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Nicola Piovani e il suo Note a Margine, la musique avant toute chose

Recensioni Il pianista e compositore romano, accompagnato da Marina Cesari al sax e Marco Loddo al contrabbasso, ha offerto, nel bellissimo scenario del Cine teatro Odeon di Catania, quel "Note a margine". un concerto dal sapore speciale,  dove musica e racconto vanno di pari passo. L'evento è stato organizzato e proposto da Artelè nell’ambito di Mediterrartè - Classico Contemporaneo, il festival che mescola suggestioni classiche e contemporanee

«Non ricordo un solo momento della mia vita in cui non ci sia stata la musica». E’ questo il più profondo spirito della serata di note, punteggiate da ricordi, con cui Nicola Piovani sabato 19 novembre ha offerto, nel bellissimo scenario del Cine teatro Odeon di Catania, quel “Note a margine” un concerto dal sapore speciale, dove musica e racconto vanno di pari passo. L’evento è stato organizzato e proposto da Artelè nell’ambito di Mediterrartè – Classico Contemporaneo, il festival che mescola suggestioni classiche e contemporanee, all’insegna di un legame indissolubile in grado di trattare temi universali nel segno della contaminazione.

Perché la musica nel suo significato più puro è stata la grande protagonista, senza effetti speciali, dal classico buio di un palcoscenico senza fronzoli, dove a parlare sono stati gli strumenti, con, al fianco del maestro Piovani al piano, i bravissimi Marina Cesari al sax e Marco Loddo al contrabbasso, che con la loro misurata esecuzione hanno contribuito decisivamente a conferire alla serata un’atmosfera intima. Ne è venuta fuori una lezione concerto che si è via via tramutata in una sincera autobiografia, a tratti anche simpatica (uno su tutti l’episodio del viaggio in auto con Federico Fellini, dove il geniale regista svelò il suo lato visionario dinanzi a un incredulo Piovani), di un musicista che ha fatto della musica una ragione di vita e una passione infinita.

Nicola Piovani

 

I successi? Tanti, tantissimi. Dal Premio Oscar del 1999 per la colonna sonora di La vita è bella ai quattro David di Donatello, ai quattro premi Colonna Sonora, ai quattro Nastri d’argento, i due Ciak d’oro, il Globo d’oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. Eppure poche ed essenziali sono state le immagini di locandine, fotogrammi di film e protagonisti proiettate sullo schermo che, vista la luminosa carriera del compositore in ambito di musica da film, potevano essere molto più accattivanti e numerose. E invece no. Piovani ci ha donato uno spettacolo di note e parole, il linguaggio più antico e affascinante del mondo. Niente distrazioni visive. Solo la musique, la musique avant toute chose. Non a caso il titolo dello spettacolo: le note a margine sono quegli appunti musicali che si usano quando si inizia a lavorare per un film, le idee del regista che il compositore interpreta e segna sullo spartito.

Nicola Piovani con Marco Loddo e Marina Cesari

Nascono così i grandi capolavori, a volte anche per caso. Magici dunque i momenti dedicati a Caro diario di Nanni Moretti o all’indimenticabile La vita è bella di Roberto Benigni. Ma appassionata si è rivelata soprattutto la difesa della musica da parte di un musicista ben noto per il suo perfezionismo millimetrico nel comporre. Nel dialogo con il foltissimo pubblico Piovani ha, per esempio, riservato parole di fuoco contro la musica passiva, l’orribile musica di sottofondo, la famosa “Musique d’ ameublement”, musica d’arredamento, la cui pratica fu teorizzata, all’ inizio del secolo scorso, da Eric Satie. Libera nos, Domine! Questo il messaggio del compositore, che, nel corso della serata, ha rivendicato orgogliosamente che mai bisogna svilire il lavoro di colleghi, artisti e tecnici, mortificato al ruolo di rumore di fondo. Anche questa una bella lezione di una lezione concerto che si è conclusa con una celebrazione della musica dal vivo.

Per Piovani una tautologia. La musica è solo dal vivo. E le note magicamente suonate dal suo pianoforte ne hanno dato conferma a tutto il pubblico: bisogna tornare a una visione essenziale, pura, efficace della più romantica di tutte le arti. La musique avant toute chose.

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