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Tre donne oltre il limite

Eventi A Catania, dall'1 al 3 aprile, lo spettacolo di Francesco Randazzo: tre brevi e incisivi sguardi su altrettante donne contemporanee

Tre brevi e incisivi sguardi su altrettante donne contemporanee, attraverso il loro drammatico percorso, oltre il limite dell’ipocrisia retorica, del perbenismo, dei falsi principi. Una trentenne in un serrato crescendo ci svela le banali mostruosità che si possono nascondere in una famiglia per bene; una donna scampata ad un cecchino racconta, con un dolore che è un cristallo durissimo, la sua terribile fuga; una giovane prostituta extracomunitaria, senza nome, senza documenti, senza speranze né illusioni, si trova a parlare senza peli sulla lingua di se stessa al poliziotto che l’ha arrestata .Dall’1 al 3 aprile al Teatro Musco di Catania andrà in scena “Tre donne oltre il limite” di Francesco Randazzo che firma anche la regia, con Rossana Veracierta

Rossana Veracierta

PIATTI ROTTI. Quasi uno sproloquio, privo di pudori, disperato, a tratti forzatamente allegro, di una trentenne che confessa ma si discolpa al contempo. Ma di che? Nella stanza accanto, c’è un letto ricoperto di piatti rotti, una montagna. Da dove vengono e perché stanno là? Chi è questa donna? Perché è tornata qui? Un serrato crescendo ci svela le banali mostruosità che si possono nascondere in una famiglia, apparentemente per bene, in cui “la pecora nera” diviene strumento di vendetta e al contempo vittima sacrificale.

VERSO IL MURO DI FRONTE. Uno sguardo sulla guerra, visto con gli occhi di una donna che ha perduto tutto. Tutta la spietatezza del mondo degli uomini e della inutile ma sempre devastante spietatezza bellica. In un presente nel quale vive ormai solo per ricordare, con un dolore che è un cristallo durissimo, una donna scampata ad un cecchino racconta la sua terribile fuga. Verso il muro di fronte, verso il vuoto della salvezza.Tratto dalla pièce “Dialogo col bambino”, testo vincitore del Premio Fersen 2004, Milano

PUTA. Una breve pièce che ha il respiro mozzato dall’ansia e dalla crudezza della verità. Puta è una giovane prostituta extracomunitaria, senza nome, senza documenti, senza speranze né illusioni, qualche sogno forse, per sopravvivere, che però ogni sera s’infrange contro una realtà spietata. E questa notte, prima del silenzio definitivo del cuore, Puta si trova a parlare senza peli sulla lingua di se stessa al poliziotto che l’ha arrestata. Perché? Cosa è successo veramente? E perché la ragazza sembra accusare duramente piuttosto che subire un interrogatorio? La verità è agghiacciante e mette a nudo tutte le ipocrisie della nostra società perbenista e contradditoria. La Maison Antoine Vitez à Paris, Centre international de la traduction théâtrale, ha selezionato “Tre donne oltre il limite” di Francesco Randazzo, ne finanzierà la traduzione in francese, che sarà curata da Rossana Jemma, e la promozione in Francia. La Maison Antoine Vitez, è il più importante e riconosciuto centro internazionale di traduzione teatrale in Francia, organizza la ricerca, il censimento, la traduzione e la diffusione di opere teatrali al fine di favorire la traduzione testi contemporanei e l’apertura della scena francese al repertorio straniero.

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