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Con Pierpaolo Ferracuti l’Italia vince il Cous Cous Fest di San Vito lo Capo

Tutto fa panza Lo chef marchigiano sabato 24 settembre ha vinto la gara internazionale di cous cous con chef provenienti da 8 Paesi diversi. In dieci giorni sono stati staccati oltre 50 mila biglietti e 200 mila presenze hanno affollato il paese del Trapanese

E’ l’Italia con Pierpaolo Ferracuti, il marchigiano chef e patron del ristorante stellato “Il Retroscena” di Porto San Giorgio (Fermo) ad aggiudicarsi il Bia cous cous world championship, il Campionato del mondo di cous cous che ha visto confrontarsi a San Vito Lo Capo chef di 8 Paesi (Argentina, Brasile, Costa d’Avorio, Francia, Italia, Marocco, Palestina e Tunisia) in occasione della 25\esima edizione del Cous Cous Fest, che si chiude domenica 25 settembre nella cittadina. La sua ricetta dal titolo Panzarella mediorientale: cous cous con gambero e gazpacho” ha conquistato il palato della giuria tecnica – presieduta da Paolo Marchi e composta da Enzo VizzariFiammetta Fadda e Chiara Maci – e della giuria popolare, battendo quella preparata dal palestinese Shady Hasbun, un “cous cous che vuole essere un falafel”, ricetta che ha conquistato il premio Conad per “impatto zero e sostenibilità” consegnato da Vittorio Troia, Direttore Area Sicilia Pac2000A Conad.

Pierpaolo Ferracuti alza il trofeo del Cous Cous Fest 2022

Pierpaolo Ferracuti sabato 24 settembre è stato premiato sul palco in piazza Santuario dal sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino e da Luciano Pollini, Ad di Bia cous cous, main sponsor del festival. “Questa vittoria – ha detto Ferracuti – è un’emozione grandissima che non mi aspettavo ma la cosa più bella è stata la collaborazione che si è creata in cucina tra noi chef, un’armonia bellissima e poi l’aria di festa e l’allegria che si respira a San Vito Lo Capo”.

Secondo Paolo Marchi «vince l’Italia un’edizione del Cous Cous Fest tirata come raramente è successo in precedenza, quasi una parità tra una ottima interpretazione della tradizione araba e l’eleganza della creatività tricolore. A Pierpaolo Ferracuti il merito di avere portato un piatto popolare nel novero dell’alta cucina». La ricetta di Ferracuti ha stupito anche per l’innovazione tecnologica nella cottura, conquistando il riconoscimento promosso da Electrolux Professional, consegnato da Giuseppe Pappalardo, cook and chill specialist chef Electrolux Professional.

Ferracuti con il sindaco di San Vito Giuseppe Peraino e Luciano Pollini, Ad di Bia Cous Cous

E’ andato invece alla chef argentina Lola Macaroff il premio speciale Amadori per il miglior utilizzo del prodotto “carne”, consegnato da Ersilia Soccio, corporate communication specialist dell’azienda, mentre la chef tunisina Aissi Hajer, che gestisce la trattoria “Cantina siciliana” a Trapani ha conquistato il premio Don’t Touch per l’autenticità del piatto e il rispetto della cultura di provenienza consegnato dal project manager del progetto, Nicola Sequenzia.

E’ infine dell’ivoriano Issouf Sanogo la ricetta più originale che ha ricevuto il premio speciale UniCredit consegnato da Jlenia Pasta, Responsabile area Retail Trapani di UniCredit Italia. Con oltre 50 mila biglietti staccati e 200 mila presenze complessive si chiude stasera, domenica 25 settembre, la venticinquesima edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale di San Vito Lo Capo, organizzato dall’agenzia Feedback, in partnership con il Comune di San Vito lo Capo, il sostegno della Regione Siciliana, dei main sponsor Bia CousCous, Conad ed Electrolux e degli official sponsor UniCredit, Tenute Orestiadi e Amadori. Soddisfatto il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino: «Un’edizione speciale che ha visto il ritorno della musica live e ha avuto un grande riscontro di presenze con San Vito Lo Capo ha registrato praticamente il tutto esaurito nelle sue strutture turistiche alberghiere ed extra alberghiere che corrispondono a circa 8.400 posti letto».

Cous Cous Fest 2022, l”incocciata con gli chef

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