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Meno 110 mila, il Taormina Film Fest perde il 70% dei contributi statali

Visioni A denunciare la riduzione – annunciando di aver già avanzato richiesta di accesso agli atti tramite il proprio ufficio legale - è Lino Chiechio, General Manager di Videobank, società titolare della concessione del marchio TFF per il triennio 2020-2022 e che, proprio per questa edizione 2020 svoltasi dall'11 al 19 luglio, per garantire la continuità dell'evento nonostante le criticità legate alle misure anti-covid, ha messo a punto un format nuovo e dematerializzato

Il Ministero per i Beni culturali azzoppa il Taormina Film Fest. Tagliati del 70% i contributi ministeriali alla storica manifestazione che, con 66 anni di storia, è il secondo festival cinematografico d’Italia dopo la Mostra del Cinema di Venezia che di stagioni ne conta 77. A fronte dei 160.000 euro assegnati nel 2019, quest’anno il contributo si è fermato a 50.000 euro. A denunciare la riduzione – annunciando di aver già avanzato richiesta di accesso agli atti tramite il proprio ufficio legale – è Lino Chiechio, General Manager di Videobank, società titolare della concessione del marchio TFF per il triennio 2020-2022 e che, proprio per questa edizione 2020 svoltasi dall’11 al 19 luglio, per garantire la continuità dell’evento nonostante le criticità legate alle misure anti-covid, ha messo a punto un format completamente nuovo e dematerializzato. Bypassando, infatti, le limitazioni logistiche a Taormina e l’inevitabile riduzione di pubblico per lo stop al turismo internazionale per questa edizione 2020 Videobank ha traghettato la programmazione in streaming su MYmovies e dunque condividendo con una ben più ampia platea di cinefili, composta dalla community internazionale del web, il ricco cartellone dei film in concorso dove figuravano 11 anteprime mondiali, 12 internazionali e 19 nazionali, trasmesse in lingua originale.

Leo Gullotta ha condotto l’evento conclusivo del Taormina Film fest 2020

«Siamo stupefatti da questa clamorosa e ingiustificata riduzione di contributi da parte del Minitsero per i Beni culturali – commenta Chiechio – non solo nei confronti di un festival come quello di Taormina che ha una lunga e gloriosa tradizione alle spalle, ma anche in considerazione delle risorse assegnate a manifestazioni con una storia meno radicata e con programmazioni meno complesse, anche in termini di pellicole inedite, del Tao Film Fest. Non si comprende l’iter logico giuridico adottato dalla commissione assegnatrice nel ripartire le somme. Nel richiedere l’accesso agli atti, ci auguriamo che si tratti di una vistosa “distrazione” alla quale si possa presto porre rimedio».

Lino Chiechio

Un’analisi comparata fra le varie manifestazioni che hanno partecipato al bando Mibact 2020 conferma l’analisi di Chiechio: su 82 festival associati all’AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema), 58 hanno ricevuto dal Mibact lo stesso contributo del 2019, 15 un aumento, 9 una decurtazione. Taormina Film Fest è l’unico, tra i 9 che hanno subito una decurtazione, ad aver subito un taglio del 70%.

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