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Tra Beethoven e il futuro, la Scam applaude Claudio Bonfiglio

Recensioni Omaggio al Maestro di Bonn da parte del grintoso pianista catanese nel concerto per la Scam: eseguite la a Sonata op. 57 (detta Appassionata) e la Sonata op. 109. L'applaudito concerto di Bonfiglio si è chiuso con l'esecuzione di “Nudo”, di Nicola Campogrande,, una accattivante apertura al contemporaneo per Bonfiglio che si sveste dei connotati orchestrali e affronta la narrazione con efficacia, tra fugacità impressionistiche e tratti jazzistici

Un omaggio al grande Ludwig van Beethoven, nel 250° anniversario dalla nascita (1770-2020), nella felice esibizione tenutasi  sabato 10 ottobre per la stagione 2019-2020 della Scam Società catanese amici della musica (diretta e presieduta da Anna Rita Fontana) all’Istituto Sacro Cuore della città etnea, col  grintoso pianista Claudio Bonfiglio. Quarto appuntamento dopo il lockdown, il concerto di Bonfiglio ha recuperato, insieme ai precedenti, una parte della programmazione della Scam interrottasi lo scorso febbraio.

Claudio Bonfiglio in concerto per la Scam

Incorniciato all’inizio e alla fine da pertinenti adesioni rispettivamente al barocco (nella Sonata in Fa minore op. 466 di Domenico Scarlatti) e ad una estrosa contemporaneità, il programma si è incentrato su  due opere pianistiche di rilievo del maestro di Bonn, ovvero la Sonata op. 57 (detta Appassionata) e la Sonata op. 109 (tratte dal corpus sonatistico che ne comprende  32): un autentico banco di maturità interpretativa, congeniale al nostro pianista che le ha affrontate  con  ammirevoli solidità tecnica e chances espressive. Bonfiglio, che ha introdotto ciascuna composizione con dovizia di cenni informativi, ha rivisitato l’op. 57 traendone con passione l’avvincente  spirito battagliero e l’intensa dialettica, che scaturisce dal nucleo delle quattro note emblematiche, presenti più tardi nella quinta sinfonia, quali rintocchi del destino.  Non da meno il pianista ha profuso impegno  nella complessa continuità formale che connota entrambe le sonate,  in particolare con la stupenda cantabilità dell’op. 109.

Il pubblico ha manifestato ampiamente il suo entusiasmo, reiterando gli applausi anche a fine serata, dopo l’esecuzione di “Nudo”, di Nicola Campogrande, che l’ha trascritta  in versione pianistica, dal suo stesso originale per pianoforte e orchestra: una accattivante apertura al contemporaneo per Bonfiglio, nell’accogliere con la stessa lucidità un linguaggio questa volta avveniristico, che si sveste dei connotati orchestrali e riesce con efficacia, tra fugacità impressionistiche  e tratti jazzistici, a ritrarre una donna, la dedicataria del brano, della quale si sconosce l’identità (Home, Occhi, Conquiste, Notte, Finale). 

Claudio Bonfiglio

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