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Le forbite note del Teatro Massimo Bellini conquistano il pubblico di Cortile Platamone

Recensioni La numerosa platea catanese ha apprezzato gli ultimi concerti della rassegna “Bellezza Belcanto Bellini”: l'Orchestra d'archi diretta dal perspicace Giulio Plotino, direttore e solista eccellente che ha guidato in modo perentorio un organico dalla spiccata sensibilità musicale; e “Musica sull'aria” sotto la direzione di Davide Galaverna

Una platea numerosa, al cortile Platamone, ha di gran lunga apprezzato l’ottavo concerto della rassegna “Bellezza Belcanto Bellini” promossa dal Teatro Massimo Vincenzo Bellini sotto la direzione artistica di Fabrizio Maria Carminati: un nutrito itinerario di manifestazioni, tra lirica, musica sinfonica e da camera, che, avviatosi il 25 luglio al Teatro antico di Taormina, si protrarrà fino al 3 ottobre.


Sotto i riflettori l’Orchestra d’archi dell’ ente catanese, diretta dal perspicace Giulio Plotino, alla prese con la “Serenata notturna n. 6 in re maggiore per due piccole orchestre, k.239” di Wolfgang Amadeus Mozart, e i noti concerti di Antonio Vivaldi denominati “Le quattro stagioni” per violino solista, archi e basso continuo, ovvero il n. 1 in mi maggiore op.8, RV 269 “La primavera” , il n. 2 in sol minore op. 8 RV 315 “L’estate”, e i concerti rispettivamente n. 3 in Fa maggiore op. 8 RV 203 “L’autunno” e il n. 4 in Fa minore op. 8 RV 297 “L’inverno”, tutti compresi nella raccolta vivaldiana di 12 concerti dal titolo “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione” op.8, composta tra il 1723 e il 1725. Direttore e solista eccellente, munito di tecnica forbita, Plotino ha guidato in modo perentorio un organico dalla spiccata sensibilità musicale: dalla gaiezza mozartiana, su frizzanti input ritmici in evidenza, all’amenità di un eloquio descrittivo nei concerti di Vivaldi, carpiva l’attenzione una bellezza d’arcata corposa e trascinante, come nell’urgenza dirompente del “Presto” da “L’estate” poi bissato a fine serata. Un’arcata dipanata non da meno tra espressioni di dolce mestizia e arditezze imitative della natura, i cui spunti si colgono lungo i sonetti esplicativi scritti dallo stesso musicista veneziano e da lui affiancati a ciascun concerto . L’estro interpretativo di Plotino ha condotto l’ensemble a mirabili esiti di compattezza sonora, facendo emergere i contrasti dinamici e le sottigliezze agogiche della scrittura vivaldiana, come nel pizzicato sulle corde nel Largo da “L’inverno”, per richiamare l’effetto della pioggia battente , sotto la distensiva melodia dei violini.
Calorosi e prolungati gli applausi tributati agli artisti dalla folta platea intervenuta.

La rassegna è proseguita l’8 agosto sempre al Cortile platamone  con “Musica sull’aria” a cura dei Professori d’orchestra della sezione legni in gruppo strumentale dell’E.A.R. Teatro Massimo Bellini, sotto la direzione di Davide Galaverna. Sono state eseguite la Serenata per fiati op.7 di Richard Strauss, l’ “Andante per flauto ed archi” (trascrizione per ottetto di fiati) di Wolfgang Amadeus Mozart e la “Serenata per fiati, cello e contrabbasso op. 44” di Antonin Dvorak: un programma notoriamente classico riletto all’insegna dell’ unitarietà, acquisendo man mano una cantabilità suadente, poi di spicco grazie al ruolo solistico del flautista Salvatore Vella nel terso interloquire della Serenata composta dal maestro salisburghese; e non da meno lungo i toni incisivi del violoncello di Andrea Waccher e del contrabbasso di Nicola Malagugini nel brano di Dvorak. A ben definire l’assetto ritmico dell’esecuzione, e in particolare l’incontro fra linee classiche e vena melodica boema nella Serenata op.44, concorrevano il controfagotto di Patrizia Pane, gli oboi di Stefania Giusti, Roberta Brafa e Duilio Belfiore, i clarinetti di Giuseppe Casano, Lorenzo Lima e Antonio Piemonte, i fagotti di Francesco Zanetti e Cristina Brandolini, i corni di Giovanni Pellerito, Giuseppe Episcopo, Angelo Bonaccorso e Rocco Vitaliano: tutti amalgamati dalla prontezza direttoriale di Galaverna. Quest’ultimo ha poi offerto insieme all’organico un graditissimo encore nel ruolo di solista alla fisarmonica, col brano “Oblivion” di Astor Piazzolla, suscitando l’entusiasmo della platea che si è prodigata in meritatissimi applausi.

Il prossimo appuntamento si terrà il 12 agosto al Teatro antico di Taormina, con l’esecuzione, alle 21.30, dei Carmina Burana di Carl Orff. Manuela Cucuccio soprano, Shalva Mukeria tenore, Franco Vassallo baritono, Coro interscolastico “Vincenzo Bellini” diretto da Daniela Giambra. Orchestra, Coro e tecnici del Teatro Massimo Bellini, maestro del coro Luigi Petrozziello, direttore Dario Lucantoni.

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