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Dominio Sicilia con la copertina a Donzella, e la controcopertina a Raimondo e Luca Raimondi

Le letture consigliate da Salvatore Massimo Fazio

Blog Dal 30 maggio al 12 giugno due settimane di botti con gli autori copertina, Erica Donzella e Raimondo e Luca Raimondi. Tra le novità, la debuttante Giovanna Di Marco, i saggi di Fabio Lo Verso e "La malarazza" di Linda Barbarino. Lorenzo de' Medici Press pubblica inediti di Mark Twain e Arthur Conan Doyle. La Sicilia in primo piano anche per la presentazione di "Il mare non mente mai" di Riccardo Mondo (A&B)

Due settimane di meraviglia tinte di Sicilia e da Il Saggiatore. Sono infatti, l’Isola di Trinacria e la casa editrice dei saggi che la fanno da padrona. E allora iniziamo. Si parte subito col botto: martedì 30 maggio libro copertina per il ritorno di Erica Donzella che debutta nella bellissima collana Talè di Kalós con Come acqua comanda“. Lo stesso giorno per Fazi esce Il mare colore veleno. Indagine su uno dei più grandi disastri ambientali del paese” (Marsilio) libro denuncia del palermitano Fabio Lo Verso insieme con Il figlio sbagliato di Camilla Lackberg All’aria sparsi. Storia culturale dei capellidi Elena Martelli (Il Saggiatore). Giugno si apre nel suo giorno più importante, il 2 Festa della Repubblica, con Il Saggiatore che piazza una tripletta sulla questione di genere con Huw Lemmey e Ben Miller che escono conBad Gays. Crudeli e spietati: una storia omosessuale“, M. V. Lee Badgett conEconomia Queer. Perché i diritti civili sono un vantaggio per tutti e Ines Testoni con “Il terzo sesso. Perché Dio non è maschio e altre questioni di genere. Nei giorni a seguire doppietta di inediti per i tipi di Lorenzo de’ Medici Press che propone due novità assolute tradotte per la prima volta in Italia: di Arthur Conan Doyle, “Parola mia. Interviste e altri ineditie Mark Twain con “Parla Mark Twain. Interviste scelte al creatore di Tom Sawyer e Huckleberry Finn. Incuriosisce non poco il debutto di Giovanna Di Marco con “La sperta e la babbaper i tipi di Caffèorchiedea editore.

La controcopertina è siciliana, tornano Raimondo e Luca Raimondi con Il senso dell’ora felice nono volume della collana Le Dalie nere di Ianieri Edizioni. Maxence Fermine con “Dance me to the end of love” (AnimaMundi Edizioni), Yves Bonnefoy con “L’esitazione di Amleto. Scritti su William Shakespearee Linda Barbarino (ancora Sicilia) con “La malarazzanuovamente per Il Saggiatore, chiudono la nostra carrellata di consigli per le prime due settimane di giugno. Ma un altro gran colpo è la presentazione, in anteprima europea, che si terrà domenica 11 giugno alle ore 18, del primo romanzo di Riccardo Mondo,Il mare non mente mai” (A&B) in uscita ufficiale il 16 giugno. Il fondatore dell’Istituto mediterraneo di psicologia archetipica, sceglie la sua terra, Catania, portando una parterre di ospiti eccellenti quali: Pasqualino Ancona (presidente nazionale del Cipa – Centro italiano di psicologia analitica), Fulvia Toscano (direttrice di Naxos Legge), Livia Di Stefano (psicologa analista del Cipa Catania) e l’illustratore del volume nonché psichiatra Claudio Conti.

Godete o voi che la pensate: si chiama Sicilia, si legge cultura!

