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Non solo folk, con “Sugnu latru” I Beddi strizzano l’occhio al pop dell’estate

Musica Ospiti Simona Sciacca e Marco Corrao, I Beddi Musicanti di Sicilia continuano a far discutere e a spiazzare fan e appassionati ed hanno fatto uscire un singolo, “Sugnu latru”, che di folk ha solo l'anima, la lingua siciliana e poco più. La band: «Un “singolo estivo”, una canzone leggera e fresca come una granita di limone, sensuale e a tratti erotica per chi comprende anche solo un po’ il siciliano»

Ad un anno di distanza dall’uscita dell’ultimo album “Non chiamateci folksinger”, I Beddi Musicanti di Sicilia – il cantante e chitarrista Mimì Sterrantino, il cantante e suonatore di strumenti popolari come organetto, zampogna, friscalettu e marranzano Giampaolo Nunzio, il cantante e suonatore di tamburi, mandolini e marranzani Davide Urso, il chitarrista Francesco Frudà, il batterista e percussionista Alessio Carastro, il contrabbassista Pier Paolo Alberghini, tutti coadiuvati da Ottavio Leo, fonico e produttore artistico – continuano a far discutere e a spiazzare fan e appassionati ed hanno fatto uscire un singolo, “Sugnu latru”, parole e musica di Davide Urso, pubblicato da Suoni Indelebili, che di folk ha solo l’anima, la lingua siciliana e poco più: «Un “singolo estivo”, una canzone leggera e fresca come una granita di limone, sensuale e a tratti erotica per chi comprende anche solo un po’ il siciliano – sottolineano i componenti della formazione etneo-messinese -. Un brano che si muove su binari onirici apparentemente spudorati ma che riassume lo spirito concreto di una certa letteratura antica fatta di poetica spicciola e diretta, catarsi di una voglia d’amore non facilmente esprimibile o condivisibile».

E per questa svolta musicale I Beddi hanno chiamato due amici come ospiti, la cantante scordiense Simona Sciacca che canta con loro nel progetto comune Sicily Folk Orchestra, e il cantante e musicista orlandino Marco Corrao.

Oggi più nulla scandalizza ma nell’abbattimento spasmodico di ogni pudore e tabù si è persa tutta la poesia, l’arte per necessità, la bellezza che crea tensione e desiderio incontenibile. Con questa canzone è come se I Beddi volessero riprendersi quella bellezza conturbante, quella passione propulsiva dal sapore chimerico e utopistico perse nel gioco della modernizzazione, a costo di pescarle o rubarle senza permesso là dove ancora si nascondono. Poco importa se queste espressioni dell’umano siano puramente carnali o semplicemente metafisiche.
Il video è stato realizzato da Giuseppe Consales e oltre i componenti della band e gli ospiti Sciacca e Corrao vede la partecipazione dell’attrice, danzatrice, e modella Federica Greco, dell’attrice Graziana Pagano e della modella Camila Silva Souza.

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