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Il Biondo tra mito e drammaturgia contemporanea

Teatro e opera Dieci spettacoli nella sala grande e otto al ridotto. La nuova stagione dello Stabile palermitano spazia tra classici rivisitati e spettacoli di impronta piĆ¹ spiccatamente comica, con i grandi interpreti di cinema e teatro. In Sala Streheler andranno in scena le migliori esperienze della drammaturgia siciliana, ma anche il cabaret colto, il mito e la prosa

Sono dieci gli spettacoli in abbonamento (in Sala Grande), di cui cinque produzioni. Al Teatro Biondo di Palermo si comincia il 30 ottobre con I Persiani a Caporetto di Roberto Cavosi, con Anna Maria Guarnieri, Luciano Virgilio e Marco Gambino. Prendendo spunto da I Persiani di Eschilo, opera esemplare sulla guerra, Cavosi racconta, dal punto di vista di una cuoca e di un maggiordomo, il dramma del primo conflitto mondiale, che proprio cento anni fa vedeva il coinvolgimento dellā€™Italia. Ā«Eschilo ā€“ spiega Cavosi ā€“ che scriveva I Persiani dal punto di vista dei vincitori, ĆØ stato il primo a dirci che nelle guerre non ci sono vincitori o vinti, perchĆ© la guerra ĆØ una sconfitta per tutti. E Caporetto ĆØ per noi lā€™emblema della sconfittaĀ».

La stagione prosegue con unā€™altra produzione del Biondo: Still Life di ricci/forte, una libera interpretazione de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che farĆ  discutere. Stefano Ricci e Gianni Forte, considerati gli enfants terribles del teatro italiano, prenderanno spunto dal celebre romanzo per sviluppare un discorso su alcune caratteristiche della cultura e del costume siciliani, presi a modello dellā€™inarrestabile declino della societĆ  contemporanea. Lo spettacolo nascerĆ  da un workshop ā€“ che si terrĆ  al Teatro Biondo dal 22 al 27 settembre ā€“ nel quale i due registi indagheranno i sintomi ā€œcatatoniciā€ che contraddistinguono la Sicilia e lā€™Italia di oggi: una sonnolenza, un sonnambulismo che, nonostante gli stimoli esterni, perpetra unā€™immobilitĆ  di sopravvivenza. Lo spettacolo andrĆ  in scena dal 20 al 29 novembre.

Emma Dante

Emma Dante

A seguire, dallā€™11 al 20 dicembre, il palcoscenico del Biondo ospiterĆ  Verso Medea, spettacolo-concerto di respiro internazionale dellā€™artista residente Emma Dante, prodotto dalla Compagnia Sud Costa Occidentale, con le musiche e i canti dei Fratelli Mancuso, Ā«che col loro potere incantatore sono i veri protagonisti dello spettacoloĀ», come ha tenuto a sottolineare la regista. In scena, insieme a loro: Elena Borgogni, Carmine Maringola, Salvatore Dā€™Onofrio, Sandro Maria Campagna, Roberto Galbo e Davide Celona.

Al centro dello spettacolo una figura femminile emblematica, che offre allā€™affermata regista lā€™occasione per elaborare una riflessione sul conflitto tra natura e convenzioni sociali, sullā€™identitĆ  femminile e lā€™immaginario maschile, sul sentimento di estraneitĆ . Per Emma Dante Ā«Medea ĆØ una barbara che non riconosce altra autoritĆ  se non quella del proprio istinto, per questo si attacca disperatamente al concetto di libertĆ . La sua appartenenza a un gruppo familiare o di classe o di nazione o di religione limita la sua presunta libertĆ , perchĆ© Medea si sente straniera ovunque. La sua vera tragedia consiste proprio nella difficoltĆ  di mantenere coscienti le sue pulsioni primitive, lottando disperatamente perchĆ© non si trasformino mai in regole da rispettareĀ».

Negli stessi giorni sarĆ  in cantiere la successiva produzione del Biondo, che debutterĆ  il 15 gennaio: Kean, passione e seduzione di Michele Perriera, interpretato da Lollo Franco, che lo stesso Perriera aveva diretto in questa sua riscrittura dellā€™opera di Dumas dedicata al grande attore britannico Edmund Kean (1787-1833). Lollo Franco firma la regia insieme a Jean Laurent Sasportes, regista, attore, danzatore e coreografo noto soprattutto per la sua pluriennale collaborazione con Pina Bausch. Lo spettacolo aspira ad essere una favola onirica, che valorizzerĆ  dimensione allegorica del racconto.

Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino

A seguire, dal 29 gennaio al 7 febbraio, Pierfrancesco Favino ā€“ affermato interprete cinematografico, diretto tra gli altri da Giuseppe Tornatore, Gabriele Muccino, Gianni Amelio, Ferzan Ozpetek, Spike Lee, Ron Howard ā€“ sarĆ  il protagonista di Servo per due, adattamento de Il servitore di due padroni di Goldoni nella versione di Richard Bean, curato dallo stesso Favino insieme a Paolo Sassanelli (col quale firma anche la regia), Marit Nissen e Simonetta Solder. Uno spettacolo in linea con lā€™idea portante del Nuovo Teatro Biondo: rileggere i classici non tanto attualizzandoli, ma esponendoli a una luce diversa, a nuovo punto di vista. Una vera e propria commedia musicale, movimentata ed esilarante, ambientata nella Rimini degli anni ā€™30 e interpretata da unā€™affiatata compagnia di attori e musicisti. Servo per due ĆØ un fuoco di fila di battute e colpi di scena, inframmezzati dallā€™esecuzione dal vivo di celebri brani dā€™epoca.

Leo Gullotta - ph Tommaso Le Pera

Leo Gullotta – ph Tommaso Le Pera

Si torna a ridere dal 12 al 21 febbraio con Leo Gullotta, protagonista di Spirito allegro di Noel Coward nella messa in scena di Fabio Grossi. Una delle commedie piĆ¹ divertenti e popolari del Novecento, per oltre cinquantā€™anni ininterrottamente in scena nel West End londinese. Tra sedute spiritiche e dispettosi fantasmi, Leo Gullotta, veste i panni di uno scrittore in cerca di spunti per il suo nuovo romanzo, destreggiandosi dinanzi allo spettro della prima moglie (che lo vorrebbe defunto per riabbracciarlo) e allā€™attuale compagna in carne e ossa. Lo spettacolo si caratterizza per i sorprendenti effetti scenici, realizzati anche con lā€™ausilio del video-mapping, una tecnologia avanzata che si basa su spettacolari proiezioni tridimensionali.

La stagione proseguirĆ  dal 4 al 13 marzo con la nuova produzione Minetti – Ritratto di un artista da vecchio di Thomas Bernhard, che vedrĆ  il ritorno al Biondo del talentuoso regista palermitano di teatro e cinema Roberto AndĆ². A dare corpo e voce a Bernhard Minetti, uno dei piĆ¹ grandi attori di teatro del Novecento, sarĆ  Roberto Herlitzka, uno dei piĆ¹ grandi attori italiani. Dopo Kean, dunque, unā€™altra riflessione sullā€™Attore, colto nella sua piena maturitĆ . Lo scrittore Thomas Bernhard, che ha avuto Minetti come interprete di molti dei suoi testi, ne ha scritto uno apposta per lui, nel quale lā€™attore, ormai anziano e solitario, trascorre una notte di capodanno in attesa di andare in scena per lā€™ultima volta nel ruolo di Re Lear.

Roberto Herlitzka

Roberto Herlitzka

In un inarrestabile flusso di coscienza, Minetti riflette sulla propria vita e sul senso del teatro, senza risparmiare giudizi caustici e impietosi su una societĆ  istupidita e un teatro svuotato di senso. Il tragico epilogo assume il significato di un estremo atto di ribellione.

E di grandi attori ĆØ composto anche il cast dello spettacolo Dipartita finale di Franco Branciaroli, che andrĆ  in scena dal 15 al 24 marzo. Insieme a Branciaroli saranno infatti in palcoscenico Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai e Maurizio Donadoni, due leggende del teatro italiano e uno dei piĆ¹ apprezzati interpreti, insieme allo stesso Branciaroli, delle successive generazioni.

Dipartita finale ā€“ che strizza lā€™occhio a Beckett ā€“ ĆØ la storia di tre simpatici clochard alle prese con le questioni ultime cui li costringe TotĆ², travestimento della morte. Il fine metafisico, quello di un mondo affossato nellā€™assenza di valori, che affida la propria longevitĆ  alla scienza in assenza di una fede nellā€™immortalitĆ , ĆØ perseguito con strumenti irresistibilmente divertenti. Ā«Si tratta una parodia ā€“ spiega Branciaroli ā€“ un western, un gioco da ubriachi sulla condizione umana dei nostri tempi, con tre barboni che giacciono in una baracca sulle rive di un fiume, forse il Tevere, e con la morte, nei panni di TotĆ² menagramo, che li va a trovare impugnando la falceĀ».

