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I 62 dello Strega, le suggestioni oniriche, tossiche e anarchiche per una settimana di libri vibranti

Le letture consigliate da Salvatore Massimo Fazio

Blog La settimana da leggere dall'8 al 14 marzo si apre con le 62 candidature al Premio italiano più prestigioso in materia di libri. Libro copertina della settimana quello di Martino Ciano con "Oltrepassate" (A&B Editrice) mentre la contro copertina è di Salvatore Di Giacomo con "Mattinate napoletane" (Alessandro Polidoro Editore). Sempre sul pezzo NN Editore, Humboldt, Racconti, New Books, Add, Solferino, Tunué, HarperCollins e Divergenze

Sono 62 i libri candidati al Premio Strega 2021, tra cui il comitato direttivo dovrà scegliere la rosa dei dodici finalisti, che saranno annunciati il 22 marzo alle ore 12. Una nota che ci riguarda, perché appena due settimane fa lo abbiamo eletto libro copertina. Parliamo di Non è di maggio (Arkadia, collana Sidekar) di Luigi Romolo Carrino, giunto alla sua terza candidatura sempre con editori indipendenti. Non sorprendono La forma del silenzio (Ponte alle grazie) di Stefano CorbettaIl dannato caso del signor Emme di Massimo Roscia uscito per la romana ExOrma, L’anno che a Roma fu due volte Natale di Roberto Venturini pubblicato per la sempre sul pezzo Sem- Società Editrice Milanese, e i nati in “casa nostra” Grazia Pulvirenti con Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani (Jouvence), Anna Giurickovic Dato con Il grande me (Fazi), Mattia Insolia con Gli affamati (Ponte alle grazie), Michele Ainis con Disordini (La nave di Teseo) e Paolo Di Stefano con Noi (Bompiani). Ma per saperne di più su tutti i 62 titoli e rispettivi autori basta cliccare sul banner di seguito.

Clicca sul banner per scoprire i 62 autori candidati al Premio Strega 2021

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Iniziamo adesso con i nostri consigli, partendo subito dal primo giorno della settimana: lunedì 8 marzo tornano negli scaffali libreschi Debora Scalzo  e Elsa Flacco.

Debora Scalzo, Cuore marchiato, New Book Edizioni
Cuore marchiato è un libro intenso, che ha per sfondo la Polizia di Stato, che noi sappiamo stare molto a cuore, per ragioni personali, a Debora. In un periodo come quello attuale, è importante riconoscere e ricordare chi il proprio lavoro lo fa con passione e dedizione. La storia tra Sofy e Marco, per quanto sia incredibilmente passionale e travolgente, è allo stesso tempo tossica e, raccontandoci questa storia, Debora vuole fare vedere a tutte le donne che si trovano in una situazione simile, quanto sia sbagliato e doloroso. Vuole far capire quanto sia importante per queste persone, ritrovare in loro stesse la forza di rinascere e di andare oltre, per il loro stesso bene. È importante dire basta alla violenza sia fisica che psicologica sulle donne, causa alla quale Debora tiene particolarmente, anche considerando l’uscita della sua nuova collezione di magliette, cui parte del ricavato andrà a sostegno di queste vittime e dei loro figli.

Elsa Flacco, Il giudice nero, Divergenze
Roma, 1931. Il giudice nero narra la storia vera degli ultimi giorni dell’anarchico Michele Schirru. Mec­canico, poi fruttivendolo, “Mike” era emigrato dalla Sardegna negli USA, dove si era formato una coscienza politica di prim’ordine e colla­borava, a New York, con la rivista «L’adu­nata dei refrattari», per la quale scrisse diversi artico­li. Tornato in Italia, vorrebbe contribuire al crollo del fascismo; così si procura un certo numero di bombe, compie alcuni sopralluoghi inconcludenti, e infine viene arrestato. Questo è il racconto, in un atto e sette scene, di un emblematico processo alle intenzioni. Balzano, sollevando perplesso lo sguardo: «Fallace non chiederà la fucilazione con questi presupposti».
Cristini: «Io sono convinto del contrario».
Balzano: «Basterà un difensore agguerrito…».
Cristini: «Non datevi pensiero. L’avvocato d’ufficio è uomo più attento alla sostanza che alla forma».
Balzano: «Nel nostro campo la forma è la sostanza». Con un apparato critico del prof. Piergiorgio Della Pelle, che ripercorre la storia del protagonista, anarchico sardo fucilato dai fascisti, questo libro si candida a diventare un caso di genere.

Mercoledì 10 marzo profondi sentimenti siriani opposti per Mohamed e Shady Hamadi e la raccolta di Kali Fajardo-Anstine.

Mohamed e Shady Hamadi, La nostra Siria grande come il mondo, Add Editore.

