“A Walnut Tree”, per “15DOC winners collection” di Sole Luna Festival la nostalgia per un Pakistan che non c’è più

Il 9 giugno la rassegna "15DOC winners collection" del Sole Luna Festival ripropone on line il fim che vinse nel 2016. Protagonista un vecchio profugo pakistano e il dramma del personaggio che vuole fuggire dall’orrore del conflitto con i fondamentalisti talebani, ma che vuole ancora avere una scelta

“A Walnut Tree”, per “15DOC winners collection” di Sole Luna Festival la nostalgia per un Pakistan che non c’è più

Prosegue martedì 9 giugno, a partire dalle 19,30, la rassegna online di Sole Luna Festival “15doc winners collection” realizzata per celebrare i 15 anni di attività del festival palermitano di film documentari. In programma sul sito www.solelunadoc.org, il film A Walnut Tree del documentarista e attivista pakistano Ammar Aziz, vincitore nel 2016 dell’undicesima edizione del Festival.

Il protagonista è un vecchio che ripercorre la sua vita. Parla al nipote, con tristezza, della sua patria. Descrive le verdi colline dove in passato c’erano allegria e musica. Ora l’uomo vive in una tenda improvvisata in un campo profughi in Pakistan dove i residenti non sopravvivrebbero senza l’aiuto dell’ONU. L’uomo racconta che vive come un animale, come un nomade nel limbo. Vuole fortemente un paese che non esiste più: nella sua patria, i passatempi beati come la recitazione della poesia sono proibiti e gli amici e la famiglia sono andati via alcuni anni prima. Nelle poesie che legge a voce alta, esprime il suo dispiacere. Le scene quotidiane che includono la sbucciatura delle patate e la risata dei nipoti sottolineano la sua malinconia. Il vecchio si ferma mentre il mondo intorno a lui continua a girare.

Una scena di “A Walnut Tree”

La giuria internazionale di quell’anno premiò il film “Per l’approccio filmico brillante. La sensibilità poetica dell’autore riesce a entrare in perfetta sintonia con la storia dei personaggi, profughi di una delle zone più remote del mondo al confine tra il Pakistan e l’Afghanistan”.  “La metafora dell’albero – si legge nella motivazione – ben si adatta alla figura del nonno che decide di lasciare il terribile campo di accoglienza, in cui è confinato da anni, e di tornare al proprio villaggio, abbandonando figli e nipoti: vuole tornare alle proprie radici nonostante il rischio di diventare bersaglio dei talebani. Il film esplora il tema del viaggio nelle sue molteplici dimensioni. Il nonno è già di per sé un viaggio nel tempo; il dramma del personaggio che vuole fuggire dall’orrore, che vuole ancora avere una scelta”.

La giuria era composta quell’anno da: Gianni Massironi, sociologo e regista; Lander Camarero, autore e montatore televisivo; Adham Darawsha, allora presidente della Consulta delle Culture di Palermo; Alessio Genovese, regista | Tatiana Lo Iaconoprogrammer, attivista culturale e allora presidente FCS.

La rassegna “15 DOC winners collection” ha avuto inizio il 30 aprile e proseguirà fino al 18 giugno offrendo ogni martedì e giovedì alle 19,30 sul sito www.solelunadoc.org, i film premiati dal Festival nei suoi anni di attività, in attesa della 15esima edizione in programma a luglio.

A Walnut Tree
Regia di Ammar Aziz, fotografia di Danyal Rasheed, montaggio di Khushboo Agarwal.
Pakistan, 2015, 81’, pashtu e urdu con sottotitoli in inglese e italiano

Data

09 Giu 2020
Expired!

Ora

19:30 - 20:45

Maggiori informazioni

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Categoria

Organizzatore

Sole Luna Doc Film Festival
Sito web
https://solelunadoc.org/15doc/

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