Le uscite di martedì 30 maggio

Libro copertina, “Come acqua comanda” di Erica Donzella, Kalos

Erica Donzella

Acqua che si fa pioggia; che diventa mare; che si rifà pioggia. Quante sono le forme dell’acqua? Galleggiando sulla distesa di ciò che è rimasto, scorre la storia della famiglia di Pietra, mentre lei se ne sta aggrappata al suo bastone a tre teste con la treccia bianca sulle spalle curve e un groviglio nero che le stringe l’anima. A raccontarla è sua nipote, una bambina di otto anni. Piccola e già grande. Masculazzu, la chiamano. Sì, è un maschiaccio, Viola. Per gli adulti e per i suoi coetanei. E lei lo sa di non appartenere ai bambini nati per essere bambini e senza nessuna prova da superare, nessun conto da far tornare a gruppi di tre, nessuna tabellina del tre da ripetere per rimettere a posto il caos di tutte le cose. Non è come loro, lei si è già rotta. Ha assaggiato il dolore – le bocche spalancate di pietra e calcare e il tanfo marcio della piena di acqua, terra e fango che in primavera ha inghiottito tutto il suo mondo – e ha imparato che bisogna sapere quando è necessario ridurlo in goccia, questo dolore. In gocce d’acqua, la stessa acqua che toglie e dà la vita. Salvezza e abisso. Basta solo fidarsi, dell’acqua, della terra. E del proprio sangue.

Fabio Lo Verso, Il mare colore veleno. Indagine su uno dei più grandi disastri ambientali del paese, Fazi 

Uno straordinario viaggio-inchiesta tra Augusta e Siracusa, lungo la costa più inquinata della Sicilia, dove la popolazione convive da mezzo secolo con i veleni di un gigantesco polo petrolchimico. Un reportage narrativo crudo e dolente sul disastro ambientale meno conosciuto d’Italia ma fra i più antichi e profondi

Il quadrilatero della morte. Così è stato ribattezzato il tratto della costa siciliana tra Augusta e Siracusa – nel dopoguerra «il più bel posto della Sicilia» secondo lo scrittore Tomasi di Lampedusa – dove ha sede il più grande polo petrolchimico d’Italia, il secondo in Europa, un Moloch che produce il 37% del PIL della regione: tre impianti di raffinazione petrolifera, due stabilimenti chimici, tre centrali elettriche, un cementificio, due fabbriche di gas industriale e decine di aziende dell’indotto. In questi trenta chilometri di territorio dove fabbriche, cisterne e ciminiere si estendono a macchia d’olio sfigurando il paesaggio, ormai da mezzo secolo si consuma un disastro ambientale di proporzioni incalcolabili. Veleni industriali di ogni tipo – mercurio, piombo, idrocarburi, arsenico, benzene, biossido di zolfo e diossine – hanno contaminato il mare, la terra, l’aria e le falde acquifere, e sono entrati nelle case per mietere vittime, tra caduti sul lavoro, morti per tumore e malformazioni congenite nei neonati.

Camilla Lackberg, Il figlio sbagliato, Marsilio

La regina del giallo nordico, Camilla Lackberg, torna in libreria il 30 maggio con un nuovo libro avvincente. A Fjällbacka è arrivato l’autunno e la città è in fermento per i preparativi della mostra fotografia di Rolf Stenkl. Tutto procede liscio fino a quando due giorni prima dell’evento, il fotografo viene trovato morto nella sua galleria. Nello stesso tempo la casa dello scrittore Henning Bauer, candidato al premio Nobel per la letteratura ma in pieno blocco creativo, viene messa a soqquadro. Gli episodi sono connessi tra di loro: i due uomini non solo erano amici, ma erano anche i fondatori del Blanche, un club culturale per pochi eletti e fondamentale per farsi conoscere nel mondo delle arti. Le indagini di Patrik Hedström faticano ad andare avanti, ma la svolta si ha quando Erica, durante la stesura di un nuovo libro scopre che un caso di omicidio risalente al 1980, ha dei collegamenti con il Blanche.

