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Donne per i Beatles e contro il nazismo nella copertina dei nostri consigli di lettura dal 12 al 25 marzo

Le letture consigliate da Salvatore Massimo Fazio

Blog La bellezza di un graphic novel non ha eguali: Tunué ha pubblicato "Nowhere girl" di Magali Le Huche sui leggendari Beatles, che si aggiudica la controcopertina mentre il libro copertina è "Rose Valland" di Franca Pellizzari, pubblicato da Morellini, ritratto di una donna straordinaria che lotta per preservare il patrimonio culturale della sua Francia, durante l'occupazione nazista

Molti, moltissimi nuovi libri che danno luce al risveglio della primavera e alla bellezza della poesia, della narrativa, della saggistica e dei graphic novel, e proprio da quest’ultimo genere che la controcopertina si impone con “Nowhere girl. A scuola con i Beatles” di Magali Le Huche per Tunué. In copertina invece, un tema scottante affrontato da Franca Pellizzari, che con “Rose Valland“, per Morellini narra la storia di una giovane curatrice di un museo francese sfugge alle ire dei nazisti. Continuando per le prossime due settimane, dal 12 al 25 marzo ecco cosa vi consigliamo: “La coda delle lucertole” di Alice Cervia, Augh!, “Atlante storico mondiale. La storia dell’umanità in più di 600 mappe” di Christian Grataloup, L’ippocampo; “Sopravvivere al XXI secolo” di Noam Chomsky, José Mujica, e Saúl Alvídrez, Ponte alle Grazie; “Manifesto pisolini” di Virginia Cafaro, Le plurali; “L’estate breve” di Enrico Macioci, TerraRossa; “L’ombra dalla sciarpa blu” di Laura Veroni, Morellini; “Poscienza” di Roberto Maggiani, Il ramo e la foglia; “L’imprevedibile accade” di Giorgio La Spisa, Arkadia; “Saluterò di nuovo il sole” di Khashayar J. Khabushani, NNEditore; “Un animale selvaggio” di Joël Dicker, La nave di Teseo; “Sfidare lo spazio. Un astronauta racconta l’esplorazione del cosmo” di Umberto Guidoni, Mursia. Per finire exploit de Il Saggiatore con sei titoli di Mike Maunder, Cesare Segre, Ida Travi, Guido Vitiello, Francesco Tormen e Giuseppe Marcenaro.

Bentornata primavera!

Le uscite di martedì 12 marzo

Alice Cervia, La coda delle lucertole, Augh!

Vincenzina Montefiori, una giovane di ventitré anni che si mantiene facendo ricerche genealogiche e ha un padre malato di alzheimer, viene contattata dall’eccentrico vicino di casa, Ruben. Quest’ultimo le chiede di aiutarlo a trovare la famiglia di Mario, un clochard deceduto nel 1997. Inizialmente scettica, Vincenzina si lascia convincere e decide di iniziare l’avventura insieme. Inizia un’indagine che collega una serie di morti misteriose, risalendo addirittura all’Ottocento. La coda delle lucertole è una storia breve e intensa, che mescola il mondo reale con elementi surreali, offrendo un’esperienza weird.

Le uscite di mercoledì 13 marzo

Virginia Cafaro, Manifesto pisolini, Le plurali 

La storia narra l’esperienza di Virginia Cafaro, figlia della classe operaia, la quale cresce senza mai vedere i suoi genitori godersi un momento di riposo. L’autrice affronta il tema della demonizzazione dell’ozio in favore del lavoro, arricchito da analisi sociologiche e femministe. Attraverso il racconto della sua esperienza personale, la protagonista difende il diritto al riposo come atto rivoluzionario. Esamina anche fenomeni moderni come l’infinite scrolling, la procrastinazione notturna e le relazioni tra tecnologia, capitalismo e sfruttamento del tempo. Il libro esce poco prima della Giornata mondiale del sonno, che si propone di sensibilizzare sull’importanza del riposo per la salute e il benessere.

