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Spazio. Gesto. Colore. Parola. Suono

Eventi Domenica 2 dicembre a Catania un concerto itinerante conclude "Chant d'Automne" della Camerata Polifonica Siciliana

Si conclude all’insegna delle contaminazioni la rassegna Chant d’Automne organizzata dalla Camerata Polifonica Siciliana, di cui è direttore artistico il Giovanni Ferrauto, al Museo Diocesano di Catania. Domenica 2 dicembre alle ore 19.30 sarà proposto Spazio. Gesto. Colore. Parola. Suono: un percorso tra le differenti modalità d’ascolto e di relazione tra la musica e le altre forme d’espressione a cui farà da filo conduttore la musica dei compositori del Novecento eseguita dal New Music Consort, con la voce recitante di Andrea A. Maccarrone, e che sarà introdotto e guidato da Alessandro Mastropietro, ricercatore di Musicologia e Storia della musica, e autore del libro Nuovo teatro musicale fra Roma e Palermo, 1961-1973 (in uscita per la casa editrice Lim – Libreria musicale italiana).

Alessandro Mastropietro

Alessandro Mastropietro

Il concerto, itinerante nelle varie sale del Museo Diocesano, prende spunto dalla sperimentazione musicale del secondo dopoguerra che si è messa alla prova nel rinnovare l’esperienza dell’ascolto. «Spazio. Gesto. Colore. Parola. Suono vuole essere un attraversamento delle diverse possibilità di vivere l’ascolto musicale e delle interazioni della musica con altri piani dell’espressione – spiega Alessandro Mastropietro -. Si partirà e terminerà con un’esecuzione concertistica, ma ci si muoverà in diversi spazi del Museo Diocesano, per viaggiare nelle differenti modalità con le quali il suono musicale può offrirsi: musica come pittura, ascolto ‘radiofonico’, ascolto dello e nello spazio, parole intorno alla musica, parole (anche cantate) dentro la musica, simultaneità di suono e videoproiezione. I contenuti girano attorno ad alcuni focus: uno è quello degli autori siciliani che, nella generazione ormai matura e consolidata di Giovanni Sollima e Giovanni Ferrauto, proseguono una tradizione novecentesca importante e connotata dalla sintesi di apertura internazionale e specificità culturale dell’Isola. Francesco Pennisi, acese vissuto perlopiù a Roma, erede di una tradizione insieme mitico-mediterranea e scettico-metafisica, fine pittore-disegnatore e squisito scrittore oltre che personalissimo compositore, ne è un esponente di altissimo livello, e il bel radiodramma Aci, il fiume lavoro emblematico. Gli altri focus sono legati alle ricerche che sto conducendo sul teatro musicale sperimentale a Roma e in Sicilia a partire dagli anni Sessanta, e sulla mutazione del concetto di “opera musicale” nell’ultimo secolo: Claude Debussy, di cui ricorre il 100° della morte, ne è uno snodo inevitabile; ma con Giacinto Scelsi, che riflette sulla musica del francese mentre inventa una nuova modalità di generare testi sonori (improvvisazione e successiva trascrizione), ci si avvicina di nuovo alla Sicilia. Guaccero, Bussotti e Panni hanno avuto molte, importanti première alle Settimane Nuova Musica di Palermo, un’iniziativa “di rottura” fondamentale negli anni Sessanta: i profondi Cinque Canti dal Tasso sono invece tratti da uno spettacolo realizzato per il Teatro dell’Opera di Roma intorno alla Gerusalemme Liberata. Coeur pour batteur, per un percussionista, tratta la notazione musicale come un quadro, e viceversa (la raccolta dei 7 Fogli, in cui è incluso, è stata spesso esposta alla stregua di una cartella di stampe grafiche); Farben propone un video scenico dell’artista pop-art Gianfranco Baruchello (realizzato per un allestimento del Teatro dell’Opera della regista Franca Valeri, 1971), modificato nei colori, parallelamente a un successivo lavoro pianistico (1991) che gli è legato, pur rimanendo comunque autonomo».

Il M° Giovanni Ferrauto

Il M° Giovanni Ferrauto

NEW MUSIC CONSORT
Alessandra Marino, flauto
Carmelo dell’Acqua, clarinetto
Alessandro Longo, violoncello
Rosario Gioeni, percussioni
Lara Leonardi, voce femminile
Andrea Troina, pianoforte
Pietro Cavalieri, pianoforte (nel brano “Moduli per Kafka”)
Con Andrea A. Maccarrone, voce recitante
Introduce Alessandro Mastropietro

PROGRAMMA

1. Sala delle Arcate
Giovanni Sollima (1962), Alone (1999), per violoncello solo
Sylvano Bussotti (1931), Coeur pour batteur (1959), per percussioni

2. Sala espositiva piccola
Francesco Pennisi (1934-2000), Aci, il fiume. Cinque musiche per il mito su frammenti di Ovidio e De Góngora (1986), Radiodramma (diffusione di estratti, con proiezioni di opere grafico-pittoriche del compositore)

3. Salone
Giacinto Scelsi (1905-1988), Preghiera per un’ombra (1954), per clarinetto
Lettura di estratti da testi di Giacinto Scelsi
Claude Debussy (1862-1918), Syrinx (1913), per flauto solo

4. Salone espositivo
Marcello Panni (1940), Farben. Variazioni cromatiche su/per un video di Gianfranco Baruchello (1971/1991), per pianoforte e video
Domenico Guaccero (1927-1984), Cinque canti del Tasso (1980) per voce femminile e pianoforte
Giovanni Ferrauto (1962), Moduli per Kafka (2016/2018) per flauto, clarinetto, violoncello vibrafono e pianoforte, prima esecuzione assoluta nella nuova versione

ALESSANDRO MASTROPIETRO
Aquilano classe 1968, è diplomato in composizione, musica elettronica e direzione d’orchestra al Conservatorio di L’Aquila. Laureato a la Sapienza con una tesi su Luigi Nono, è ricercatore in Musicologia e Storia della Musica all’Università di Catania. Si occupa prevalentemente della composizione musicale degli ultimi 60 anni, nonché di quella del secondo Settecento strumentale. Ha curato l’edizione critica degli scritti di Domenico Guaccero e pubblicazioni monografiche su Paolo Renosto e Francesco Pennisi. E’ stato responsabile di unità di un progetto di ricerca di interesse nazionale dedicato alla realizzazione informatica di cataloghi delle opere di Evangelista Guaccero. E’ stato direttore artistico della Società Aquilana dei Concerti “Barattelli”

Informazioni e prenotazioni
Tel. 3920889640 (da lunedì a venerdì h 9.30 – 13 e h 16.30-20)
Prevendita online boxoffice.cpsmusic.com
Biglietti: intero € 10, ridotto € 8, ridotto studenti e bambini € 5

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