Elena Martelli, All’aria sparsi. Storia culturale dei capelli, Il Saggiatore

Radi o folti, ricci o lisci, tinti o grigi: All’aria sparsi costruisce una storia artistica, letteraria, mitologica ed emoziona- le dei nostri capelli, del loro linguaggio e del loro immaginario. Attingendo a un’enorme quantità di documenti, con raffinata e vagabonda erudizione Elena Martelli ha dato vita a un racconto, privato e collettivo, delle rivoluzioni culturali che le nostre capigliature hanno segnato nei secoli.
Da Sansone e Dalila alla Laura petrarchesca, dalle acconciature della corte del Re Sole a quelle dei film di Hollywood, dalle parrucche dei giudici inglesi agli orridi toupet: queste pagine ci permettono di smarrirci fra le mode di ogni tempo, ma soprattutto di svelare i significati nascosti dietro a un taglio à la Titus o à la garçonne, oppure di esplorare l’atlante di pittori, scultori, poeti, esteti e antropologi che hanno raffigurato e descritto le chiome e le zazzere che ognuno di noi porta. Perché i capelli non sono solo tratti distintivi del nostro stile e della nostra personalità ma il segno di un intero universo culturale.

Le uscite di venerdì 2 giugno

Huw Lemmey e Ben Miller, Bad Gays. Crudeli e spietati: una storia omosessuale, Il Saggiatore

L’imperatore Adriano, il poeta Pietro Aretino, il fondatore dell’FBI J. Edgar Hoover, perfino l’ideologo del nazismo Ernst Rohm: la loro sessualità ha avuto un ruolo importantissimo nelle loro vite, almeno quanto in quelle degli eroi che celebriamo. Ricco di storie carnali e appassionate, per- vasi di irriverenza e crudeltà quanto di tenerezza e solidarietà, il libro di Lemmey e Miller raccoglie le vite di queste problematiche (quando non perfide) figure: provocatorio e irriverente, apre nuovi scenari su cosa significhino l’identità e la normalità, sul senso della lotta politica e di quella personale, e mostra quanto sia recente l’idea che un essere umano sia riducibile alle proprie preferenze sessuali.

M. V. Lee Badgett, Economia Queer. Perché i diritti civili sono un vantaggio per tutti, Il Saggiatore

Combattere le discriminazioni nei confronti delle persone Lgbt non è solo un fatto morale. Certo, i singoli individui sono danneggiati dall’omobitransfobia in mille modi, ma a soffrire di ineguaglianza e violenze sono anche le comunità, i quartieri e le industrie, che si vedono private di capacità, abilità e talenti utili a creare un migliore tessuto sociale. O, nel caso delle imprese, a prosperare. Il libro di M.V. Lee Badgett apre un nuovo fronte della lotta alle discriminazioni, sostenendo che i pregiudizi verso le persone Lgbt danneggino l’economia in modo sostanziale, e che per decenni la ricchezza delle nazioni è stata frenata da preconcetti violenti e discriminatori. Leggi persecutorie, violenze di genere, atti di emarginazione e bullismo, discriminazioni sul lavoro, insomma tutto ciò che impedisce alle persone queer di vivere vite piene e appaganti ha un effetto anche sulla società nel suo complesso: questo libro mostra tutto ciò che l’economia (e dunque le nostre tasche) perdono quando impediamo a tutt* di esprimere il proprio talento.

Ines Testoni, Il terzo sesso. Perché Dio non è maschio e altre questioni di genere, Il Saggiatore

Fin dalla sua comparsa, la specie umana è drasticamente divisa in due, assecondando nei corsi dei millenni falsi pretesti e credenze religiose, linguistiche, culturali e sociali. Da una parte ci sono gli uomini: corpi forti e resistenti, eroi e divinità a cui asservirsi; dall’altra le donne: corpi deboli e fragili, ancelle destinate a servire. Ines Testoni in Il terzo sesso si interroga sull’origine di questo scisma di genere, sui sistemi di potere che coinvolgono le figure che lo hanno istaurato, e soprattutto sull’idea di subalternità che ha condizionato e piegato – e continua a condizionare e piegare – le vite di donne di tutte le epoche e i continenti. Dopo aver scardinato gli stereotipi legati al «sesso debole», trovando come modelli di ispirazione le opere di Simone de Beauvoir e di Simone Weil, la filosofa espone la sua teoria del terzo sesso: per vivere il mondo di domani è necessario supera- re il binarismo uomo/donna, le distinzioni sessuali e linguistiche, e riconoscersi come individui capaci di vivere ed equilibrare al proprio interno le istanze di ambedue i sessi. Abitarne uno nuovo, sempre fluido e plurale.