Le uscite di venerdì 15 marzo

Mike Maunder, Piante domestiche. Storia botanica delle nostre case, Il Saggiatore 

Rigogliose o rinsecchite, isolate in un angolo poco illuminato di un grigio ufficio o protagoniste assolute e sfrontate dell’ingresso di casa nostra, le piante da interno oggi sono ovunque: negli appartamenti, nei negozi, nelle palestre, negli ospedali, nelle aziende. Da quando gli esseri umani hanno iniziato a trascorrere la maggior parte delle loro giornate in luoghi chiusi e urbanizzati esse rappresentano l’ambiente botanico con cui abbiamo il contatto maggiore, quello che più influenza direttamente o indirettamente la nostra idea di natura. Consapevole che nella loro storia ci sia un frammento importante della nostra identità individuale e di quella collettiva, in Piante domestiche Mike Maunder ha voluto raccontare evoluzione, biologia e significati di questi esemplari «addomesticati» di flora, le cui radici affondano in luoghi remoti e in epoche distanti. Dalla regina‐faraone Hatshepsut che nel XV secolo a.C. organizzava spedizioni per recuperare incenso da coltivare nei suoi templi all’attuale mercato internazionale di piante recise, dal valore di oltre un miliardo di dollari, dalle futuristiche (ma già reali) piante «bioniche» che si illuminano al buio, Mike Maunder ci conduce attraverso i secoli e le civiltà per scoprire i segreti di piante ormai per noi comuni – ma in origine molto rare, esotiche e costose – come l’orchidea o la monstera, il geranio o il ficus. Un’opera che attraverso etimologie e film di culto, canzoni pop e mode dimenticate ci porta a osservare da nuove prospettive queste nostre coinquiline in vaso, fino a rivelarci che, nonostante le loro fragili apparenze, siamo noi ad avere bisogno di loro per stare bene.

Cesare Segre, Diario civile, Il Saggiatore

Diario civile è il racconto del lato più militante di uno dei più importanti intellettuali della seconda metà del Novecento. Una raccolta, a cura di Paolo Di Stefano, degli interventi di Cesare Segre sulle pagine del Corriere della Sera in cui indagava inquietudini, dubbi, malesseri e speranze del nostro paese. È il 1988 quando il semiologo e filologo Cesare Segre inizia a ragionare pubblicamente sui temi che ogni giorno lo interrogano e stimolano le sue riflessioni. Ciò cui darà ini- zio sarà un dialogo sul contemporaneo che lo coinvolgerà per venticinque anni: venticinque anni di domande, analisi, critiche, ragionamenti attorno a letteratura e politica, so- cietà e religione, cultura e cambiamento. In queste pagine emergono infatti i molti volti dell’intellettuale piemontese: il professore che ha a cuore l’istruzione dei giovani e il lavoro dei docenti minacciato da riforme sempre più draconiane; il linguista, preoccupato per l’appiattimento dei registri nell’uso dell’italiano e per il sempre maggiore ricorso, anche nei contesti più alti, al turpiloquio; il critico letterario, che si esprime su saggi, romanzi e film senza concedere sconti a nessuno, saldo sostenitore della responsabilità morale di ogni intellettuale; infine, nelle pagine più appassionate, l’uomo comune attraversato dalla storia, che salda ricordi personali e narrazione collettiva ripercorrendo il suo essere scampato ai rastrellamenti nazisti, la tragedia della Shoah e «l’enorme sollievo» della Liberazione. Diario civile è as- sieme il testamento intellettuale di un grande letterato e un invito alla meditazione attiva sul mondo: a rendere vivo il passato, interpellare il presente e immaginare il domani.