La dodicesima notte, in scena dal 15 al 24 aprile, segna il ritorno a Shakespeare e al Teatro Biondo di Carlo Cecchi, regista di una memorabile Trilogia shakespeariana che proprio il Biondo aveva prodotto negli anni ā€™90.
La dodicesima notte ĆØ una commedia corale fondata sugli equivoci, sugli scambi di identitĆ  e di genere. Il testo shakespeariano, esaltato dalla traduzione della poetessa Patrizia Cavalli, dalle musiche di Nicola Piovani e dai sontuosi costumi di NanĆ  Cecchi, permette ancora una volta al regista, anche interprete nelle vesti di Malvolio, di orchestrare un gioco attoriale straordinario, lavorando sulla stilizzazione e sullā€™essenza dei personaggi attraverso quella maestria che ha fatto di lui il piĆ¹ moderno tra i grandi registi-interpreti del teatro italiano.

Vincenzo Pirrotta

Vincenzo Pirrotta

Infine, dal 6 al 15 maggio, il programma in abbonamento della Sala Grande si concluderĆ  con unā€™altra originale produzione: Horcynus – Transito e ricongiungimento, elaborazione, curata dal regista Claudio CollovĆ , del monumentale romanzo Horcynus Orca di Stefano Dā€™Arrigo, che vedrĆ  in scena, tra gli altri, Vincenzo Pirrotta e Manuela Mandracchia.

Horcynus Orca narra il ritorno dalla guerra di ā€˜Ndrja CambrƬa, nocchiero della Regia Marina italiana. ƈ un Nostos, proprio come nellā€™Odissea e nellā€™Ulysses di James Joyce, al quale viene spesso accostato. Come questā€™ultima, ĆØ unā€™opera di grandioso respiro epico e lirico, che racchiude, in una azione di pochi giorni e in uno spazio compreso tra lā€™estremitĆ  della Calabria e la Sicilia, una materia di immenso potenziale mitico e simbolico e insieme di straordinaria evidenza realistica. Lo spettacolo intende riproporre la simbiosi tra realismo e visionarietĆ .

SALA STREHLER

Stagione a sĆ© per la Sala Strehler, il ridotto del Teatro Biondo di Palermo, che con otto spettacoli, di cui cinque produzioni, offre un programma che spazia dalle migliori esperienze della drammaturgia siciliana ā€“ Franco Scaldati, Salvo Licata, Lina Prosa, Nino Gennaro ā€“ al cabaret colto di Lella Costa, dal mito dellā€™Odissea raccontato da Davide Enia alla storia personale e musicale di Olivia Sellerio e alla prosa di Michele Serra.

Davide Enia

Davide Enia

Si comincia il 13 gennaio (repliche fino al 17) con la produzione de La Fame / La Peste, dittico visionario dello scrittore e giornalista Salvo Licata, che tra ironia, farsa e disincanto descrive lā€™anima controversa e ferita di Palermo, attraverso personaggi sui generis, rubati alla cronaca e al mondo stravagante dello spettacolo. In scena, diretti da Luca Dā€™Angelo, ci saranno tre stimati cantori dellā€™universo popolare narrato da Licata: la figlia Costanza, Salvo Piparo e Gino Carista.

A seguire, dal 20 al 24 gennaio, Davide Enia, nellā€™ambito del progetto Un racconto mediterraneo di Sergio Maifredi, narrerĆ  La discesa agli inferi dellā€™undicesimo canto dellā€™Odissea. Nella sua interpretazione, i versi di Omero diventeranno il pretesto per spiegare lā€™arte del racconto e i segreti dellā€™affabulazione. Richiamando diversi autori e opere e mischiando narrazione, filastrocche e cunto siciliano, Enia, in compagnia di Odisseo, ci trascinerĆ  in un affascinante viaggio nella memoria e nellā€™immaginazione.

Lina Prosa

Lina Prosa

Dal 3 al 7 febbraio andrĆ  in scena Lampedusa Way, terzo capitolo della Trilogia del Naufragio di Lina Prosa, che ha appena ricevuto il Premio della Critica 2015 e che il Biondo sta producendo integralmente. Interpretato da Maddalena Crippa e Graziano Piazza, Lampedusa way racconta il viaggio di Mahama e Saif, piĆ¹ volte evocati dai protagonisti di Lampedusa Beach e Lampedusa Snow. I due raggiungono lā€™isola siciliana alla ricerca dei profughi Shauba e Mohamed, che noi spettatori sappiamo arrivati ad altra destinazione. La ricerca del cadavere, il suo recupero, il ritorno in patria e il rituale del lutto sono tappe del grande viaggio della cultura mediterranea dentro il mistero dellā€™esistenza umana, sul quale la cronaca di questi giorni ci costringe tragicamente a riflettere.

