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Gli “Spiriti” di Garcea, la “Teresita” di Dalissimo e la “Matta” di Cannavò in pole. Dal 16 luglio, libri e jazz a Battiati

Le letture consigliate da Salvatore Massimo Fazio

Blog Alcol, amore e malattia mentale, i tre temi che dominano la settimana. Pubblicati da Effequ, AltroMondo e Bonfirraro, il sociale nella forma del romanzo è sempre l'arma vincente. Letture sotto l'ombrellone con Arkadia, Gaspari e La nave di Teseo. Il 14 luglio a Catania, la presentazione di "Non chiamatemi matta", Bonfirraro editore, della psicologa Liliana Cannavò, la quale si scaglia contro lo stigma della malattia mentale

Polemiche (e livore) per Mario Desiati, vincitore del Premio Strega, hanno segnato la settimana appena trascorsa. Altro fuoco si annuncia per la settimana dal 12 al 18 luglio. Gli editori non si fermano e recuperano con proposte non indifferenti. Doppiette per Arkadia, Gaspari e La nave di Teseo: sei libri ottimi per le letture sotto l’ombrellone. Interessanti i titoli di Vanda e Fazi. Copertina per i tipi di Effequ con Daniela Garcea e il suo “Spiriti. Bere molto consapevolmente” e contro copertina alla debuttante, nel nostro blog, AltroMondo Editore che segna il ritorno di un autore contraddistintosi nel firmamento libresco per la sua straordinaria originalità: Marco Dalissimo. Un evento scuote la città di Catania: giovedì 14 in anteprima nazionale presso l’Hotel Nettuno in V.le Ruggero di Lauria, Liliana Cannavò, dopo l’esordio con HaperCollins, approda alla siciliana Bonfirraro con un lavoro contro lo stigma psichiatrico. L’indomani venerdì 15, il libro della psicologa sicula sarà in tutte le librerie. FaziNN Editore e  Intrecci chiudono i nostri consigli alla lettura. Speciale “Battiati Jazz Festival“. Diretta dal M.stro Antonio Petralia si terrà la settima edizione, dal 16 luglio al 31 agosto, con sei incontri musicali aperti dai classici 20 minuti di chicche su libri e relativi autori proposti. In coda all’articolo i dettagli.

Le uscite di martedì 12 luglio

Libro controcopertina “Teresita mio amor” di Marco Dalissimo, AltroMondo Editore

In questo nuovo romanzo di Marco Dalissimo, il protagonista, il giovanissimo Marietto ama Teresita, una donna brasiliana molto più grande di lui. Con i suoi amici di quartiere, protagonisti di scorribande notturne fatte di alcool e droghe sintetiche, Marietto vive una realtà che stringe la morsa di giorni vuoti alla ricerca di un impiego. La voce narrante, veloce e poetica al te tempo stesso ci presenta personaggi bordline, sullo sfondo di un racconto a tratti neorealistico. L’autore romano autore tra l’ altro di “Nessun dio sulla terra” e “Il posto del freddo” è alla sua quinta pubblicazione.

Ahmad Aeham, Taxi Damasco, La nave di Teseo

Dopo il successo di Il pianista di Yarmouk, Aeham Ahmad torna a raccontare la sua Siria attraverso le storie di chi non è potuto fuggire, o è voluto rimanere. Uno sguardo poetico sulle vite degli altri, così lontane eppure così simili alle nostre. “La corsa di oggi mi dimostra con efficacia e una volta di più quanto talvolta sia varia la vita della gente di Damasco. Da un lato ci sono interi quartieri in cui non sembra che sia cambiato molto. La gente conduce una vita bella e normale. All’apparenza tutto segue il suo corso abituale. Dall’altro, in alcuni casi solo poche centinaia di metri più avanti, la guerra ha imperversato in modo terribile e lasciato deserti al posto di strade e case. In questi quartieri distrutti regna spesso la fame e un’indicibile miseria. E qua e là mi capita di incontrare tanti ragazzi di strada che stentano a sopravvivere. Li ho chiamati ‘i senza nome’. Non si riesce quasi a credere che tali enormi differenze siano così vicine le une alle altre. Ma io le vedo quasi ogni giorno.”

