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Le Troiane

Teatro e opera Dal 10 maggio al 23 giugno a Siracusa l'opera di Euripide diretta da Muriel Mayette con Maddalena Crippa

La regia delle Troiane di Euripide – seconda produzione dell’Inda in scena al Teatro Greco di Siracusa dal 10 maggio al 23 giugno – per la quarta volta nel cartellone dell’Inda dopo le edizioni del 1952, 1974 e 2006, sarà di Muriel Mayette, prima donna a dirigere la Comédie Française. Il testo è una delle tragedie più strazianti e corali di tutto il dramma antico e mette in scena il dolore delle prigioniere troiane, rese schiave e soggiogate dagli eroi greci. Mayette ha scelto per il ruolo di Ecuba Maddalena Crippa che torna a Siracusa per la terza volta dopo essere stata Medea nel 2004 con la regia di Peter Stein e Clitennestra in Elettra di Sofocle per la regia di Gabriele Lavia.

Prove de Le Troiane a Siracusa

Prove de Le Troiane a Siracusa

Nel cast anche
Maria Bajma Riva (Cassandra), Elena Arvigo (Andromaca), Paolo Rossi (Taltibio), Massimo Cimaglia (Poseidone), Francesca Ciocchetti (Atena), Graziano Piazza (Menelao), Viola Graziosi (Elena), Clara Galante (corifea), Elena Polic Greco (capo coro), Riccardo Livermore (una guardia), Riccardo Scalia (Astianatte). In scena anche una chitarrista, Fiammetta Poidomani. La traduzione è di Alessandro Grilli, la drammaturgia di Cristiano Leone, i costumi di Muriel Mayette, le musiche di Ciril Giroux. A curare il progetto scenico è Stefano Boeri che ha scelto di utilizzare per il Bosco delle Troiane gli alberi schiantati delle foreste della Carnia, alberi abbattuti che consentiranno di creare un ponte tra il Friuli e la Sicilia e al tempo stesso di lanciare un messaggio di speranza e rinascita perché alcune piantine di leccio saranno piantumate in alcuni parchi della città di Siracusa.

L'allestimento di le Troiane al Teatro Greco di Siracusa

L’allestimento di le Troiane al Teatro Greco di Siracusa

Dopo una lunga guerra, la città di Troia è sconfitta. Gli uomini troiani sono stati trucidati e le donne assegnate come schiave ai vincitori. Cassandra viene data ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo ed Ecuba ad Odisseo. Andromaca subisce una sorte terribile: Astianatte, il figlio avuto da Ettore, viene ucciso dai greci per evitare che un giorno possa vendicare la morte del padre. Ecuba ed Elena si sfidano in una sorta di agone giudiziario, per stabilire le responsabilità dello scoppio della guerra. Intanto il corpicino di Astianatte viene riconsegnato ad Ecuba per il rito funebre. Troia viene data alle fiamme mentre le prigioniere salutano per l’ultima volta la loro città.

La regista Muriel Mayette-Holtz: «La tragedia di Euripide è un canto di sofferenza in omaggio alla vita. Ecuba compie la scelta di rialzare la testa. Malgrado la distruzione di una città, di un passato glorioso, le Troiane accettano con coraggio la loro sorte; queste donne sono capaci di marciare sulla propria pena: sono loro le vere eroine della guerra. Esse incarnano la speranza di esseri che non soltanto non rinunciano, ma che anzi decidono di andare avanti. Tutte le guerre sono in un certo senso identiche, annientano tutto, vincitori e vinti, e tra le ceneri le Troiane sono le sole a rimanere in piedi. Per proporre al pubblico un teatro utile, la parola del sommo drammaturgo è affidata alla forza degli attori, attori immensi, capaci di aprirci il cuore. C’è anche Stefano Boeri, che ritrae la distruzione della natura. La scena instabile e drammatica presenta una natura divelta, sradicata, apparentemente finita. E invece lo spettacolo ci offrirà la possibilità di ripiantare nuovi alberi, affinché ciascuno di noi possa sperimentare la potenza della ricostruzione».

Muriel Mayette-Holtz

Muriel Mayette-Holtz

Artista, attrice, regista, Muriel Mayette-Holtz è stata amministratrice generale della Comédie-Française e direttrice dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici: prima donna a dirigere queste due illustri istituzioni. È stata docente al Conservatoire national supérieur d’art dramatique e dal 2017 è membro a vita dell’Académie des beaux-arts; è amministratrice del Théâtre de la Ville e delle Chorégies d’Orange e dirige la Fondation Dufraine. Entrata alla Coméd- ie-Française nel 1985, tre anni dopo è nominata 477° societaria.

Il sovrintendente Inda Antonio Calbi: «Muriel Mayette-Holtz ha scelto Maddalena Crippa come Ecuba, regina troiana, sconfitta e diventata bottino di guerra. Emblema di vite ferite ma pronte ancora a riprendersi la vita, a sfidare con la dignità i vincitori. Un non tempo è quello scelto per le Troiane, che però pare rimandare alle fughe di migliaia di donne e uomini, trasfigurati dalla polvere, resi quasi fantasmi di se stessi, nella loro condizione di sopravvissuti a una catastrofe inimmaginabile, dalla New York del giorno più drammatico della sua storia, quell’11 settembre 2001, con l’attentato alle Twin Towers».