Le uscite di martedì 19 marzo

Ida Travi, I Tolki, Il Saggiatore

Chandra Livia Candiani l’ha definita «un’opera magica», Mariangela Gualtieri l’ha portata in teatro e al cinema provando a trasporre la «sua unica straordinaria musica»: per la prima volta viene raccolto in un unico volume il lavoro decennale di Ida Travi, la saga dei Tolki. Nel corso del tempo Ida Travi ha abitato i confini dell’editoria e della letteratura, anche se è sempre riuscita magicamente a rintracciare chi ama le parole e il loro mistero, di cui questi esseri chiamati Tolki sono l’incarnazione. Figure scontornate, residui d’una famiglia millenaria, parenti a venire, o antidiluviani: questi sono i Tolki, così Ida Travi li descrive. Sacri e miserabili, misteriosi e semplici, fantasmi provenienti dalla vita di ciascuno, una vita che teme di essere pronunciata. Usano un linguaggio povero, duro come una colpa, leggero come una liberazione. Si avvicinano ai loro lettori con circospezione, non sanno se fidarsi, se confidare i loro segreti, rivelare da dove vengono, cosa li anima, dove vanno. Se lo facessero, però, i lettori scoprirebbero da dove vengono le parole, cosa le anima e dove vanno: conoscerebbero il futuro del mondo.

Guido Vitiello, La lettura felice. Conversazioni con Marcel Proust sull’arte di leggere, Il Saggiatore

Siamo creature strane, noi lettori. Passiamo ore e ore im- mersi dentro parallelepipedi di carta, respirando vite che non sono la nostra, soffrendo e gioendo per le emozioni di estranei immaginari. Eppure, come per un incantesimo, quelle vite e quelle emozioni misteriosamente ci apparten- gono. La lettura è l’«Apriti, sesamo» che ci dà accesso a una caverna traboccante di tesori. Meglio di ogni altro lo aveva capito Marcel Proust. Nei primi anni del Novecento cominciò a tracciare del lettore, e del proprio essere lettore, un ritratto nuovo. Chi ha appreso l’arte di leggere non la eserciterà solo sulla carta, ma anche sul mondo – sulle persone, sugli amori, sui casi della vita. Si esporrà così a tutte le gioie, ma anche a tutti i rischi insiti nell’«atto psichico originale chiamato lettura»: le incomprensioni, gli equivoci, le interpretazioni deliranti, le palpitazioni della suspense. L’incantesimo della lettura felice può trasformarsi allora in un tormentoso sortilegio. Più di un secolo dopo, partendo dalle Giornate di lettura proustiane, Guido Vitiello torna a riflettere sul mestiere a tempo pieno del lettore. In un dialogo fittissimo con il suo fantasmatico interlocutore – che spesso interrompe, incalza e contraddice – cerca di rispondere a una domanda che lo assilla, e che ci assilla tutti: che ne sarà della lettura in un’e- poca in cui tutto cospira a distrarci dalle pagine?

Noam Chomsky, José Mujica, Saúl Alvídrez, Sopravvivere al XXI secolo, Ponte alle Grazie

Il libro narra dell’incontro tra Noam Chomsky, considerato l’intellettuale più influente del mondo, e José Mujica, definito il politico più amato del pianeta, orchestrato dal giovane attivista messicano Saúl Alvídrez. Durante il dialogo, affrontano i grandi temi del mondo contemporaneo, tra cui i cambiamenti climatici, le guerre, la crisi del capitalismo, la corruzione, i populismi e il deterioramento della politica istituzionale. In aggiunta, Chomsky e Mujica tracciano una mappa dei valori necessari per guidare l’umanità nel ventunesimo secolo, fondamentali per assicurare un futuro degno di essere vissuto. L’incontro rappresenta una straordinaria occasione di riflessione, che offre una prospettiva istruttiva e affascinante sul pensiero contemporaneo.