Marta Correggia, Il mio nome è Aoise, Vanda edizioni

Quando Aoise arriva a Castel Volturno non le resta nulla, neppure il suo nome. Ha giurato il Ju Ju insieme a Joy, Friday e Prudence, e attraverso i riti sciamanici, queste quattro ragazze della Nigeria sono costrette a prostituirsi per anni. Se si sottraggono all’obbligo, gli spiriti se la prendono con le loro famiglie. E poi senza denaro non possono andare da nessuna parte. Dentro la Connection House, Aloise e le altre vivono momenti di violenza e sfruttamento, ma anche di amicizia e protezione fra donne. Un romanzo sul coraggio e sulla resistenza determinata dalla speranza di una vita nuova.

Helga Flatland, Una famiglia moderna, Fazi

Quando i tre fratelli Liv, Ellen e Håkon giungono a Roma per festeggiare i settant’anni del padre, mai avrebbero pensato di sentirsi dire dai genitori: «Ci stiamo lasciando». All’annuncio del divorzio, i tre fratelli sono increduli e tentano di venire a patti con questa decisione che li obbliga a ricostruire il racconto condiviso della loro famiglia. Un romanzo in cui si narrano i rimpianti e le relazioni e ci invita a guardare più attentamente coloro che ci sono più vicini.

Le uscite di mercoledì 13 luglio

Libro copertina, “Spiriti. Bere molto consapevolmente” di Daniela Garcea, effequ

Qualsiasi cosa abbiate bevuto o evitato di bere fino a oggi scordatela. Scordate tutto quello che conoscete su whisky, tequila, rum o vermouth. In un viaggio tra le tecniche di distillazione e le testimonianze di personaggi che hanno fatto la Storia degli alcolici, questo libro è un racconto di spiriti, un resoconto e una raccolta di aneddoti emotivi, tra miti e leggende, dell’alcool da bere.

Le uscite di giovedì 14 luglio

Marco Zuccari, Come un servo infedele. La seconda generazione, Intrecci edizioni

Secondo libro della saga della famiglia Succhiero, iniziata con Come un servo infedele e con gli eventi legati alla Prima guerra mondiale. In Come un servo infedele – La seconda generazione la vicenda si sviluppa nel primo dopoguerra, con l’avvento del Fascismo, fino all’esplosione del secondo conflitto in cui l’Italia viene travolta e funestata da mille tragedie, non ultima la sanguinosa guerra civile, con episodi di barbarie mescolati a eroismo. Attraverso la famiglia protagonista, in cui spiccano le figure di Ugo, Adele, Fanny e Gianni, si ritrae l’Italia intera, con i vizi e le virtù, i lutti e le gioie, gli scontri e gli amori, di una grande nazione, inquadrata nei drammatici anni centrali del ‘900. Un affresco ampio e avvincente della storia italiana, specchiata in una famiglia della piccola borghesia, tesa a sopravvivere inseguendo un effimero benessere.

L’autore

Marco Zuccari, dopo gli studi scientifici e la laurea in matematica, ha speso l’attività professionale come consulente di organizzazione in imprese industriali. In età matura ha scoperto una vocazione umanistica che lo ha spinto in un percorso di ricerca verso la letteratura, il teatro e la frequentazione di testi classici, con una predilezione per Dante e la Divina Commedia. Dopo avere scritto libri di viaggio in bicicletta (La ferocia della capra e Bicincina) si è cimentato nella narrativa, pubblicando con Intrecci Edizioni Racconti a colori e il primo volume di Come un servo infedele, di cui questo Come un servo infedele – La seconda generazione è la prosecuzione e l’epilogo.

L’evento di giovedì 14 luglio

Liliana Cannavò presenta Non chiamatemi matta, Bonfirraro editore

Dopo l’esperienza con HarperCollins, Liliana Cannavò approda alla siciliana Bonfirraro. Giovedì 14 luglio in anteprima all’Hotel Nettuno, in Via Ruggero Di Lauria 121 a Catania, la scrittrice presenterà il suo nuovo romanzo “Non chiamatemi matta“, un romanzo-viaggio nella psicologia e lo stigma della follia in uscita l’indomani venerdì 15 luglio.