Le uscite di martedì 6 giugno

Arthur Conan Doyle, Parola mia. Interviste e altri inediti, Lorenzo de’ Medici Press

Tradotte per la prima volta in Italia le migliori interviste che, nel corso degli anni, Arthur Conan Doyle rilasciò per giornali e riviste; tra gli intervistatori anche scrittori del calibro di Bram Stoker e P.G. Wodehouse. Il creatore di Sherlock Holmes racconta le tappe della propria vita e ripercorre, con ricchezza di dettagli, tutte le proprie creazioni letterarie. Come è nato Sherlock Holmes? Come e perché muore? Che cosa conta nella letteratura e che cosa c’è dopo la morte? Il volume contiene anche gli inediti Il caso di Oscar Slater, in cui Conan Doyle ricostruisce un celebre omicidio nell’Inghilterra di primi Novecento, e alcuni interventi in cui parla di religione, dell’anima e dello spiritismo a cui credeva fermamente. Con un QR-code che permette di vedere e ascoltare il video della rarissima intervista filmata a Conan Doyle nel 1928. Arthur Conan Doyle (1859-1930) è stato uno dei più popolari e apprezzati scrittori di lingua inglese in tutto il periodo tra Ottocento e Novecento. La sua fama esplose con la creazione letteraria del celeberrimo investigatore Sherlock Holmes, ma Conan Doyle fu anche prolificissimo autore di romanzi storici, racconti di avventura, narrativa di fantascienza, saggi storici e testi per il teatro. Tra i suoi maggiori successi vanno ricordati – oltre ai romanzi di Sherlock Holmes come “Uno studio in rosso” (1887), “Il segno dei quattro” (1890) e “La valle della paura” (1915) – i romanzi “Il mondo perduto” (1912), “La mummia” (1892) e “La terra della nebbia” (1926). Dalle sue opere sono stati tratti anche molti film di grande successo.

Mark Twain, Parla Mark Twain. Interviste scelte al creatore di Tom Sawyer e Huckleberry Finn, Lorenzo de’ Medici Press

Per la prima volta tradotte in Italia le affascinanti interviste che Mark Twain rilasciò durante gli ultimi quindici anni di vita. Dialoghi fondamentali che documentano soprattutto l’atteggiamento dell’autore verso i due volumi che da quasi un secolo e mezzo hanno dilettato, più di ogni altro, generazioni di ragazzi e di ragazzi diventati adulti: “Le avventure di Tom Sawyer” e “Le avventure di Huckleberry Finn”. Questi documenti, dal tono e ironico o volutamente iperbolico, sono preziosi per mettere in luce la personalità dell’autore. In gran parte riportano risposte a domande che gli vennero poste, ma di frequente le parole che l’intervistatore attribuisce a Mark Twain sono inserite nel contesto della descrizione della cornice in cui si colloca l’incontro tra i due e presentano un inestimabile spaccato dell’epoca in cui vissero e agirono tanto l’autore quanto i suoi lettori. Fra le tredici interviste spicca quella che vede Twain dialogare con Rudyard Kipling in un confronto tra giganti della letteratura che è anche un gustoso racconto di avventura.
Samuel Langhorne Clemens, meglio noto con lo pseudonimo letterario di Mark Twain (1876-1884), è da tutti conosciuto e amato soprattutto per “Le avventure di Tom Sawyer” (1876) e “Le avventure di Huckleberry Finn” (1884), due classici ormai entrati a far parte dell’immaginario collettivo. Ma Twain fu anche autore di fenomenali racconti umoristici e satirici, saggista, educatore e spietato critico della società statunitense dell’epoca. Secondo William Faulkner, Twain fu “il primo autentico scrittore americano”.

