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Nei fondali di Lampedusa 12 ritratti per l’integrazione

Fotografia Le acque limpide di Cala Croce accolgono le gigantografie degli scatti di Salvo Galano che raccontano storie positive di migrazione e d’integrazione. Il percorso visivo sommerso ( fruibile dal 13 luglio al 3 ottobre, "Giornata della memoria") è parte di StarS, che sarà anche a un documentario

Dodici volti di donne e uomini migranti e rifugiati, sguardi colmi di speranza, sorrisi aperti al mondo, risplenderanno questa estate sotto il livello del mare, nelle acque limpide di Cala Croce, versante SudEst di Lampedusa. I loro volti saranno, infatti, i protagonisti di StarS, mostra fotografica sottomarina dedicata alla migrazione e all’integrazione, che verrà inaugurata il 13 luglio – condizioni meteo marine permettendo – sull’Isola luogo simbolo dell’esodo migratorio in Europa.

StarS, mostra fotografica sottomarina dedicata alla migrazione e all’integrazione,

Tutte le fasi di realizzazione di StarS daranno vita, inoltre, a un documentario (54′) prodotto da Rai, Rai Cinema, Rai Com e Cannizzo Produzioni, nel quale troveranno spazio le storie e le testimonianze dirette dei protagonisti del progetto: dal fotografo Salvo Galano, ai migranti immortalati nei suoi scatti – ripresi e intervistati nella loro quotidianità – agli operatori delle Onlus coinvolti nel percorso di accoglienza e integrazione.
StarS è un percorso espositivo circolare composto da dodici gigantografie installate sott’acqua, sul fondale sabbioso di Cala Croce, a una profondità di tre/quattro metri. Dall’alto la disposizione di queste dodici “stelle” richiama la bandiera dell’Unione Europea.

StarS, mostra fotografica sottomarina dedicata alla migrazione e all’integrazione,

I ritratti, realizzati dal fotografo Salvo Galano, raccontano storie positive di migrazione e d’integrazione, volti di uomini e donne di diverse etnie che, dopo aver affrontato un lungo e faticoso viaggio alla ricerca di un futuro possibile, sono riusciti a trovare un posto in cui ricominciare a vivere. Una singolare mostra dedicata a questi eroi, protagonisti di un’immaginaria “walk of fame” che vuole ridare dignità a tutti i migranti e rifugiati, mostrando come attraverso l’integrazione sia possibile restituire loro il diritto a un “lieto fine”, fatto di sogni e speranze.
L’intento è di riuscire a cambiare l’immagine, ormai stereotipata, dall’espressione “emergenza immigrazione”, che associa le persone in fuga da guerre, soprusi e povertà sempre più a un numero e sempre meno alla condizione di essere umano.
A pochi metri dalla riva una boa segnalerà il centro del percorso visivo sommerso in modo che StarS sarà fruibile a nuotatori, amanti dello snorkeling e diportisti a bordo d’imbarcazioni a remi ammesse nel limite delle acque.

StarS, mostra fotografica sottomarina dedicata alla migrazione e all’integrazione,

Le gigantografie traslucide saranno stampate su lastre rigide e fissate al fondale tramite un ancoraggio temporaneo, nel rispetto dell’ambiente marino circostante. I movimenti delle correnti e l’inclinazione dei raggi solari nelle diverse ore del giorno modificheranno, quindi, costantemente l’effetto visivo dello spettacolo, che la sera dell’inaugurazione sarà illuminato da luci subacquee posizionate sotto le immagini.
L’evento StarS, ideato dal fotografo Salvo Galano e dalla regista Veronica Mengoli – fondatori dell’Associazione Culturale Sudest – sulla base di un format espositivo già collaudato a Ponza nel 2014, sarà realizzato a Lampedusa grazie alla collaborazione della SindacaGiusi Nicolini.
I dodici protagonisti ritratti da Galano, invece, sono stati individuati grazie al patrocinio e alla partecipazione di alcune tra le più importanti organizzazioni non profit impegnate a supporto dei migranti e della loro integrazione: Croce Rossa Italiana, Emergency, UNHCR, Fondazione Progetto Arca, SOSERM.
La mostra rimarrà sott’acqua fino al prossimo 3 ottobre, “Giornata della Memoria” in ricordo di tutte le vittime dell’immigrazione. Dopo questa data, che segna l’anniversario della tragedia di Lampedusa avvenuta nel 2013 in cui persero la vita 368 migranti, l’esposizione sarà trasferita nel centro dell’Isola.

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