Il volume affronta con forza e delicatezza il tema del disagio mentale, attraverso la storia di Adelina Parodi, una donna alle prese con un disturbo bipolare che agli occhi aridi e impreparati della società si trasformerà in una – inesistente – forma di pazzia. Un pregiudizio che non è purtroppo soltanto narrativo. Come Cannavò mette in chiaro sin dalle prime pagine, in molte realtà il disagio mentale è considerato ancora oggi «un marchio di vergogna e disgrazia che porta a escludere l’individuo dai contesti sociali». Uno stigma, per usare un termine caro alla psicologia, che scandisce l’intero percorso di vita di Adelina, alle prese con situazioni complicate e spaventata dal giudizio degli altri, e sopratutto dalla prospettiva di ritrovarsi ai margini della società – condannata dalle definizioni crudeli che ha imparato a conoscere. «Lei per tutti era solo la bipolare, o “la matta del secondo piano” o peggio ancora “l’esaurita”. In altre parole, quella da compatire, assecondare, e affidare alle mani di Dio per la sua salvezza. Uno stigma terrificante, il solo e l’unico capace di toglierle la gioia di vivere, e trasformarla in una cerbiatta impotente». La protagonista – il cui vero nome è Ione, che l’autrice accosta alla depressione, mentre il nome d’adozione Adelina è associato all’adrenalina, a dimostrare come la bipolarità possa essere, talvolta, un destino – si troverà a vivere molteplici situazioni, su tutte l’amore travolgente per un uomo musulmano, le cui sensazioni scorrono magistralmente dalla penna di Cannavò. Dopo non poche traversie, legate proprio alla condizione psicologica della protagonista e al contesto in cui si muove, la storia approderà a un epilogo felice. Frutto della sfida vinta con i propri demoni e una società gretta e perbenista, grazie al coraggio che ricorre lungo tutto il libro come un’esortazione alla speranza e alla possibilità di costruire un futuro migliore, nonostante tutto e tutti. E nonostante le proprie difficoltà, che solo attraverso la consapevolezza di sé – e la vicinanza di persone care, impermeabili ai pregiudizi – possono essere superate.

«L’esperienza vissuta da tutto il mondo negli ultimi due anni ha accresciuto la sensibilità nei confronti dei problemi della mente e l’urgenza di testi che aiutino ad affrontarli», dice l’editore Salvo Bonfirraro. «Da questo punto di vista, il contributo di una professionista come Liliana Cannavò è particolarmente importante, perché avvicina una disciplina a lungo appannaggio di pochi eletti alla coscienza collettiva. Il tutto attraverso una scrittura limpida ma ricca di sfumature, capace di restituire la complessità dei sentimenti dei protagonisti, che rimarranno nel cuore dei lettori». 

Liliana Cannavò

Liliana Cannavò

L’autrice

Di origini siciliane, Liliana Cannavò vive a Catania dove, dal 2000, lavora come psicologa/psicoterapeuta nell’ambito della salute mentale. Ama viaggiare, non da turista ma da “esploratrice degli animi umani”. Ha conversato tra le dune del deserto marocchino con berberi e viandanti, incontrato monaci buddisti in Thailandia, e parlato di amore e fedeltà con il capo tribù di un’isola dei Caraibi. Dalle sue numerose esperienze di viaggio ha tratto interessanti spunti per i suoi romanzi. La scrittura è arrivata per caso alcuni anni fa come antistress e per combattere una frequente emicrania. Ha cominciato a scrivere prima dei suoi viaggi e dopo di storie bizzarre tratte dalla pratica clinica. L’amante della sposa è il primo romanzo che ha tirato fuori dal cassetto dei suoi piccoli “tesori” pubblicato da Harper Collins Italia. Il suo motto di vita è: “Vivi e lascia vivere”.