Le uscite di giovedì 8 giugno

Giovanna Di Marco, La sperta e la babba, Caffèorchiedea editore

“Dicono gli atlanti che la Sicilia è un’isola e sarà vero, gli atlanti sono libri d’onore. Si avrebbe però voglia di dubitarne, quando si pensa che al concetto di isola corrisponde solitamente un grumo compatto di razza e costumi, mentre qui tutto è dispari, mischiato, cangiante, come nel più ibrido dei continenti”. Gesualdo Bufalino comincia così, con questo incipit, il suo “Cento Sicilie”. E continuando, fra le tante contraddizioni, osserva: Vi è una Sicilia “babba”, cioè mite, fino a sembrare stupida; una Sicilia “sperta”, cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode. Giovanna Di Marco, qui al suo esordio narrativo, in questo libro, ibrido fin nella struttura, racconta due storie con due registri linguistici e due ritmi. Due storie ambientate tra la fine dell’800 e l’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso caratterizzate l’una da uno smaccato materialismo e l’altra, per contrasto, da una carica di idealismo. A incarnare queste visioni del mondo opposte, due donne: Lucia, furba e, a tratti, spietata; Concetta, che crede nel socialismo anche come appartenenza a un paese della comunità alloglotta _arbëresh._ Entrambe, seppur in modo diverso, condizioneranno e plasmeranno le esistenze dei loro cari. Nell’incanto del racconto, Giovanna Di Marco ci mostra le infinite stratificazioni di una terra e del suo popolo e così anche le altre irraggiungibili Sicilie.

Le uscite di venerdì 9 giugno

Yves Bonnefoy, L’esitazione di Amleto. Scritti su William Shakespeare, Il Saggiatore

Come mai Shakespeare, autore di un’epoca così lontana sotto molti aspetti, esercita ancora oggi un fascino indiscutibile e universale? Yves Bonnefoy, che molta parte della sua vita di studioso e di traduttore, l’ha dedicata all’opera del Bardo ci mostra quanto Shakespeare, grazie alla sua capa- cità di cogliere la parola nel suo significato più profondo, continui a essere così vicino a noi, così stimolante, e così evidentemente testimone delle nostre tenebre presenti e al contempo portatore di speranza. Bonnefoy ha tradotto numerose tragedie e commedie, sonetti e poemi proponendo un’interpretazione originale e attuale dell’opera shakespeariana. Il volume L’esitazione di Amleto e la decisione di Shakespeare, contenuto in questa raccolta di saggi e interviste, uscito in Francia nel 2015, è il più recente e interessante esempio della critica poetica che ha accompagnato la sua intensa attività traduttiva. Un libro per farci apprezzare la grandezza di Shakespeare attraverso un’analisi intima e inedita, rendendo evidente quanto il dialogo con il poeta elisabettiano abbia influenzato la sensibilità del poeta francese e il suo modo di scrivere poesia.

Linda Barbarino, La malarazza, Il Saggiatore

Sicilia, secondo dopoguerra. Alfredo Mancuso è figlio di braccianti e trascorre insieme alla sua famiglia una vita piuttosto misera. Il ragazzo è insolito, diverso dai coetanei del paese: cova un sentimento di rivalsa nei confronti della società, legge, abbraccia il socialismo e desidera emanciparsi da quella condizione meschina. Ad un certo punto l’occasione per cambiare vita arriva: Alfredo entra in un gruppo di banditi, scoprendo nel banditaggio la sua forma di libertà. L’assalto a una corriera che trasporta dei sacchi di frumento scatena un evento drammatico e inaspettato. Sulla corriera c’è un carabiniere, lo scontro a fuoco sarà inevitabile e Alfredo, nella confusione, spara a un suo compagno. Ma cosa è successo davvero? Chi è davvero la malarazza? Da quel momento in poi il protagonista si darà alla latitanza, incontrerà una donna che contribuirà a salvarlo mentre alterne vicende si susseguono fino all’entrata in scena di un’altra figura ambigua e misteriosa, il bandito Dottori. In una lingua tra Verga e Camilleri, una storia di riscatto dove ogni personaggio cerca a suo modo di liberarsi dalle catene che lo legano, con esiti incerti come il destino.

