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Cous Cous Fest, 8 Paesi in gara e un team dell’UNHCR

Tutto fa panza A San Vito Lo Capo dal 20 settembre torna il Festival internazionale dell’integrazione culturale, una festa di sapori e civiltà che promuove il confronto tra paesi dell’area euro-mediterranea. Il Campionato del mondo di cous cous, cuore dell’evento, vedrà ai fornelli anche due rifugiati politici

Degustazioni, sfide di cucina, cooking show, concerti e spettacoli all’insegna dello scambio e del dialogo tra i popoli attraverso il cous cous. A San Vito Lo Capo torna il Cous Cous Fest, il Festival internazionale dell’integrazione culturale, alla 22esima edizione, che si svolgerà dal 20 al 29 settembre. Una festa di sapori e civiltà che promuove un confronto tra paesi dell’area euro-mediterranea e non solo, prendendo spunto dal cous cous, piatto “giramondo” simbolo di meticciato e contaminazione. Il Cous Cous Fest è coprodotto dall’agenzia di comunicazione Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo e con il sostegno dei main sponsor Bia CousCous, Conad ed Electrolux Professional.
«Anche quest’anno la nostra cittadina apre le porte al mondo con il Cous Cous Fest, un evento unico nel suo genere che è il fiore all’occhiello del territorio – spiega Giuseppe Peraino, sindaco di San Vito Lo Capo -. Quest’anno piazza Santuario, la nostra agorà cittadina, ritorna ad essere centrale: sarà il teatro di tutti gli appuntamenti gastronomici e di approfondimento della rassegna. Qui, nel cuore di San Vito Lo Capo, si svolgeranno i due Campionati di cous cous, quello italiano e internazionale, ma anche i cooking show con i grandi chef, spettacoli e le proiezioni del Sole Luna Doc Fest».

Cous Cous Fest

Cous Cous Fest

Campionato italiano Bia CousCous, sei chef in corsa. In gara anche un messinese
Il primo fine settimana della rassegna è dedicato al Campionato italiano Bia CousCous. Sono sei gli chef, provenienti da tutta Italia e preselezionati sul web, che si sfideranno venerdì 20 e sabato 21 settembre a colpi di cous cous. In palio il titolo di “Miglior chef italiano” e la possibilità di entrare a far parte della squadra “azzurra” che gareggerà al Campionato del mondo di cous cous. A sfidarsi saranno Salvatore Denaro, messinese, che lavora al ristorante Le Pietre volte a Capo Vaticano, vicino Tropea, Massimiliano Poli, milanese che lavora a Parigi. In gara anche due pasticcere: Laura Bonoli da Bologna e Carlotta Ricciardelli da Roma; e ancora Lucia Tellone, dalla provincia dell’Aquila, executive chef al ristorante Fubi’S a Pietrasanta (Lucca) e Marco Parenzan chef trevigiano che lavora al ristorante Equoreum, a San Biagio di Callalta (Tv). A giudicare gli chef saranno due giurie: una tecnica, presieduta dal giornalista Carlo Ottaviano, firma del Messaggero e una popolare formata dai visitatori della rassegna. Le sfide saranno condotte dal giornalista Roberto Giacobbo e dalla siciliana Sarah Castellana, volto di Quelli che il Calcio e Rai Sport.