Libro controcopertina, “Nowhere girl. A scuola con i Beatles” di Magali Le Huche, Tunué

Un graphic novel autobiografico che mescola sapientemente con tono ironico tematiche delicate e cultura pop. Dal 19 marzo arriva in Italia per Tunué Nowhere Girl di Magali Le Huche già nota in Italia per i suoi albi illustrati per l’infanzia. La toccante storia di una ragazza cresciuta negli anni Novanta, una studentessa delle medie che si ritrova sospesa nel limbo tra infanzia e adolescenza. Affrontando una crescente ansia legata alla paura del fallimento, alla scuola, alle relazioni con gli altri e all’accettazione del proprio corpo, sviluppa un’ossessione per i Beatles… che potrebbero essere proprio ciò di cui ha bisogno per tornare a stare meglio. Una lettura ideale per chi ama la musica, per chi sta cercando il proprio posto nel mondo, per tutti quegli adolescenti che hanno un rapporto difficile con la scuola.

Le uscite di giovedì 21 marzo

Umberto Guidoni, Sfidare lo spazio. Un astronauta racconta l’esplorazione del cosmo, Mursia

Il 4 ottobre 1957, il mondo intero assistette al lancio dello Sputnik 1, il primo “compagno di viaggio” della Terra, l’evento che ha segnato l’inizio della sfida spaziale. Oltre sessanta anni dopo, i viaggi nello spazio sono diventati una realtà. Tra qualche anno torneremo sulla Luna, le prossime generazioni vedranno Marte dalla visiera di un casco ed esploreranno le lune dei giganti gassosi, e la “frontiera spaziale” si sposterà sempre più lontano dalla Terra, fino ai limiti del nostro Sistema Solare e oltre, verso lo spazio profondo, verso pianeti di altre stelle e, forse, potremo imbatterci in altre forme di vita o in vere e proprie civiltà extraterrestri. «Il 2037 potrebbe essere la data per la prima missione con equipaggio verso Marte. Il veicolo cargo di supporto lascerebbe la Terra 2 anni prima, nel 2035, seguendo una traiettoria di minima energia che lo porterebbe a raggiungere Marte in poco più di 200 giorni. Il volo degli astronauti avverrebbe nel 2037 con tempi di transito di circa sei mesi per l’andata e altrettanti per il ritorno. Con un tempo di permanenza su Marte di un anno e mezzo, la durata totale della missione si aggirerebbe intorno ai 900 giorni. Buona parte di questo tempo verrebbe trascorsa sulla superficie di Marte, mentre i tempi di transito interplanetario sarebbero ottimizzati per ridurre al minimo l’esposizione dell’equipaggio alle radiazioni solari e ai raggi cosmici».

Christian Grataloup, Atlante storico mondiale. La storia dell’umanità in più di 600 mappe, L’ippocampo  

La nuova edizione di Atlante Storico Mondiale, ritorna dopo tre anni dalla sua prima pubblicazione con l’aggiunta di cento mappe inedite. Questo ampliamento arricchisce ulteriormente il contenuto informativo del volume originale. La nuova edizione traccia la storia dell’umanità dalle sue origini fino ai giorni nostri, con particolare attenzione a realtà storico-geografiche precedentemente non incluse e a temi contemporanei come la questione ambientale e climatica. Il libro, realizzato da Christian Grataloup insieme a un team autorevole di geografi, storici e cartografi, si basa su informazioni provenienti da una rinomata rivista di divulgazione scientifica francese, «Histoire». L’approccio adottato nell’Atlante Storico Mondiale si distingue per la sua innovazione, superando i limiti della storiografia tradizionale e della sua prospettiva eurocentrica.

Enrico Macioci, L’estate breve, TerraRossa 

Il giovane protagonista del romanzo è impacciato con le ragazze e confuso dalla sua passione per la scrittura, ma eccelle nel calcio. Tuttavia, quando Michele arriverà nel suo nuovo quartiere, dovrà riconsiderare le sue ambizioni e comprendere la vita stessa sa essere veramente imprevedibile. Il romanzo, malinconico e sincero, offre una prospettiva brillante sul passaggio dall’infanzia all’adolescenza, riflettendo sul potere dei desideri nelle nostre vite e sull’influenza dei ricordi.