Maxence Fermine, Dance me to the end of love, AnimaMundi Edizioni

Maxence Fermine: «Un libro su un cantautore in divenire, all’epoca romanziere e poeta, che ha lasciato il mondo per ritirarsi su un’isola greca, in compagnia di una vergine dagli occhi di ghiaccio. E che, nonostante gli insondabili tormenti della depressione, continua a scrivere, amare e vivere con l’eleganza della disperazione. […] Questo testo è importante per me perché parla della genesi dell’amore, della poesia, della creazione e della ricerca di sé. È un omaggio a un artista immenso che, per quasi 40 anni, ha accompagnato la mia vita. Ho giurato a me stesso che un giorno ne avrei scritto un libro. Ora l’ho fatto» 

Il libro, molto delicato e poetico, racconta la storia d’amore nata nell’isola greca di Idra negli anni ’60, tra Leonard Cohen e la sua musa norvegese Marianne Ihlen. Tra le pagine scopriamo il giovane cantautore canadese agli esordi della sua carriera artistica, quando ancora non scrive canzoni, ma tenta la strada della poesia e del romanzo. Sarà Marianne a offrirgli una prospettiva nuova sulle sue potenzialità. Nel romanzo lo seguiamo lungo la sua vita complessa e tormentata, attraverso i chiaroscuri della bella favola d’amore.

Marianne Ihlen e Leonard Cohen

Dal testo: «Leonard incontrava spesso i Jansen la sera, alla taverna del porto. C’erano Axel, Marianne e alcuni amici, accompagnati dalla musica di un bouzouki, con un bicchiere di retsina in mano, bottiglie di vino ricoperte di paglia, che bevevano a sazietà. Mangiando foglie di vite guardavano il tramonto […] Il sole della loro conversazione produceva una curiosa ebbrezza, ariosa, leggera e profumata. Non tanto lontano dalle porte del paradiso, e nemmeno dai carboni dell’inferno. Come Ulisse, perso in mare, era intrappolato tra due insidie. Sfuggire a Cariddi per soccombere a Scilla. Amava Marianne ma aveva già paura di perderla, sebbene non fosse ancora sua».

Libro controcopertina, “Il senso dell’ora felice” di Raimondo e Luca Raimondi, Ianieri edizioni

Jano stava sulle sue. Dava così l’impressione di essere umile di fronte alle grandezze degli altri; in realtà, ma questo lo teneva per sé, stava sulle sue come suprema forma di snobismo nei confronti di chi, secondo lui, avrebbe potuto vendere tutt’al più per poche lire una raffigurazione della fonte Aretusa o un ritratto della Madonna a un turista di passaggio, se solo avesse avuto un minimo di umiltà

Jano Pandolfini è un pittore che, nell’isola di Ortigia, si muove all’interno di una conventicola di appassionati d’arte, di imbrattatele, di mercanti e di ricettatori. In questo bizzarro contesto irrompe la notizia della morte misteriosa di Elio Van Voot, anche lui pittore, che assurgerà a maestro solo grazie alla notizia di cronaca che farà schizzare in alto le sue quotazioni. In questo noir sardonico – che di fatto è quasi un pretesto per ritrarre l’ambiente pseudo artistico di una piccola comunità, tra invidie, frodi e antagonismi – agisce il commissario Saitta, indolente, distratto, demotivato: un uomo che, al contrario di ciò che gli imporrebbe il suo ruolo, temporeggia invece che indagare, tralascia piuttosto che seguire in concreto una pista per ottenere qualche risultato. E mentre avviene un delitto a Palermo, il vortice del traffico di dipinti si intensifica e lambisce i due fatti di sangue.

L’evento

Presentazione de “Il mare non muore mai” di Riccardo Mondo, A&B editrice



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