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Da Carthago a Panormus, per una settimana siamo tutti tunisini

Siciliani a colori Dal 22 al 30 aprile "Da Cathago a Panormus", la seconda settimana culturale tunisina a Palermo, organizzata dal Consolato tunisino. Eventi, convegni e spettacoli per rinsaldare il legame storico fra tunisini e siciliani

Una tipica tenda berbera

Una tipica tenda berbera

Tende berbere, artigiani che arrivano direttamente dalla Medina di Tunisi, musica, balli con artisti di fama internazionale, mostre fotografiche, cibi tipici e momenti di confronto culturali e sociali avranno da cornice i Cantieri Culturali della Zisa per la seconda edizione di “Da Carthago a Panormus”, settimana culturale tunisina a Palermo, organizzata dal 22 al 30 aprile dal Consolato tunisino a Palermo. L’evento arriva forse in uno dei momenti più difficili del Paese maghrebino, dopo i recenti attacchi terroristici al Museo del Bardo di Tunisi, a rinsaldare, però, ancora di più i legami storici fra i due territori e i due popoli, il tunisino e il siciliano.

Il mercato della Medina a Tunisi

Il mercato della Medina a Tunisi

Non basterà, certo, un atto di violenza gratuita a cancellare l’apoteosi di cultura della Tunisia, con i suoi 50 siti e musei. Un passato segnato da popoli che sono stati padroni del mondo, un presente che rispetta e valorizza l’eredità della storia: paese arabo tra i più moderni, la Tunisia vanta un patrimonio culturale che spazia nei secoli e di cui l’antichità è protagonista. Le tracce di una storia che inizia nella notte dei tempi sono ovunque: Cartagine, Kerkouane, Dougga e El Jem sono testimonianze indelebili della vita, degli scambi, dell’arte e della cultura che hanno reso unico questo angolo del Mediterraneo. Per questo motivo sono stati inseriti dall’Unesco nell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità.
La cultura tunisina non è solo nei siti archeologici, nei musei della ceramica, delle arti e delle tradizioni popolari, dell’esercito, delle arti islamiche, della posta; non è solo nelle moschee, nelle sinagoghe, negli anfiteatri e nei palazzi. Si trova, soprattutto, nel cuore pulsante e vivo delle Medina, con i loro labirinti di vicoli, gli arabeschi e gli stucchi decorativi, gli odori del coriandolo e dell’orzo grigliato, i rumori antichi e familiari degli artigiani al lavoro.

Il Museo del Bardo di Tunisi

Il Museo del Bardo di Tunisi

Si scopre nei piatti tipici con specialità come la chorba, minestra con verdure e carne d’agnello, il brik, crepe farcita con uovo e tonno, il chakchouka, una peperonata con spezie tipiche tunisine e, naturalmente, uno squisito cous cous – servito con agnello, pollo, pesce o anche zuccherato, con datteri e uva passa – da provare con il rinfrescante tè alla menta e il latte di palma. Si rivela del resto anche nell’artigianato, che spazia da tappeti, passamanerie, fez, veli di lana, alle ceramiche, dalle gabbie di Sidi Bou Said agli stupefacenti gioielli, fra cui fibule e braccialetti d’argento decorati con motivi berberi.

Chakchouka

Chakchouka

Si comincia, quindi, il 22 Aprile alle 16, nell’aula consiliare di Palazzo delle Aquile col convegno “Da Carthago a Panormus, la Tunisia: ponte sul Mediterraneo”, mentre alle 19, ai Cantieri Culturali alla Zisa, si inaugura il Villaggio Berbero, che nei giorni del festival resterà aperto dalle 10 alle 22.30. Alle 20 comincia la festa con degustazione di cibi tipici, sfilata di abiti tradizionali tunisini, intrattenimento musicale e danze di Sabah Ben Ziadi e il gruppo di musica Marsallah.

Giovedì 23 aprile, ai Cantieri, sarà giornata del cinema e della poesia: alle 16 viene proiettato il documentario “Les italiens de l’autre rive”, alle 17 seguiranno letture di poesie della scrittrice ed artista tunisina Habiba el Aschi; alle 18.30 spettacolo in piazza offerto dall’artista Ramzi Harrabi. Venerdì 24 sarà la giornata dei bambini: oltre alla visita guidata dei bambini delle scuole tunisine a Palazzo delle Aquile, il sindaco Leoluca Orlando conferirà la cittadinanza onoraria ai bambini tunisini nati a Palermo. Alle 17 ai Cantieri ci sarà intrattenimento e animazione con i bambini, seguito alle 19 dal girotondo antirazzista e alle 19.30 dallo spettacolo di percussioni di Hassan Mannai. Domenica 26 aprile allo Spazio 3 Navate, dalle ore 17 a mezzanotte, si terrà la festa interculturale “Il Mondo è Bardo” con la partecipazione della Consulta delle Culture e delle Comunità straniere presenti a Palermo.

Lunedì 27 aprile viene inaugurata la mostra fotografica illustrata dei siti archeologici tunisini e alle 15.30 verrà presentato il libro di Mondher Kilani, dell’Università di Losanna, “Quaderni di una rivoluzione. Il caso tunisino e l’emancipazione nel mondo contemporaneo”: ne discuteranno con l’autore, Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia culturale, Salvo Vaccaro docente di Filosofia politica, l’Assessore alla Partecipazione Giusto Catania, Noman Beji mediatore culturale. Alle 19 spettacolo del Gruppo Marsallah.
Martedì 28 aprile, alle 16.30, verrà proiettato il film “Bastava una notte .- Siciliani di Tunisi” del regista siracusano Emanuel Giliberti. Alle 19.30 chiude la giornata lo spettacolo tradizionale tunisino con Hassan Mannai.

Mercoledì 29 aprile si parlerà di dialogo religioso. Dalle 10 alle 14 verrà aperta al pubblico la Moschea tunisina di Piazza Gran Cancelliere. Alle 16 si terrà il convegno “Dialogo religioso”. Chiude la giornata, alle 19, lo spettacolo musicale di Khaled Ben Salah.
L’ultima giornata, quella di giiovedì 30 aprile, sarà dedicata al turismo. Alle 16, alla Camera di Commercio di Palermo si terrà il convegno “Prenota Sicilia-Tunisia”. Al Cinema de Seta, alle ore 18 si terrà la sfilata di abiti tradizionali tunisini; alle 19 grande spettacolo conclusivo con Khaled Ben Salah e El Kahina di Sabah Ben Ziadi; alle ore 20 cena di chiusura.
Per tutta la durata della Settimana culturale si possono ritirare i biglietti per l’estrazione, che avverrà il 30 aprile, di un viaggio più soggiorno per 2 persone (5 giorni a Bizerta) offerto dalla Tunisair e dalla Marina di Bizerta.

La Kasba di Bizerta

La Kasba di Bizerta

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