Calici & Boccali L’associazione, che riunisce 89 tra i principali attori dell’enologia siciliana, sarà presente alla 54^ edizione delle kermesse veronese del vino per celebrare la biodiversità e la varietà dell'Isola. Appuntamento martedì 12 aprile con la masterclass “Le piccole denominazioni virtuose della Sicilia”
Sono quarantuno le aziende che al Padiglione 2 del Salone Internazionale di Verona rappresentano la ricchezza e l’unicità vitivinicola di Assovini Sicilia. L’associazione, nata nel 1998, oggi riunisce 89 aziende e rinnova la sua partecipazione alla 54esima edizione di Vinitaly con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la diversità del patrimonio enologico siciliano.
«È il Vinitaly del rilancio e della ripartenza- afferma Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia – l’associazione che riunisce 89 vitivinicultori siciliani. Dopo due anni di stop forzato, c’è voglia di ritornare ad incontrarsi in presenza. È un’edizione molto attesa e dall’appeal sempre più internazionale, con l’arrivo di 700 top buyer da 50 paesi e 4.400 aziende da 19 nazioni. Questo conferma come il settore del vino sia in crescita nonostante la pandemia e l’attuale situazione internazionale».
La produzione vinicola delle quarantuno aziende di Assovini Sicilia, presenti al Vinitaly, rappresenta gran parte delle indicazioni geografiche territoriali e le denominazioni della Sicilia.
In occasione del Vinitaly, insieme all’Assessorato regionale dell’Agricoltura, Assovini Sicilia ha organizzato la masterclass “Le piccole denominazioni virtuose della Sicilia”, condotta da Francesco Pensovecchio, direttore di Wine in Sicily. L’obiettivo è quello di valorizzare le piccole denominazioni e il legame tra vino e territorio. La masterclass si terrà martedì 12 aprile
dalle 11.30 alle 12.30 nell’Area conference del Padiglione 2- Sicilia. Per registrarsi alla masterclass: masterclass@wineinsicily.com.
«Il mondo ha sete di vino siciliano. Di conoscere la sua biodiversità attraverso le sue cultivar autoctone che rappresentano il suo straordinario patrimonio vitivinicolo» continua de la Gatinais.
Una Sicilia vitivinicola più in forma che mai, capace di attrarre il mercato estero segnando un +13% nell’export dei vini nei primi nove mesi del 2021 (Wine Monitor-Istat), con oltre 103 milioni di euro esportati. A questi dati, si aggiunge lo splendido risultato del Consorzio Tutela Vini Doc Sicilia, che ha chiuso il 2021 con 95,8 milioni di bottiglie certificate con tale denominazione, in crescita del 6% rispetto al 2020.
«La Sicilia del vino di qualità ha sempre dato il massimo al Vinitaly, esprimendo i propri valori distintivi: territori, vitigni, tradizioni ma anche innovazione, ricerca, capacità comunicativa e marketing. La nostra regione – sottolinea Lilly Ferro Fazio, vice-presidente Assovini Sicilia – torna a crescere più di prima, grazie ai tanti segnali positivi che generano fiducia e prospettiva dopo anni incerti e difficili. Il vino siciliano, con standard qualitativi sempre più alti e condivisi, esprime una capacità competitiva verso l’alto. Ora dobbiamo sentirci doppiamente coinvolti nel sostenere la ripresa della ristorazione in Italia e del turismo eno-gastronomico come fattori decisivi nella crescita dei prossimi anni».
Queste le aziende che saranno presenti nella collettiva di Assovini Sicilia Padiglione 2: Alessandro di Camporeale, Assuli, Baglio del Cristo di Campobello, Baglio di Pianetto, Baglio Oro, Barone Sergio, Cantine Colosi, Cantine Europa, Caruso&Minini, Castellucci Miano, Cusumano, Cva Canicattì, Di Giovanna, Dimore di Giurfo, Disisa, Donnafugata, Duca di Salaparuta, Fazio Casa Vinicola, Feudi del Pisciotto, Feudo Montoni, Feudo Solaria, Firriato, Horus, Le Casematte, Libera Terra Mediterraneo, Lombardo Vini, Musita, Nicosia, Pietradolce, Planeta, Principe di Corleone, Rallo, Santa Tresa, Cantine Settesoli, Castello Solicchiata, Tasca d’Almerita, Tenuta di Castellaro, Tenuta Gorghi Tondi, Tenuta Rapitalà, Terrazze dell’Etna, Valle dell’Acate.
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