Cous Cous Fest

Cous Cous Fest

Campionato del mondo di cous cous: 8 Paesi in gara
Quest’anno anche un team sotto la bandiera dell’UNHCR,
l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
Il Campionato del mondo di cous cous è il cuore dell’evento, la gara gastronomica internazionale dedicata al cous cous, quest’anno all’insegna del motto “Make cous cous not walls”. Chef provenienti da Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal, Stati Uniti e Tunisia si confronteranno a tavola, da giovedì 26 a sabato 29 settembre, per celebrare la pace e l’integrazione tra popoli. Per l’Israele in gara Yosi Hanoka, chef all’ospedale Barzilai ad Ascalona, esperto di cucina kosher. L’Italia sarà rappresentata dal sanvitese Giuseppe Peraino, chef e patron dell’hotel e ristorante Tannure e dallo chef marsalese Francesco Bonomo, responsabile di cucina presso l’azienda che produce e distribuisce pasti all’Ospedale di Salemi (Tp), mentre il Marocco schiera in campo Mohamed Lamnaour, vincitore dell’edizione 2017 di Hell’s Kitchen. Per la Palestina gareggerà Ali Majid Ishaq Saleh che lavora come chef de partie al Movenpick dead sea hotel in Giordania insieme ad Ibrahim Naeel Ibrahim Aboazeb. Il Senegal sarà rappresentato da Mareme Cisse, chef del ristorante Ginger People&Food della cooperativa sociale Al Karub, ad Agrigento, in gara con il figlio Falilou Diouf, mentre gli Stati Uniti d’America schierano Kevin Sbraga, vincitore di “Top Chef”, in onda sul canale televisivo statunitense Bravo e che ha partecipato anche a Masterchef Usa e Vanessa Anne Beahn. La Tunisia gareggia, invece, con Karim Bahbah, che lavora come sous chef a Parigi in un ristorante del gruppo del grande chef francese Alain Ducasse, e Walid Trabelsi, chef al ristorante Le 716 a Tunisi e membro dell’Accademia nazionale della cucina francese.

L'incocciata al Cous Cous Fest

L’incocciata al Cous Cous Fest

A loro si aggiunge un team speciale, quello sotto la “bandiera” dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e Kamba, un progetto di inclusione sociale per giovani richiedenti asilo e migranti. In squadra per l’Unhcr ci saranno due rifugiati politici, Basim Alfatlawi (Iraq) e Jamol Ismail Ssali (Uganda) che hanno partecipato al programma “Food for inclusion” promosso da Unhcr e l’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, che ha come obbiettivo l’integrazione culturale ed economica dei rifugiati in Italia attraverso pratiche legate al food.
«Ci felicitiamo per la partecipazione per la prima volta di un team di rifugiati al Campionato del mondo di cous cous sotto la bandiera dell’UNHCR – ha detto Carlotta Sami, Portavoce regionale UNHCR per il Sud Europa -. E’ un’occasione unica non solo per i rifugiati di dimostrare il loro talento, ma anche per il pubblico di conoscere le loro storie e origini attraverso la preparazione di un piatto da sempre simbolo di apertura, scambio e integrazione»
I piatti saranno valutati da una giuria popolare e di una giuria di esperti presieduta da Enzo e Paolo Vizzari, giornalisti esperti di enogastronomia. A condurre le manche Federico Quaranta, voce storica di Decanter in coppia con la food blogger italo-marocchina Siham Lamoudni,co-fondatrice di theShukran, il social network fotografico rivelazione del mondo musulmano, tra le top app più scaricate in molti paesi tra cui Marocco, Egitto e Pakistan che racconterà l’evento con fotografie e video. Inviato speciale del festival sarà lo showman Sasà Salvaggio.

Andy Luotto

Andy Luotto

Cooking show e concerti
In programma anche lezioni di cous cous, cooking show con grandi protagonisti della cucina tra cui Sergio Barzetti, Andy Luotto, Chiara Maci, Filippo La Mantia e Giorgione, spettacoli e concerti sotto le stelle. Si comincia venerdì 20 con Noemi che, alle ore 19, prima del concerto in programma alle ore 22 – tappa del Blues & Love Summer Tour – si racconterà ai suoi fan in un’intervista al palco in spiaggia, ad ingresso libero.
Si prosegue sabato 21 settembre con i Boomdabash. E ancora Sergio Vespertino (domenica 22), Cammurria (lunedì 23), Sikania (martedì 24), La Municipàl (mercoledì 25) Lello Analfino & Tinturia (giovedì 26), Mahmood (venerdì 27 per l’unica tappa in Sicilia), dj Ringo e Giuseppe Scarpato Power Trio ft. Filippo La Mantia (sabato 28 settembre) e Sasà Salvaggio (domenica 29 settembre). Tutti i concerti sono gratuiti.

I live in piazza Santuario, cuore del Cous Cous Fest

I live in piazza Santuario, cuore del Cous Cous Fest

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