Maddalena Crippa

Maddalena Crippa

Il paesaggio pensato dall’architetto Stefano Boeri per il progetto scenico della tragedia Le Troiane di Euripide, porta in Sicilia il legno da schianto delle montagne friulane dando così una nuova vita a migliaia di alberi sradicati dal vento. Il legname dei boschi abbattuti della tempesta Vaia, nel mese di ottobre del 2018, assume così un profondo significato di rinascita e di riqualificazione offrendo anche importanti spunti di riflessione a tutti gli spettatori che decideranno di assistere allo spettacolo diretto da Muriel Mayette. Le rappresentazioni classiche di Siracusa diventeranno così un tassello di questo cammino virtuoso intrapreso dopo che la furia della natura si è abbattuta sulle foreste della Carnia.

L’archietto Stefano Boeri: «Un bosco morto. Un bosco di alberi uccisi da una tempesta, di tronchi spezzati che coprono il suolo. Quando mi è stato chiesto da Antonio Calbi di immaginare la scenografie per Le Troiane di Euripide al Teatro Greco di Siracusa, diretto da Muriel Mayette-Holtz, ho subito pensato di portare in scena un Paesaggio, piuttosto che una scenografia teatrale. E così, camminando sugli spalti di pietra del teatro e guardando il bosco di cipressi e pini mediterranei che fa da sfondo al palcoscenico, ho subito pensato all’immagine spettacolare e terribile delle migliaia di alberi deposti dalla furia del vento sui monti della Carnia nello scorso ottobre. Migliaia di abeti sradicati e accatastati al suolo a formare una scia dispersa di desolazione tra l’ordine potente delle foreste secolari. Con Muriel Mayette-Holtz e il suo team, con l’assistenza preziosa di Anastasia Kucherova, abbiamo deciso di dare per un’ultima volta a quelle piante morte il diritto ad essere presenti, erette, ancora nobili entro la geometria classica del palcoscenico del Teatro Greco, poste di fronte ad un doppio pubblico: quello degli umani sulle gradinate e quello degli alberi dietro al palco. E così, quello sciame di alberi schiantati, una volta trasportato a Siracusa e portato sul palcoscenico, percorso dai corpi e dalle voci delle donne troiane disperate e furiose, è diventato un bosco senza vita di colonne lignee: eretto, seppur impietosamente decimato. Nobile e ordinato, seppure destinato ad una nuova vita nelle falegnamerie siciliane.
La verità è che oggi una tragedia che viene dalle profondità del tempo non smette di ricordarci le follie degli uomini; e che questa tragedia viene messa in scena forse nel primo momento nella storia dell’umanità in cui i tempi lunghissimi di evoluzione del pianeta sembrano coincidere con le nostre scelte quotidiane e metterci di fronte alle nostre responsabilità di distruttori di equilibri naturali. Il viaggio, l’ultimo, degli alberi schiantati dalle foreste della Carnia ai boschi siciliani; il ponte simbolico, appena nato, tra i forestali friulani e isolani; il coinvolgimento del pubblico per creare un nuovo bosco dedicato alle protagoniste della tragedia di Euripide, sono anche un segno di speranza; o quantomeno di consapevolezza della nostra perdurante sordità di fronte alle voci che ci arrivano da una tragedia messa in scena, la prima volta, 2500 anni fa».

Le troiane di Euripide

Traduzione | Alessandro Grilli
Regia | Muriel Mayette-Holtz
Drammaturgo | Cristiano Leone
Progetto Scenico | Stefano Boeri
Costumi | Marcella Salvo
Musiche | Cyril Giroux
Disegno Luci | Angelo Linzalata
Regista assistente | Mercedes Martini
Assistente per il progetto scenico | Anastasia Kucherova

Atena | Francesca Ciocchetti
Poseidone | Massimo Cimaglia
Ecuba | Maddalena Crippa
Taltibio | Paolo Rossi
Cassandra | Marial Bajma Riva
Andromaca | Elena Arvigo
Menelao | Graziano Piazza
Elena | Viola Graziosi
Corifea | Clara Galante
Capo coro | Elena Polic Greco
Chitarrista | Fiammetta Poidomani
Astianatte | Riccardo Scalia
Coro | Doriana La Fauci, Maria Baio, Maria Gabriella Biondini, Cettina Bongiovanni, Carmen Cappuccio, Irene Di Maria, Lucia Imprescia, Rosamaria Liistro, Giusy Lisi, Maria Verdi

Coro ADDA | Giulia Antille, Beatrice Barone, Priscilla Bavieri, Virginia Bianco, Simona Caleca, Irene Cangemi, Serena Carignola, Serena Chiavetta, Federica Cinque, Benedetta D’Amico, Simona De Sarno, Ambra Denaro, Adele Di Bella, Giorgia Greco, Federica Gurrieri, Irene Jona, Giorgina Kezich, Valentina Lo Manto, Sveva Mariani, Sara Mancuso, Vittoria Mangiafico, Ornella Matragna, Giulia Messina, Silvia Messina, Irene Mori,Arianna Pastena, Francesca Piccolo, Daniela Quaranta, Isabella Sciortino, Alba Sofia Vella, Francesca Vignali, Gaia Viscuso, Gabriella Zito

Corpo delle Guardie di Taltibio | Riccardo Livermore, Davide Raffaello Lauro, Gabriele Rametta, Alessio Iwasa, Nicola Morucci, Andrea Pacelli
Corpo delle Guardie di Menelao | Massimo Marchese, Francesco Piraneo, Salvatore Amenta

Repliche: Maggio 10/12/14/16/22/24/26/28/30; Giugno: 1/5/7/9/11/13/15/19/21/23

 

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