In questo libro due generazioni si parlano e raccontano, riscoprendo un dialogo che non sempre è stato facile: diversi i percorsi, le ansia, le aspirazioni. Avventurosa e sorprendente la vita di Mohamed che per molto tempo ha nascosto al figlio ciò che ha subito nelle carceri siriane, riflessiva e impegnata quella di Shady. Nei capitoli le due voci si alternano, trovando poco a poco assonanze nella condivisione di ricordi ed emozioni. Ascoltandoli, seguiamo il racconto di cosa fosse la Siria cinquant’anni fa, di cosa volesse dire opporsi al regime e di come si vivesse allora in Italia da stranieri, ma anche le confidenze di cosa sia la Siria per chi non ci è nato ma che lì sente le proprie radici.

Tante storie: la politica vissuta da protagonista da Mohamed a Sesto San Giovanni, la scoperta continua di Milano, il volontariato come guida turistica per le chiese della città e i loro tesori artistici, la perdita della moglie. E per Shady, i libri scritti, la collaborazione con giornali, le presentazioni nelle scuole, nei festival e nelle librerie, le partecipazioni in TV, la voglia di fare che si scontra con un’Italia che offre poche opportunità ai giovani, la vita a Londra ma con le radici ben salde in una Siria amata, desiderata, ormai grande come il mondo.

Kali Fajardo-Anstine, Sabrina & Corina, Racconti Editore
Raccolta d’esordio di Kali Fajardo-Anstine, Sabrina & Corina è stato accolto con successo dalla critica, ha scalato le classifiche dei libri migliori del 2019, fino a guadagnarsi, tra gli altri, un American Book Award e la short list del National Book Award. In questi racconti di amore e redenzione protagoniste sono le donne: le Sabrine e le Corine che confidano sul legame di sangue su cui hanno fondato una specie di sorellanza fragile, sempre sul punto di essere spezzata. Hanno appreso fin da piccole che la loro bellezza sarà fonte di guai, lo hanno intuito leggendo i volantini affissi agli alberi con sopra la faccia di una loro coetanea scomparsa, oppure lo hanno sentito nei racconti delle nonne, convinte della necessità di uno specchio per ogni parete del bagno, per meglio riflettere tutti gli angoli della figura femminile. In una Denver circondata da montagne rassicuranti ma che ormai si va gentrificando, le storie magnetiche di Sabrina & Corina ci parlano di senso di appartenenza, di radici culturali decisamente in contrasto con il bianchissimo mito del West così come l’abbiamo sempre conosciuto. Tentativi di emancipazione dal patriarcato, la ricerca del proprio posto nel mondo, differenze di razza e di classe sono i temi che nemmeno troppo sotterraneamente animano questi racconti.

Alla cinquina in uscita giovedì 11 marzo appartiene il libro copertina della settimana: Martino Ciano, Oltrepassare, A&B Editrie

Attraversiamo una vita che è simile a un sogno. Ogni nostro risveglio è una caduta che ci stordisce e che ci fa piombare in un altro sogno. Oltrepassare vuol dire accettare il proprio destino e accettare è un modo per dissipare le ombre che ci perseguitano. E così, in questo romanzo in cui tutto si intreccia, si spezza e si ricongiunge per poi frantumarsi nuovamente, la vita di ognuno è un’illusione, un dolce dramma, una ironica tragedia in cui nessuno vince o perde. Il silenzio è una via di fuga, lo stupore è uno schiaffo alla volontà di potenza, esistere è una scommessa. In principio era il segno, poi la parola… infine, l’impossibilità di comunicare il proprio disagio.

Martino Ciano (1982) è giornalista e direttore responsabile di Digiesse News, testata giornalistica dell’emittente radiofonica Radio Digiesse di Praia a Mare. Vive a Tortora, primo paese dell’alto Tirreno cosentino. Scrive di letteratura e filosofia sulle webzine L’Ottavo, Zona di Disagio, Gli amanti dei Libri, Suddiario, Libroguerriero e sul suo blog BorderLiber. Nel 2018 il suo esordio letterario con Zeig. Oltrepassare è il suo secondo romanzo.

Qui di seguito gli altri quattro titoli in calendario l’11 marzo.

Sabina Guzzanti, 2119 La disfatta dei sapiens, HarperCollins
Dopo i successi a teatro, al cinema, alla tele visione, Sabina Guzzanti esordisce come narratrice. Lo fa con un romanzo che da un lato guarda alla grande letteratura distopica classica (da 1984 a Farenheit 451) e dall’altro affronta temi di straordinaria modernità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza, la dipendenza dalla tecnologia. 2119 – La disfatta dei Sapiens esce l’11 marzo con HarperCollins e si ci si augura che non si riveli troppo profetico, visto che gli accenni alle pandemie sono stati scritti nel 2019.

