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Tokyo omaggia Mimmo Pintacuda e Giuseppe Tornatore

Fotografia L'Istituto Italiano di Cultura a Tokyo omaggia Mimmo Pintacuda e Giuseppe Tornatore con la mostra "Alle origini di Nuovo Cinema Paradiso" che evidenzia il legame fra i personaggi, le situazioni e le atmosfere ritratte dai due artisti di Bagheria fra gli anni ’50 e gli anni ’70 nella loro Sicilia

«Quello che mostravano le sue foto era tutto vero. Fu per me una scuola importantissima che ha influenzato la mia capacità di vedere le cose da regista cinematografico». Così Giuseppe Tornatore commenta le immagini scattate da Mimmo Pintacuda, fotografo e proiezionista di Bagheria, nonché suo “maestro” che ha ispirato il personaggio “Alfredo” (interpretato da Philippe Noiret), il proiezionista di “Nuovo Cinema Paradiso”.

Nuovo Cinema Paradiso, Philippe Noiret e Totò Cascio

Nuovo Cinema Paradiso, Philippe Noiret e Totò Cascio

Una storia di immagini, stima e amicizia, il cui fascino ha valicato i confini italiani fino a giungere nel lontano Giappone dove l’Istituto Italiano di Cultrura a Tokyo ha organizzato la mostra fotografica “Alle origini di Nuovo Cinema Paradiso” con gli scatti di Giuseppe Tornatore e Mimmo Pintacuda.

La mostra, che sarà allestita dal 5 al 30 settembre, intende evidenziare il legame fra i personaggi, le situazioni, le atmosfere ritratte dai due artisti fra gli anni ’50 e gli anni ’70 nella loro Sicilia e il mondo che Tornatore racconta nei suoi film.
Nella ricca scelta di foto esposte è visibile la realtà della loro terra, la Sicilia, e in particolare di Bagheria, la loro città, prima che il genio del regista la trasformasse e la ricomponesse in film come “Malena”, “L’uomo delle stelle”, “Baarìa” e, appunto, “Nuovo cinema Paradiso”, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero nel 1990.

Mimmo Pintacuda con Giuseppe Tornatore e Paolo Pintacuda, figlio di Mimmo

Mimmo Pintacuda con Giuseppe Tornatore e Paolo Pintacuda, figlio di Mimmo

La campagna arida, la passeggiata a mare. E poi la realtà della via, dove le donne fanno il bucato e i bambini giocano a pallone, la piazza, dove un venditore ambulante di callifughi affascina la folla che lo ascolta, il Corso, il salotto buono dove la domenica la gente va a spasso indossando i suoi abiti migliori. E infine il cinema, il luogo insieme prosaico e magico dove si concludono i pomeriggi dei ragazzi, le serate degli adulti e dove Tornatore/Totò ha incontrato per la prima volta il suo maestro Mimmo/Alfredo. In mostra non solo immagini fotografiche, ma anche alcuni manifesti originali del film Nuovo cinema Paradiso, che sarà proiettato al pubblico giapponese sabato 19 settembre alle ore 15 nei locali dell’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo “Auditorium Umberto Agnellli” (ingresso gratuito su prenotazione: eventi.iictokyo@esteri.it).

Totò Cascio in Nuovo Cinema Paradiso

Totò Cascio in Nuovo Cinema Paradiso

Giuseppe Tornatore nasce a Bagheria, in provincia di Palermo, nel 1956. All’età di appena sedici anni mette in scena opere teatrali di Pirandello e De Filippo. Prima di dedicarsi al cinema, realizza alcuni documentari per la televisione. Il suo esordio sul grande schermo avviene con Il Camorrista, interpretato da Ben Gazzara. Con Nuovo cinema paradiso (1988) ottiene successo internazionale e numerosi riconoscimenti: il film riceve il Gran premio speciale della giuria al Festival di Cannes e l’Oscar per il miglior film straniero.Tornatore firma molti altri film, alcuni dei quali ambientati in Sicilia. Fra i titoli più noti ricordiamo Stanno tutti bene (1990) con Marcello Mastroianni, Una pura formalità (1994), con Gerard Depardieu e Roman Polanski, L’uomo delle stelle (1995), La leggenda del pianista sull’Oceano (1998) con Tim Roth. Seguono Malèna (2000), con Monica Bellucci, La Sconosciuta (2006) e Baarìa (2009), dedicato al suo paese natale. Il suo ultimo film è La migliore offerta (2012), con Geoffrey Rush. Anche dopo avere raggiunto il successo come regista di opere di fiction, Tornatore ha continuato a realizzare documentari. Si ricorda L’ultimo gattopardo (2010), dedicato al grande produttore Goffredo Lombardo.

Mimmo Pintacuda (1927 – 2013) ha svolto per molti anni l’attività di proiezionista. Questa occupazione fa nascere in lui la passione per l’immagine e la fotografia, lasciandogli allo stesso tempo lunghe mattinate di tempo libero per coltivarla. Pintacuda inizia così a documentare la vita quotidiana di Bagheria e dintorni, attività che lo porta a realizzare più di diecimila immagini, presentate attraverso numerose mostre, tra le quali Quando i bambini non ci guardano (1967), La grafiafoto (1973), Bagheria ieri e oggi (1980), Anziani (1990). Nel 1969 si reca a Chicago dove realizza un reportage sulla condizione degli emigranti italiani negli Stati Uniti, che sarà alla base della mostra Diario di un emigrante (1977). Il catalogo era introdotto da una presentazione del pittore Renato Guttuso, suo grande amico. Gran parte del materiale da lui raccolto è conservato nel Museo Renato Guttuso – Civica Galleria di Bagheria, dove il 19 marzo 2005 Giuseppe Tornatore ha presentato il libro Mimmo Pintacuda cinquant’anni di fotografia.

“Alle origini di Nuovo Cinema Paradiso”
Istituto Italiano di Cultura, Sala Esposizioni
Da sabato 5 settembre a mercoledì 30 settembre
Orari: dalle ore 11 alle 18 (domenica chiuso)
Ingresso gratuito

Leggi anche “Mimmo Pintacuda, l’osservatore della realtà che ispirò Tornatore”

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