Le uscite di venerdì 22 marzo

Libro copertina, “Rose Valland” di Franca Pellizzari, Morellini

Rose è una giovane e appassionata storica dell’arte che lavora come curatrice al Museo del Jeu de Paume a Parigi, quando i nazisti trasformano il museo in un deposito centrale per i tesori d’arte saccheggiati in tutta Europa. Coraggiosa e determinata, Rose si ritrova al centro di una rete di inganni e pericoli e dovrà sfruttare la sua conoscenza della lingua tedesca e la sua posizione privilegiata per annotare segretamente i dettagli delle opere d’arte trafugate dai tedeschi. Rischierà la vita per collaborare con la Resistenza francese e fornire preziose informazioni sui movimenti delle opere d’arte nascoste ai Monuments Men. Attraverso momenti di tensione e pericolo, il romanzo dipinge un ritratto intenso di una donna straordinaria che lotta per preservare il patrimonio culturale della sua nazione, anche quando il mondo intorno a lei è sconvolto dalla guerra.

Francesco Tormen, Con gli occhi aperti. Il sogno lucido tra neuroscienze ed esperienze contemplative, Il Saggiatore 

Nei miti e nelle metafore filosofiche di ogni cultura, il sogno è la chiave per comprendere la natura dell’esistenza, ma se oltre a ricordarli fossimo in grado di guidare, consapevolmente, i nostri sogni per comprendere meglio noi stessi? Il sogno lucido – la condizione apparentemente paradossale di sognare sapendo di sognare – è un fenomeno noto e praticato in diverse tradizioni spirituali da secoli ma solo agli inizi degli anni ottanta è stato “scoperto” dalle neuroscienze. Francesco Tormen affronta per la prima volta, in manie- ra rigorosa ed approfondita, l’onironautica, l’arte della navigazione dei sogni. Corredato da fonti scientifiche, esperienze personali e tradizioni meditative, il libro coinvolge i lettori conducendoli passo dopo passo a sperimentare in prima persona questa straordinaria possibilità della nostra coscienza, poco esplorata nel mondo occidentale ma accessibile a tutti. Un percorso filosofico-pratico destinato a cambiare per sempre il nostro modo di sognare e di approcciarci alla realtà. Perché la notte non è un momento vuoto di esperienze, tutt’altro.

Giuseppe Marcenaro, Sciarada Vivere con le ombre sulla soglia dell’Ade, Il Saggiatore

Sciarada significa conversazione, lunga chiacchierata, ma anche problema, situazione difficile e inestricabile. La sciarada è un gioco enigmistico in cui si chiede di trovare una parola partendo da definizioni che alludono alla parola stessa. In questo libro, di questo lemma dal suono misterioso si declinano tutti i significati. Giuseppe Marcenaro prosegue il suo dialogo con i grandi letterati del Novecento, che si compone non solo d’incontri ma anche di lettere, diari e appunti: le muse di Eugenio Montale, Gerti ed Esterina, ci fanno sentire la loro voce; Elio Vittorini scrive a Lucia Morpurgo Rodocanachi per una traduzione; Luciano Foà racconta la nascita di una nuova casa editrice. L’autore gioca con la memoria, ripercorre gli anni dell’infanzia a Genova e della giovinezza a Roma, dove le strade si popolavano di reminiscenze letterarie, quasi allucinazioni – Goethe, Stendhal, Leopardi –, e dove ha vissuto nella stessa via di Roberto Bazlen, detto Bobi, senza mai incontrarlo e conoscerlo. Bazlen, fantasma dietro le quinte della letteratura del secondo Novecento, che ha collaborato con le più importanti case editrici italiane, in queste pagine si fa «sciarada»: una questione complessa, un enigma, l’«ombra opaca» che Marcenaro insegue per tutta la vita. Attraverso scritti, lettere e racconti di coloro che lo hanno conosciuto e frequentato, Marcenaro cerca di capire chi è stato veramente il grande intellettuale che ha fatto conoscere in Italia Kafka, Musil e Freud.