Franco Scaldati e Franco Maresco

Franco Scaldati e Franco Maresco

Dal 24 al 28 febbraio il Biondo torna a proporre il teatro di Franco Scaldati, affidando unā€™antologia di testi, incentrati sulle coppie scaldatiane, a Franco Maresco, che per il Biondo aveva giĆ  diretto Lucio e che ha appena presentato alla Mostra del Cinema di Venezia Gli uomini di questa cittĆ  io non li conosco, dedicato alla vita e allā€™opera del poeta siciliano. In scena, ad interpretare TotĆ² a VicĆØ, Aspanu a Binirittu de Il pozzo dei pazzi, Fortunato e Spardaquasetta, il Corto e il Muto, saranno Melino Imparato, Giacomo Civiletti e Gino Carista.

Dal 16 al 20 marzo Lella Costa proporrĆ  Ragazze, un recital scritto insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione, con le musiche di Stefano Bollani, per sensibilizzare il pubblico, con ironia e intelligenza critica, sui temi del femminicidio e della violenza sulle donne. Lo spettacolo ha cominciato a prendere forma da una citazione di Calvino, tratta da quella sua Euridice ā€œaltraā€ che, sotto lo sguardo protettivo e vagamente ottuso di un uomo assai potente, si ostina a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi nelle ā€œlande desolate del fuoriā€.

Lella Costa

Lella Costa

Dal 13 al 17 aprile, Olivia Sellerio, figlia dellā€™editrice Elvira, sarĆ  la protagonista, insieme a un pianoforte Bluthner, dello spettacolo Cā€™era un piano, scritto insieme a Nino Vetri. Raccontando, per parole e musica, la storia del pianoforte che era appartenuto a una zia di Elvira e che scampĆ² miracolosamente ai bombardamenti anglo americani su Palermo, Olivia rievocherĆ  pagine della nostra storia, di una famiglia e una cittĆ  in tempo di guerra. A rafforzare il racconto, le foto del padre Enzo Sellerio.

Non ho tempo di badare ai miei killer ĆØ il titolo dello spettacolo di Massimo Verdastro e Giuseppe Cutino dedicato a Nino Gennaro, poeta e teatrante corleonese, ma palermitano di adozione, che il Teatro Biondo ricorda a ventā€™anni dalla morte, dopo avere ospitato la mostra Lā€™angelo del sottosuolo. Verdastro e Giuseppe Sangiorgi interpreteranno brani da Una divina di Palermo, La via del sexo, Rosso Liberty ed altri scritti editi e inediti. Un corpus in grado di offrire una visione ampia del lavoro di un autore che tratta argomenti disparati adoperando i registri piĆ¹ diversi, quasi un avanspettacolo che vuole abbattere qualunque pregiudizio culturale e mentale.

Michele Serra

Michele Serra

La stagione della Sala Strehler si concluderĆ  dal 18 al 22 maggio con Ognuno potrebbe di e con Michele Serra. Ispirandosi al suo nuovo omonimo romanzo, Serra proporrĆ  un recital che si dipana tra letteratura, musica e teatro. Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, Ognuno potrebbe ĆØ il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dellā€™insofferenza. Un viaggio senza partenza e senza arrivo, che tocca molte delle stazioni di una societĆ  in piena crisi, nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.

Informazioni
La campagna abbonamenti del Biondo ĆØ giĆ  iniziata e la novitĆ  ĆØ che ĆØ possibile rinnovare il proprio abbonamento online, collegandosi al sito www.teatrobiondo.it. Si ha diritto alla riconferma entro il 20 settembre. I nuovi abbonati potranno scegliere il proprio turno e il proprio posto a partire dal 22 settembre. Il calendario delle rappresentazioni prevede anche questā€™anno 9 turni, 5 serali e 4 pomeridiani. Sono attive diverse convenzioni, in particolare rivolte agli studenti. Info: Botteghino Teatro Biondo ā€“ Via Roma 258, tel. 091 7434341 tutti i giorni dalle 10 alle 19

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