteciparvi insieme a 40 aziende selezionate in Italia. E’stata per noi una immensa gioia quando ci è stato comunicato che ci eravamo classificati secondi! Una piccola fattoria dell’entroterra della Sicilia aveva conquistato una meta insperata».

Marco Giambrone, foto Luca Urzì

Un vecchio adagio recita che “l’appetito vien mangiando” e Marco dopo il successo a livello nazionale, vuole raggiungere nuovi traguardi: «Osare di più, vedere cosa c’è alla fine dell’orizzonte oltre il mare e le montagne, verso l’Europa». Ancora una volta il destino sembra voler esaudire il suo desiderio. Ogni anno la Guild of Fine Food organizza una competizione che riunisce i migliori produttori di formaggi al mondo: il prestigioso World Cheese Awards. Per regolamento vi partecipano sia i piccoli artigiani che aziende casearie ben consolidate a livello internazionale, per eleggere i migliori formaggi dell’anno. Il 2 novembre scorso, all’International Convention Centre Wales di Newport, in Galles, ha aperto i battenti il 34° World Cheese Awards con la partecipazione record di 900 aziende casearie i quali esponevano ben 4.434 formaggi concorrenti provenienti da 42 paesi di tutto il mondo. Numeri da Guinnes dei primati! Tutti i campioni vengono analizzati da una giuria formata da 250 esperti mondiali (casari, produttori, chef, giornalisti e scrittori) provenienti da 38 Paesi che devono valutare, in un solo giorno, la forma, l’aspetto della pasta e della crosta, l’aroma, la consistenza ed il sapore del formaggio presentato. Il maggior punteggio viene assegnato per il sapore e sensazione in bocca.

Le caciotte di Giambrone, foto Luca Urzì

La fattoria Giambrone ha partecipato alla kermesse con «una varietà di formaggio a pasta molle prodotto con il latte crudo di altissima qualità delle nostre vacche di razza Bruna Italiana: il Fior di Pepe, una nostra creazione esclusiva» racconta Marco Giambrone. Quattro sono i prestigiosi riconoscimenti assegnati dalla giuria: Bronze, Silver, Gold e Super Gold. Giambrone: «Il nostro Fior di Pepe si classifica incredibilmente, sulle centinaia di aziende e formaggi, fra i vincitori della medaglia Bronze del World Cheese Awards 2022».

Il premiato Fior di pepe di Giambrone

Un antico adagio siciliano così recita: cu nesci, arrinesci. «Anche se pienamente convinti della qualità e degli sforzi per ottenere il meglio dalla nostra “creatura” – commenta Giambrone con soddisfazione – non ci aspettavamo, alla nostra prima partecipazione in quel contesto internazionale, di vincere l’ambito premio Bronze della competizione casearia più prestigiosa al mondo. Avere una conferma di questa portata da parte di una qualificata giuria di esperti internazionali non ha prezzo per un casaro, vincere questo premio è la dimostrazione che l’impegno e la qualità del lavoro alla fine premiano».

Il World Cheese Award al Fior di pepe di Giambrone



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