Laura Veroni, L’ombra dalla sciarpa blu, Morellini


In una notte di pioggia, un uomo esce barcollante da un bar sul lungolago di Luino. Un’ombra, con una vistosa sciarpa blu elettrico, allunga una mano pietosa verso di lui, offrendogli aiuto. L’ubriaco non vedrà più la luce del giorno. Emma Verdelli, commissario della Questura di Varese, viene incaricata di seguire l’indagine, affiancata dall’ispettore Mariano Rossi e dal vicecommissario Oreste Del Carmine. Sono molti i sospettati del misterioso omicidio: tutti sono coinvolti, ma nessuno sembra davvero colpevole. Intanto l’ombra dalla sciarpa blu torna a colpire con lo stesso modus operandi. Non si tratta di un semplice assassino, ma di un serial killer. È allora che la caccia del commissario diventa serrata. L’omicida non si fermerà finché non verrà catturato.

Roberto Maggiani, Poscienza, Il ramo e la foglia 


Poesia e scienza: una relazione necessaria? È la domanda, l’assillo si potrebbe dire, che investe e attraversa questa produzione poetica e che già nel titolo si rivela: Poscienza. Si tratta di un neologismo che cerca di unificare un apparente dualismo, due ambiti, due competenze, due passioni: per la poesia e per la scienza. La lingua della poesia è tipicamente costituita da parole, segni, e di segni è fatta anche la lingua della scienza, che usa essenzialmente il protocollo della lingua matematica. Sia la poesia sia la scienza hanno un proprio linguaggio che le caratterizza ed è quel qualcosa di particolare che si percepisce nel modo di esprimersi di un poeta o di uno scienziato. C’è qualcosa dello stile dello scienziato che può essere preso a prestito dal poeta? Perché la poesia non dovrebbe potersi propagare a partire dalle suggestioni che vengono sia dalla letteratura, sia dalla scienza? Poesia e scienza sono due sguardi diversi sul reale e sul possibile e non esiste una divisione preliminare o invalicabile di temi. La scienza contemporanea ci ha consegnato nuovi temi di lavoro poetico ed è vista come chance di novità nella poesia: in questa raccolta leggerai poscienzìe.

Giorgio La Spisa, L’imprevedibile accade, Arkadia 

Mentre nel mondo infuria la guerra, un soldato e una ragazza si incontrano casualmente nei pressi della fontana di un paese posto tra il mare, una grande laguna e le tortuose strade di montagna che conducono a Cagliari. Da questo momento in poi fatti, persone, scenari si intrecceranno in modo indissolubile in un’epoca di ferro e di sangue. Le vite dei due giovani, le loro speranze, i progetti e i sogni che li accompagnano diventano il leitmotiv di un’esistenza che cerca il bene e la gioia in un momento travagliato e ricco di incognite. Gioia, dolore, stupore, disillusione, tutto si mescola in un vortice che accompagna i protagonisti giorno dopo giorno. Ma ogni cosa è sorretta dalla Speranza che apre su ogni avvenimento un orizzonte in cui una luce rischiara e conforta. In un arco temporale che si dipana fin quasi ai giorni nostri, seguiamo le vicende di un gruppo compatto di personaggi che aderiscono, istante per istante, al loro destino.

Le uscite di sabato 23 marzo

Khashayar J. Khabushani, Saluterò di nuovo il sole, NNEditore

Penso a chi dovrei diventare, da dove posso cominciare. Andre aveva detto di fare caso a quel che ho proprio davanti agli occhi. Quindi ci provo, fisso il soffitto finché sento il bruciore delle lacrime. Fammi vedere cos’ho davanti agli occhi, continuo a ripetere, una specie di preghiera.