Le altre uscite di venerdì 15 luglio

Patrick McGrath, L’estranea, La nave di Teseo 

Con il suo stile inconfondibile, preciso e coinvolgente, Patrick McGrath racconta la storia di un matrimonio travagliato e di una famiglia complicata e tormentata, una storia di resistenza e lealtà, e dell’improvviso, inaspettato, barlume d’amore che, nel mezzo di una crisi, può riportare la pace anche nelle anime più sofferenti.
Quando Constance Schuyler accetta di sposare Sidney Klein, professore universitario specialista di poesia romantica e molto più vecchio di lei, lo fa perché la considera un’occasione per sfuggire, finalmente, all’opprimente ombra del padre e affermare sé stessa come una donna adulta. Sidney, da parte sua, vede in lei la possibilità di superare la fine del suo precedente matrimonio dal quale ha avuto un figlio, Howard, ed è affascinato da quella ragazza fredda, bella ed enigmatica. Ma Constance è, soprattutto, una donna fragile che non ha fatto i conti con il suo passato, segnato dalla morte della madre, Harriette, dalla disaffezione del padre e dal rapporto di amore e gelosia che la lega alla sorella più giovane, Iris. Quando il padre le rivela una verità a lungo taciuta, Constance è costretta a riconsiderare tutta la sua vita, le certezze su cui aveva fondato il suo essere. I fantasmi del passato mettono in crisi il suo già traballante equilibrio mentale, oltre che il matrimonio con Sidney. L’intero mondo di Constance inizia a crollare e la sua unica consolazione sembra essere Howard, un bambino serio e delicato in cui si riconosce.

Sharon Dodua Otoo, Una stanza per Ada, NN Editore

Mi è stato detto che l’amore è la più grande felicità. Io vorrei ribadire che gli esseri che fanno tali affermazioni non sono mai stati avvolti da un silenzio totale; non hanno mai provato la sensazione dell’infinito. O meglio: non sanno più che sensazione fosse. Loro sono come Ada

Quattro donne di nome Ada vivono in epoche diverse. La prima è cresciuta nel Ghana del XV secolo, piange la morte del suo bambino ma non riuscirà a seppellirlo. La seconda è la prima programmatrice della storia, è nobile e privilegiata, ma questo non basterà a fermare la gelosia del marito quando la scopre in compagnia dell’amante, Charles Dickens. La terza è detenuta nel campo di concentramento di Mittelbau-Dora, nel 1945, dove è costretta a prostituirsi per le guardie naziste e i prigionieri. La quarta Ada è una giovane londinese appena arrivata a Berlino, è Nera, e tra mille difficoltà cerca una casa per sé e per la bambina che darà alla luce. I destini di queste quattro donne sono legati da un oggetto speciale, un braccialetto prezioso che ogni uomo sulla loro strada tenta di sottrargli. Le loro storie formano il racconto di un’unica Ada, alla ricerca di una “stanza tutta per sé” dove vivere senza discriminazioni e violenza.
Sharon Dodua Otoo ci offre un romanzo tumultuoso che spazia tra luoghi e mondi diversi, raccontando la storia di una donna che è tutte le donne; e ci conduce in un viaggio che sin dall’inizio dei tempi segna la strada per conquistare la libertà, per preservare la luce del genio e la dolcezza dell’amore. Questo libro è per chi ha dato un buffo soprannome a qualcuno prima ancora di conoscerlo, per chi non riesce a togliersi dalla testa Redemption song, per chi vorrebbe trasmettere tutto quello che ha imparato dalla vita con una danza, e per chi prima di addormentarsi rivolge il suo sguardo a chi ama, così da potersi abbandonare al sonno con il cuore leggero.

L’autrice

Sharon Dodua Otoo è una scrittrice e attivista inglese di origine ghanese, vive a Berlino e scrive in tedesco. Ha pubblicato articoli e novelle sui temi della diversità, del razzismo e del femminismo. Nel 2016 ha vinto il premio Ingeborg Bachmann con il suo primo racconto scritto in lingua tedesca. Una stanza per Ada è il suo romanzo d’esordio, già venduto in oltre venti paesi.

