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Banco Bpm finanzia la sfida green di Sibeg Coca-Cola. Busi: «Emissioni zero entro il 2030»

Imprese La lombarda Banco Bpm finanzierà con 5 milioni di euro la Sibeg Coca-Cola, la società catanese che produce e imbottiglia i prodotti The Coca-Cola Company in Sicilia. Finanziati gli investimenti che mirano ad efficientare l'impatto ambientale dell'azienda che ha l'obiettivo della Carbon neutrality entro il 2030. L'Ad di Sibeg Luca Busi: «La nostra realtà non solo cresce, ma riesce anche a migliorarsi»

Una storia positiva della Sicilia e del Sud che in chiave di economia green si pone nell’ottica nazionale e internazionale. Una storia quella della Sibeg Coca Cola, che attira anche finanziamenti bancari, come quello di BPM. Ricostruiamo l’evoluzione di questa iniziativa dal valore etico ed economico sociale. Banco Bpm – la banca lombarda nata dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano – ha perfezionato un finanziamento di 5 milioni di euro assistito da garanzia Green di Sace, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Ministero dell’Economia, a favore di Sibeg Coca-Cola, la società con sede a Catania che dal 1960 produce, imbottiglia e sviluppa tutti i prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia.

Un nuovo modello per il Sud d’Italia

Lo stabilimento Sibeg Coca Cola di Catania

Il finanziamento è finalizzato ad investimenti riguardanti il comparto green che mirano ad efficientare l’impatto ambientale, conseguendo una riduzione delle emissioni di Co2. L’azienda è infatti impegnata nel percorso che mira a conseguire la “Carbon Neutrality” entro il 2030, attraverso una road map dettagliata di azioni e investimenti. Questa operazione, realizzata grazie alle sinergie con la rete di Sace, rientra nell’ambito della convenzione green tra Sace e Banco Bpm, nella quale Sace interviene con una garanzia a copertura di finanziamenti destinati sia a grandi progetti di riconversione industriale, sia alle piccole e medie imprese che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile.

Sace ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. L’azienda, infatti, può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti.

«L’intervento a sostegno di Sibeg e del gruppo Acies conferma la volontà di Banco Bpm di porsi a fianco delle imprese virtuose che hanno integrato i principi di sostenibilità e innovazione tecnologica nella propria strategia di sviluppo e che rappresentano un importante motore di crescita per il territorio – afferma Marco Notari, responsabile del Mercato corporate Centro – Nord di Banco Bpm –. Per Banco Bpm l’attenzione a questi temi è fondamentale e parte integrante degli obiettivi del recente piano strategico: vogliamo consolidare la leadership nel segmento aziende & corporate e sostenere la transizione green del Paese».

«Il nostro impegno sul fronte ambientale è oramai parte integrante del piano di sviluppo – sottolinea l’amministratore delegato di Sibeg Coca-Cola Luca Busi – quest’operazione è l’ulteriore conferma che i nostri sforzi sono concentrati per il raggiungimento del traguardo più ambizioso: diventare industria siciliana a emissioni zero entro il 2030. La nuova linea di credito servirà a sostenere il piano di decarbonizzazione, attraverso una serie di azioni volte a ridurre le emissioni dirette di Scope 1, nonché le emissioni indirette di Scope 2 e 3. Il plan pluriennale, perfezionato nel 2023, richiederà importanti sforzi a livello di investimenti e risorse, sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista occupazionale, con lo sviluppo di competenze dedicate».




Il progetto legato al Made in Italy

Luca Busi, amministratore delegato della Sibeg Coca-Cola di Catania

La Sibeg ha anche lanciato un altro progetto legato alla tradizione italiana. Si tratta di una collaborazione continuativa nel segno del made in Italy, nata con l’obiettivo di rafforzare la vicinanza alla filiera agroalimentare italiana. Sibeg Coca-Cola  ha rinnovato l’accordo con Italia Zuccheri – Coprob, il gruppo che da oltre 60 anni riunisce migliaia di aziende agricole, rappresentando l’unica filiera corta dello zucchero italiano. Una partnership che prosegue, dopo 3 anni di collaborazione, a sostegno della tradizione saccarifera del nostro Paese e della sua attenzione alla sostenibilità dei territori.