K ha nove anni e vive a Los Angeles con i genitori iraniani e i due fratelli maggiori, Shawn e Justin. Desidera solo diventare un vero american boy, con un nome facile da pronunciare e i vestiti giusti, mentre suo padre, Baba, non ha un lavoro, sperpera il denaro che la moglie porta a casa e accusa i figli di rinnegare il paese d’origine – un paese che loro non conoscono. Nonostante i limiti imposti da Baba, K è un figlio obbediente, eppure si sente sbagliato: vorrebbe essere forte e sicuro come Shawn e Justin, ma quando scopre di provare dei sentimenti per il suo amico Johnny non riesce a confidarsi nemmeno con loro. Finché un giorno tutto precipita: Baba rapisce i figli e li porta in Iran, e il viaggio è un’esperienza sconvolgente di cui K subisce le drammatiche conseguenze. Tornati a casa, K e i suoi fratelli crescono lontano dal padre in un’America che dopo l’11 settembre è sempre meno accogliente, e imparano cosa significa diventare uomini seguendo le proprie aspirazioni. Saluterò di nuovo il sole è un romanzo di padri, figli e fratelli al cospetto di debolezze, modelli e desideri. L’esordio di Khabushani è un coming of age disarmante, al tempo stesso intimo e collettivo, che racconta con candore la paura e il coraggio di chi sceglie di definire liberamente la propria identità e costruirsi una vita fedele ai propri sentimenti.

Le uscite di domenica 24 marzo

Claire Oshetsky, Chouette, Cencellada

È la storia di Tiny, che dopo aver sognato di fare l’amore con un gufo e aver trovato segni di artigli al mattino, scopre di essere incinta. Da subito, sviluppa un profondo legame con il suo bambino, sentendosi connessa a lui sin dai primi momenti della gravidanza. Quando Chouette nasce con una forma insolita e una prognosi medica poco promettente, la famiglia è devastata, tranne la madre, Tiny, che accoglie e difende incondizionatamente la sua creatura, proteggendo la sua essenza, nonostante le sfide che la vita le riserverà.

Le uscite di lunedì 25 marzo

Joël Dicker, Un animale selvaggio, La nave di Teseo


Un animale selvaggio è un thriller mozzafiato costruito attorno a un meccanismo di suspense perfetto, che ci ricorda perché Joël Dicker, l’autore di La verità sul caso Harry Quebert, è diventato un fenomeno editoriale mondiale. 2 luglio 2022, due ladri stanno per rapinare una importante gioielleria di Ginevra. Ma questo non sarà un colpo come tutti gli altri. Venti giorni prima, in un elegante sobborgo sulle rive del lago, Sophie Braun sta per festeggiare il suo quarantesimo compleanno. La vita le sorride, abita con il marito Arpad e i due figli in una magnifica villa al limitare del bosco. Sono entrambi ricchi, belli, felici. Ma il loro mondo idilliaco all’improvviso s’incrina. I segreti che Arpad custodisce cominciano a essere troppi perché possano restare nascosti per sempre. Il loro vicino, un poliziotto sposato dalla reputazione impeccabile, è ossessionato da quella coppia perfetta e da quella donna conturbante. La osserva, la ammira, la spia in ogni momento dell’intimità. Nel giorno del compleanno di Sophie, un uomo misterioso si presenta con un regalo che sconvolgerà la sua vita dorata. I fili che intrappolano queste vite portano lontano nel tempo, lontano da Ginevra e dalla villa elegante dei Braun, in un passato che insegue il presente e che Sophie e Arpad dovranno affrontare per risolvere un intrigo diabolico, dal quale nessuno uscirà indenne. Nemmeno il lettore.



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