Ruggero Roggio, Il re delle api, Arkadia

Una Sardegna costiera e inattendibile, geograficamente bugiarda, offre aspettative fasulle ed è teatro di molteplici casualità. Personaggi grotteschi e verosimili, oppure assolutamente veri, si innalzano o si schiantano pagina dopo pagina, raccontandoci di sé, degli altri, di chi conoscono e di chi non conoscono. Il Ministro, il Principe del Vento, con la loro interminabile partita. La madonna laica Zenia, che vive alle spalle del Ministro. E poi Boreal l’acrobata, la piccola Marisol, i parsimoniosi Aurelian e Costela, che amano capre e api e la terra. C’è anche Mamadou, l’occhio straniero, che guarda e vigila e coglie gli aspetti di tutto questo affaccendarsi senza giudicare. A tirare le trame di ogni esistenza e di ogni respiro il caso, ma anche il destino, guidato o meno, caotico e al tempo stesso ordinato. I frammenti di ciascuno si mischiano in una storia che, intersecando i ricordi che emergono via via, si avvitano come bisce in un gioco di rimandi.

L’autore

Ruggero Roggio (1954, Sorso) scrive non quanto vorrebbe e con la continuità necessaria. Accampa alibi e scusanti: la campagna, ritenendo le sue fave impareggiabili e spreca tempo sul solitario del tablet, convinto che tutti siano risolvibili. Qualcosa ha pubblicato: Sisifo e lo scarabeo (Tre B+Z), Stirare sinché posso (Condaghes), È il blu il colore che ti sta meglio (Nofrontiere), Aìfon aìpad éffèbì. Sciugarrey. Poesie (Soter), Raccolta differenziata. Prosimetro (Soter), Alla cassa del supermercato, in fila, all’ora di chiusura. Poesie (ebook, VisualityPublishing). Suoi interventi sono apparsi su “La Nuova Sardegna”, “Società Sarda”, “Biblioteche Oggi”, “Ellin Selae”, “Intraprendere”. È stato tra i vincitori di Lapis In Gurgos con il racconto Au6. Minaccia di continuare a scrivere.

Elena Zucchi, Le scintille di Alma, Arkadia

Una donna, Milano, la carriera, l’amore. Cosa prevarrà? Un ottimo esordio per Elena Zucchi che ci racconta una storia moderna e carica di sostanzialità. Alma Boselli è una trentacinquenne di origini nobili, ricercatrice di Economia Aziendale in una prestigiosa università milanese. Segnata da un profondo dramma infantile, la misteriosa morte della madre, è fondamentalmente insicura. L’incontro con Marzio, anche lui con un’infanzia difficile, si trasformerà in un rapporto intenso, sebbene irto di ostacoli. La sfuggente sensualità dell’uomo, tuttavia, porterà ben presto Alma a fare i conti con il suo passato e a trasformare il sentimento in una sorta di ossessione. Il tutto mentre anche nell’ambiente professionale le acque si faranno sempre più agitate. E sarà proprio nel momento in cui si sente sprofondare maggiormente che la giovane conoscerà un gruppo di persone molto particolari, con le quali cercherà di riemergere a una vita più tranquilla. Sullo sfondo di una Milano trafelata e sempre di corsa, un romanzo accattivante sugli umori e i malumori di una donna in carriera scombussolata dalla ricerca dell’amore esistenziale e dalla risoluzione di un antico dolore.

L’autrice

Elena Zucchi vive a Milano, dove è nata nel 1967. Laureata in Lettere Moderne presso l’Università Cattolica di Milano, ha poi conseguito un dottorato di ricerca in Psicologia presso l’Università degli Studi di Genova. Iscritta all’albo degli psicologi della Lombardia, è specializzata in metodologie innovative di formazione manageriale e sviluppo di persone e organizzazioni. È cofondatrice e partner di SeStante dove gestisce e coordina progetti per aziende e team di lavoro. Dal 2001 insegna presso la Facoltà di Scienze e Tecniche Psicologiche dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Autrice di diversi articoli sul tema dello sviluppo del potenziale individuale e manageriale, ha collaborato ai saggi Oltre il potenziale (Franco Angeli, 2007) e La forza di crescere (Franco Angeli, 2014); ha curato il volume Il colloquio e l’intervista. Parlare con le persone nelle organizzazioni’ (Franco Angeli, 2008). Èstata tra i cinque vincitori del premio Letterario Straparola (2020). Le scintille di Alma è il suo romanzo d’esordio.