«Continuiamo a rispettare il nostro impegno con i consumatori siciliani – spiega Luca Busi –, la nostra realtà è un’azienda familiare a km 0, con filiera interamente tracciata e con l’obiettivo di raggiungere la “Carbon Neutrality” entro il 2030. In questo contesto s’innestano tutte le operazioni strategiche messe in campo per operare nell’ottica della sostenibilità e del dialogo costante con la nostra rete di fornitori. Già tre anni fa abbiamo creduto in questo progetto, che ha consentito di aggiungere alla nostra acqua dell’Etna, lo zucchero 100% italiano. Con questa sinergia, che si rinnova, vogliamo contribuire a portare avanti una relazione di filiera, che coniuga la qualità del prodotto con quel patrimonio immateriale che rende uniche le produzioni nazionali. Per una realtà come la nostra si tratta di una parte integrante del modello di business e di una fonte di arricchimento, come nel caso della collaborazione di lunga data con la filiera agrumicola siciliana e il Distretto Agrumi di Sicilia, che ha consentito la valorizzazione del succo di arancia rossa di Sicilia Igp».

Italia Zuccheri – Coprob, unica filiera corta italiana, tracciata e certificata, rappresenta una cooperativa di 7.000 aziende agricole (di cui 4.000 associate alla cooperativa) presenti sul territorio nazionale e che, con il loro lavoro e la loro passione, garantiscono al Paese la riserva di una delle materie prime più importanti per il sistema food&beverage.

«Italia Zuccheri Coprob e Sibeg condividono gli stessi valori: rispetto del territorio, eccellenza qualitativa, sostegno del Made in Italy, attenzione alle filiere agricole locali e sostenibilità ambientale – commenta il direttore generale di Italia Zuccheri Commerciale, Alessandro Benincà –. Siamo orgogliosi di lavorare in stretta sinergia per trasferire questi valori sul cliente finale e questi anni di collaborazione sono la conferma dell’importanza del “fare sistema” tra aziende nazionali che credono nello stesso progetto di valorizzazione dell’italianità e sostegno delle imprese locali. Insieme ai nostri partners, ci impegniamo ogni giorno per costruire un percorso valoriale di comunicazione autentica, credibile e responsabile».

La linea di produzione della Fanta

Il bilancio eco-sostenibile della Sibeg

Nell’ottica dell’obiettivo dichiarato – diventare la prima industria siciliana a raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030 –, Sibeg Coca Cola ha presentato il terzo bilancio di sostenibilità che certifica le azioni green. «Con questa prospettiva abbiamo aggiornato la nostra roadmap – sottolinea l’Ad Luca Busi -. Esercizio che facciamo ogni anno per essere sicuri del nostro percorso e per cogliere con tempestività tutte le opportunità dettate dall’evoluzione tecnologica in termini di impatto ambientale. Questo documento è oramai un punto di riferimento per tutta l’azienda, che ha integrato i principi di sostenibilità nella propria strategia di sviluppo. Sono numeri che ci consentono di comprendere se le performance riflettono i valori in cui crediamo e per cui ogni giorno costruiamo le nostre azioni concrete nei confronti del territorio».

«La nostra realtà non solo continua a crescere, ma riesce anche a migliorarsi – continua Busi -, Due aspetti che spesso non è così scontato che vadano di pari passo». Scendendo nel dettaglio, ci sono due dati che segnano il miglioramento, su uno scenario già positivo e performante: quello relativo alle emissioni dirette – in calo dell’1% – e dei rifiuti recuperati sul totale generato, che nel 2022 hanno toccato quota 99%, alzando la percentuale di un ulteriore punto. Passando poi alla catena di fornitura, c’è un altro fattore da rilevare, che segna una spesa annua complessiva in crescita nell’anno 2022: 139,5 milioni spesi, contro i 97 milioni dell’anno precedente. Un notevole balzo del 44% che rispecchia una maggiore “ridistribuzione” di ricchezza sul territorio, con un forte impatto economico e sociale. 

Luca Busi nel suo ufficio

Fondamentale il fattore “risorse umane”. In primis con la crescita dell’occupazione: da 346 a 360 dipendenti (più 4%) con spazio notevole ai giovani. «Grazie a questo bilancio di sostenibilità – redatto da Deloitte – abbiamo ancora più chiara la mappatura delle nostre priorità e delle sfide dettate dal nostro tempo – chiosa Busi -, dalla transizione energetica alla competitività, passando per il know-how, l’aggiornamento e l’innalzamento delle competenze delle nostre risorse. Grazie ai nostri asset siamo pronti a mantenere quel ruolo da protagonista nell’Isola che Sibeg si è riuscita a ritagliare. Non vogliamo solo continuare a riaffermare la nostra leadership, ma vogliamo fare sempre di più, convinti che la nostra visione industriale – focalizzata sull’uso consapevole ed efficiente delle risorse – possa davvero esprimere una dimensione internazionale in un territorio dalle grandi potenzialità».

Dal profondo Sud un ‘azienda che coniugando hi-tech, innovazione produttiva, visione green, crea lavoro con attenzione e sensibilità ambientale.



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