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Viaggio nell’espresso dal cuore mediterraneo

Tutto fa panza Dopo il successo riscontrato all'Expo di Milano, Caffè Morettino ha proposto al Teatro Massimo di Palermo un viaggio esperienziale alle origini del gusto, della storie e della tradizione, al quale hanno partecipato Gaetano Basile, Stefania Blandeburgo e il maestro gelatiere Antonio Cappadonia

La Sicilia è una terra unica ricca di sapori, di profumi e di rituali che vanno scoperti e gustati con la giusta lentezza. Proprio questa inconfondibile lentezza, è stato il filo conduttore del viaggio esperienziale “Il Caffè della Sicilia” di Morettino vissuto nella prestigiosa cornice della Sala Onu al Teatro Massimo di Palermo dopo il successo davanti a migliaia di visitatori all’Expo di Milano.

Arturo Morettino con i suoi ospiti nella Sala Onu

Arturo Morettino con i suoi ospiti nella Sala Onu

«E’ stato un intenso viaggio alle origini del gusto, della nostra storia e delle nostre tradizioni – racconta Arturo Morettino – che con il prezioso contributo di alcuni compagni di viaggio d’eccezione e con il supporto delle istituzioni cittadine ha voluto raccontare alla propria città con una smisurata passione e una ricercata profondità di contenuti la nostra Sicilia, che può e deve assolutamente tornare a ricoprire un ruolo da protagonista sullo scenario internazionale ripartendo proprio dai nostri valori e dalle nostre tradizioni».
Proprio intorno ad un Espresso intenso dal cuore mediterraneo, alcuni amici intimi della città hanno emozionato il pubblico raccontando con una contagiosa passione il parallelismo tra la loro città, terra di conquista e luogo di aggregazione di differenti culture, popoli e dominazioni, e il caffè, come miscela unica di differenti caratteri, linguaggi ed espressioni, e come simbolo di convivialità, di condivisione e di identità del territorio.

Gaetano Basile

Gaetano Basile

Il viaggio “Il Caffè della Sicilia”, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando e dell’assessore comunale alle attività produttive Giovanna Marano, è così proseguito con la celebrazione del rito del Caffè e dei suoi profondi significati storico-culturali, raccontati in un video di Ruggero Di Maggio e da uno dei più noti conoscitori della cultura siciliana Gaetano Basile che, al fianco di Arturo Morettino, ha percorso più di 1000 anni di storia, riscoprendo proprio all’interno della tazzina di espresso gustato con una coinvolgente lentezza, alcuni preziosi segreti e aneddoti custoditi per secoli, come l’origine tutta siciliana del primo Caffè Letterario “Procope” nato a Parigi già nel lontano 1686.
«Grazie all’ingegno del palermitano Francesco Procopio De Coltelli – testimonia orgogliosamente Basile – avevamo già iniziato ad esportare i nostri prodotti artigianali di eccellenza come il caffè e la granita in una Francia che imparò da subito ad apprezzarne la qualità superiore»

Antonio Cappadonia prepara la granita al caffè con l'antico metodo del nevriere

Antonio Cappadonia prepara la granita al caffè con l’antico metodo del nevriere

«Un’esperienza unica – racconta l’attrice Stefania Blandeburgo, che ha appassionato con il suo talento naturale tutti gli ospiti presenti- , poter rivivere in tale contesto l’emozionante intreccio tra il delicato ruolo della donna e l’inconfondibile aroma del caffè in una Sicilia teatro di conquiste e di voglia di rivalsa, di profumi che si diffondono ancora oggi tra i vicoli del centro storico di una controversa e illuminata Palermo». L’attrice palermitana ha proposto alcune belle pagine di “La miscela segreta di Casa Olivares” della scrittrice Giuseppina Torregrossa. Una citazione non casuale visto che il Maestro Gelatiere Antonio Cappadonia ha concluso l’incontro celebrando l’incontro storico, a distanza di quattro secoli, di due simboli della tradizione araba e della cultura siciliana. Grazie all’antico metodo delle Neviere, il maestro Cappadonia ha affascinato gli ospiti presenti con la preparazione di una eccezionale granita al caffè (Sharbat Qahwa in arabo) preparata con una miscela segreta creata da Morettino dai sentori di caramello e mandorle tostate e dalle ricercate note speziate. «Una straordinaria esperienza dal sapore unico – testimonia un’entusiasta Cappadonia – che ha voluto celebrare con Arturo Morettino, rappresentante della terza generazione di Morettino, le antiche tradizioni e la passione per la nostra terra e per le preziose materie prime che la Natura ci ha donato e che dobbiamo valorizzare».

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