John Patrick Green, Investigators, Tunué
Colori vivaci, giochi di parole, battute, ironia e un ritmo frenetico cattura noi piccoli lettori alle prese con le avventure dei due simpatici alligatori. 3 Mango e Brash risolvono i crimini indossando il loro A.B.I.T.O (Armamentario Brevettato per Investigatori Tecnicamente Operativi) come si addice ai veri agenti V.A.LIGI.A( Agenti LIGI al dovere) sotto copertura Grazie alla tecnologica “WC travel” vengono chiamati per risolvere i misteri piùinsoliti. John Patrick Green ha rivelato di aver concentrato nella serie tutto ciò che faceva ridere lui e i suoi amici quando erano piccoli, è tornato bambino per garantire gag esilaranti e storie così divertenti. Mango e Sciallo, una coppia di super detective, viaggiano attraverso le fogne,combattono le forze del male con la loro super tecnologia da agenti segreti e le collaudate tecniche di viaggio attraverso…gli scarichi cittadini. Riusciranno i due a seguire gli indizi, risolvere il mistero e catturare i criminali?

Robert Coover, Huck Finn nel West, NN Editore
Huckleberry Finn è diventato grande; ha abbandonato da tempo la vita civile vissuta da ragazzo e insieme a Tom Sawyer si è avventurato nel Far West, dove le regole non esistono. Insieme, cavalcano sulle rotte del Pony Express, mentre attorno a loro divampa la Guerra di secessione. Ma ben presto Tom capisce di non voler fuggire dalla civiltà: sposa la sua antica fidanzata Becky Thatcher e torna a Est per inseguire potere e successo. Huck rimane solo: doma cavalli selvaggi, guida carovane di fanatici religiosi, diventa amico dell’indiano Eeteh che gli racconta le storie dei Grandi Spiriti. Sotto i suoi occhi, l’America moderna nasce e si impone con la violenza e con l’inganno, pagando il progresso con il sangue dei nativi e dei neri, non più schiavi ma non ancora liberi. Denso di poesia, esilarante e a tratti crudele, Huck Finn nel West è un romanzo d’avventura e insieme la storia stessa dell’America contemporanea; e parla a quella parte di noi che si nutre di miti, che li inventa continuamente, e attraverso la narrazione riscopre e plasma la propria vita. Questo libro è per chi fugge dal Tempo correndo a una velocità fantastica.

Richard Ovenden, Bruciare libri, Solferino
L’autore che guida una delle più importanti biblioteche del mondo – la Bodleian Library dell’Università di Oxford – ed è convinto che una battaglia per la conservazione della memoria sia prima di tutto una battaglia civile, sulla quale si fonda lo stato di salute della società contemporanea. Le biblioteche, gli archivi, i luoghi deputati alla conservazione della memoria e della cultura sono sempre stati un obiettivo sensibile. Ma oggi le minacce cui sono sottoposte queste istituzioni sono sempre maggiori: si chiamano distruzione deliberata, negligenza, mancanza di finanziamenti. Il digitale rappresenta una potenzialità enorme, ma anche un pericolo altrettanto gigantesco.

Venerdì 12 marzo fotografie e contro copertina per chiudere in bellezza. Il libro contro copertina è Mattinate napoletane di Salvatore Di Giacomo, Alessandro Polidoro Editore.

Una raccolta di racconti d’autore pubblicata per la prima volta nel 1886. Di Giacomo è stato interprete di quello che lui stesso definiva “verismo sentimentale”, cioè una scrittura – che sia in prosa o in versi – capace di cogliere nella miseria impercettibili sfumature, elementi che sfuggono all’occhio poco allenato. Con una scrittura malinconica e sentimentale, dominata da una profonda pietà umana, l’autore accompagna il lettore nei vicoli di Napoli, pullulanti di vita, alla ricerca di storie da raccontare.

Josef Albers, Messico 1935/1956, Humboldt Books
Josef e Anni Albers iniziarono i loro viaggi in Messico nel 1935, attratti da un paese molto diverso dagli Stati Uniti. Non erano alla ricerca dell’esotico ma piuttosto delle tracce di antiche civiltà precolombiane (Maya e Aztechi) e testimonianze della vita quotidiana di una popolazione molto povera ma piena di vitalità. Vestito di colori scuri e con un grande cappello nero, Albers era un fotografo non professionista con lo sguardo di un architetto, come si può notare dal grande senso della composizione e dalla ricerca di geometrie che scava anche dai millenari ritrovamenti archeologici . Queste fotografie non sono mai state pubblicate prima in Italia, e contribuiscono a ritrarre la figura di uno dei più grandi innovatori dell’arte e della cultura del Novecento, che ancora oggi ha molto da insegnarci. Il volume presenta anche un’introduzione di Brenda Danilowitz, curatrice e responsabile della Fondazione Joseph and Anni Albers, oltre a un saggio di Luca Galofaro, architetto (LSGMA) e curatore (CAMPO, Roma).

Leggere arricchisce di bellezza!

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