Antonella Fiaschi, La metamorfosi dell’Angelo, Gaspari editore

Un caso professionale all’apparenza banale diventa per Caterina Novelli, avvocato di mezza età della provincia del Nord-Est moti vo di indagine per decifrare cosa si nasconde davvero dietro i moti vi di un atroce delitto compiuto fra le mura di casa sua. Lo stile asciutto e la vicenda, che tiene sempre in tensione, coinvolge in un susseguirsi di colpi di scena, poiché nella storia narrata, come nell’animo umano dei suoi protagonisti, nulla di ciò che appare è come sembra.

L’autrice

Antonella Fiaschi vive e lavora a Udine, dove svolge la professione di avvocato. Impegnata in compagnie teatrali amatoriali come attrice e regista.

Renzo Brollo, Prima che Lignano cancelli i nostri passi, Gaspari editore

Maddalena ha sessantaquattro anni quando scopre che il figlio che credeva perduto quarantasei anni prima è vivo. Senza potersi rivelare, con uno stratagemma, riuscirà a farlo arrivare fino all’hotel Rex di Lignano Sabbiadoro, ospite dell’albergo dove lavora. Una settimana a disposizione per conoscerlo, per capirlo e per scoprire che anche lui, come lei, si è perso nella vita, vittime entrambi del medesimo abbandono. Maddalena, sessantaquattro anni e una vita intera spesa come cameriera presso l’hotel Rex di Lignano Sabbiadoro dove lavora per non vedere più il mondo che sta fuori e così dimenticare il dolore della perdita di un bambino appena nato. Alberto è un uomo di quarantasei anni, di cui cinque appena scontati nel carcere di Bollate. Fragile e impreparato a tutto, dopo la morte dei genitori, si ritrova solo e senza prospettive. Prima che Lignano cancelli i nostri passi è la storia del loro incontro e del legame tra due persone vittime dello stesso abbandono, circondate da uomini che non riescono a morire, bambini che appaiono misteriosamente e zingari che ripuliscono tutto con l’aceto.

L’autore

Renzo Brollo è nato a Gemona del Friuli nel 1971, dove vive e lavora. Dal 2009 fa parte della redazione di Mangialibri. Ha ottenuto il secondo posto nei premi Leggimontagna del 2016 e Moak del 2018 e il primo premio Grenzen 2019. Con la Gaspari ha pubblicato La casa dei Corvi (2020).

Gli incontri letterari del Battiati Jazz Festival 2022

Il Battiato Jazz Festival, curato dal batterista Antonio Petralia e giunto alla settima edizione, si aprirà per ogni incontro con i classici “20 minuti con l’autore“. Il festival si terrà al Parco Comunale “Sandro Pertini” del Comune di Sant’Agata Li Battiati e gli incontri letterari si terranno tutti alle ore 20.15. Dalle ore 21 inizieranno i concerti.
Nella locandina in basso i sei concerti, qui i sei incontri letterari: sabato 16 luglio Giuseppe Maresca e Luca Raimondi presentano Gotico siciliano, Algra Editore; giovedì 21 luglio, Cristina Fontanarosa e Alessandro Filetti presentano  Antiche storie siciliane, Algra Editore; domenica 31 luglio Vladimir Di Prima presenta La banda Brancati, A&B Editrice; venerdì 5 agosto Sarah Grisiglione presenta Prove d’autore, Algra Editore; venerdì 12 agosto Laura Naselli presenta Non c’è pace per Olivia, Algra Editore; mercoledì 31 agosto Gianni Scuto presenta  L’ultimo Marat, Atile Edizioni.

Clicca sull’immagine e leggi i dettagli del festival

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