Territori Donata al Comune di Ragusa la bandiera raffigurante il logo scelto che era stato scelto nel 2018 per la candidatura del Val di Noto a Capitale Italiana della Cultura 2020. A consegnarla al sindaco ibleo Peppe Cassì, presente l’assessore alla cultura Clorinda Arezzo, è stato il primo cittadino netino Corrado Bonfanti. Un gesto simbolico che testimonia l’interesse a tenere uniti tutti i comuni del Val di Noto e della città che hanno ottenuto il riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità
Donata al Comune di Ragusa la bandiera raffigurante il logo scelto che era stato scelto nel 2018 per la candidatura del Val di Noto a Capitale Italiana della Cultura 2020. A consegnarla è stata nel pomeriggio di oggi al sindaco di Ragusa Peppe Cassì, presente l’assessore alla cultura e beni culturali Clorinda Arezzo, è stato il primo cittadino della città netina Corrado Bonfanti, accompagnato nella visita al Comune dal capo di gabinetto Paolo Patanè e dall’addetto stampa Ottavio Gintoli. Un’uguale bandiera era stata consegnata dal primo cittadino netino ad altri comuni (Modica, Caltagirone e Scicli) che fanno parte del sito “Le città tardo barocche del Val di Noto” riconosciuto nel 2002 dall’Unesco fra quelli insigniti del riconoscimento di patrimonio dell’Umanità, ed altri comuni che chideranno di farne parte come Vizzini e Grammichele.
Un gesto simbolico, come ha tenuto a sottolineare lo stesso sindaco Bonfanti, che testimonia l’interesse a tenere uniti tutti i comuni del Val di Noto e della città che hanno ottenuto il riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità.
Nel corso dell’incontro il sindaco Bonfanti ha parlato dell’importanza del Distretto Turistico del Sudest e dei progetti che si intendono portare avanti anche con la partecipazione del Comune di Ragusa che qualche anno fa aveva deciso di non far più parte dello stesso distretto. Il primo cittadino di Ragusa Cassì ha sottolineato che per raggiungere obiettivi ambiziosi è importante lavorare in sinergia e fare squadra. «Con l’ingresso in Giunta dell’assessore Clorinda Arezzo a cui ho affidato la delega per la cultura e beni culturali – ha aggiunto Cassì – affronteremo l’argomento per rivedere i termini della questione, tornare a sederci attorno ad un tavolo e discutere insieme di progetti futuri.
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