Teatro e opera Nelle scorse settimane, dopo la nomina di Rita Gari Cinquegrana come nuovo presidente dell'ente teatrale catanese, si vociferava di un cambio al vertice della direzione e si facevano i nomi di artisti e professionisti catanesi del teatro come Guglielmo Ferro, Giovanni Anfuso e Filippo Arriva come successori dell'attuale direttore Laura Sicignano. A sorpresa arriva, invece, la nomina del regista napoletano Luca De Fusco
Nelle scorse settimane, dopo la nomina di Rita Gari Cinquegrana come nuovo presidente del Teatro Stabile di Catania, si vociferava di un cambio al vertice della direzione dell’ente teatrale catanese e si facevano i nomi di artisti e professionisti catanesi del teatro come Guglielmo Ferro, Giovanni Anfuso e Filippo Arriva come successori dell’attuale direttore Laura Sicignano. A sorpresa arriva, invece, la nomina del regista napoletano Luca De Fusco come prossimo direttore del Teatro Stabile di Catania. Lo ha stabilito il nuovo consiglio di amministrazione, che si è insediato poche settimane fa, nella riunione di venerdì 10 dicembre. La presidente Rita Gari Cinquegrana, a nome di tutto il CdA ha dichiarato in proposito: «Una personalità, quella di Luca De Fusco, unanimemente considerata di alto profilo, un intellettuale la cui valenza artistica e competenza gestionale di chiara fama garantiranno un ulteriore rilancio del nostro Teatro a livello nazionale ed internazionale. Un ringraziamento sincero va alla direttrice uscente Laura Sicignano per il lavoro svolto con impegno in un momento particolarmente difficile, a causa del Covid, per la vita stessa del Teatro italiano».
Luca De Fusco, regista di lunga esperienza, ha già diretto il Teatro del Veneto, il Teatro Stabile di Napoli e il Napoli Teatro Festival. In ogni struttura ha rafforzato il prestigio nazionale e internazionale aumentando la presenza del pubblico e i bilanci dei teatri diretti. Il regista partenopeo dichiara: «Accetto con entusiasmo questa nuova sfida, simile a quella che intrapresi dieci anni fa con il Teatro Stabile di Napoli avviando un percorso che si concluse con la nomina a Teatro Nazionale. Le coproduzioni da me realizzate con il Teatro Stabile di Catania risalgono a quasi vent’anni fa e si sono succedute con regolarità. La letteratura siciliana, sia teatrale che narrativa, è una mia grande passione e non a caso Pirandello è l’autore che con più assiduità ho messo in scena. Penso si debba quindi ripartire dal dna di questo glorioso teatro, dai suoi Pirandello, Brancati ma anche dai grandi romanzi siciliani adattati a teatro e diffondere la letteratura siciliana in Italia e all’estero».
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