Musica Il 15 settembre il Palazzo Platamone di Catania ospiterà il Roccascina Music Fest firmato dalla cantante Cristina Russo e dal marito, il batterista Marco di Dio, due figure centrali nel panorama discografico e musicale siciliana. Una vetrina per alcune delle realtà prodotte dall’etichetta musicale dei due musicisti, la Roccascina Audio Produzioni. Cristina Russo: «Non un semplice concerto: per noi rappresenta una festa. Poter avere una vetrina tanto prestigiosa mi dà molto orgoglio»
Giovedì 15 settembre, alle ore 21, il Palazzo Platamone di Catania ospiterà un nuovo evento targato Catania Summer Fest 2022: il Roccascina Music Fest firmato dalla cantante Cristina Russo e dal marito, il batterista Marco di Dio, due figure centrali nel panorama discografico e musicale della provincia catanese. Madrina della serata sarà proprio la Russo, che si esibirà con il suo Neosoul Combo, fondatrice dell’etichetta musicale che regala il nome all’evento (la Roccascina Audio Produzioni), da cui provengono le altre band e i musicisti in cartellone, ovvero Vivo, Club Rivera, Libero, T-Key e Mamu & Co.
Da anni cantante di successo, adesso Cristina Russo è anche attrice di teatro, dopo il suo debutto con Guia Jelo nello spettacolo “Devi avere paura” con la regia di Francesca Ferro. Per l’occasione e incuriosita dalle tantissime potenzialità artistiche incarnate dall’artista etnea, ho voluto chiedere direttamente all’interessata, qualcosa al riguardo: «Quello con Guia è stata un’esperienza bellissima in cui mi sono messa alla prova e che mi ha dato un input molto interessante, ma io sono una cantante, un’autrice, questo è quello in cui mi rispecchio di più. Per la nostra piccola etichetta sono quella che, invece si occupa delle carte, delle pratiche attinenti alla musica, dei contatti con i club e festival. Insomma, essendo indipendenti, ci diamo da fare come possiamo!».
Qual è l’idea portante di questa casa di produzione che, pur essendo, a conti fatti, giovane, già sta facendo parlare di sé?
«Cerchiamo di puntare alla musica di qualità e lo si potrà apprezzare anche nella serata dal vivo al Platamone di Catania. In questa seconda edizione del Roccascina Music Fest le band coinvolte sono di più. E spero di poter bissare anche con altri artisti eccezionali che negli anni hanno lavorato con noi come Amici Di Pina, Andrea La Ferla, Bellamòrea, Debra, Cicciuzzi e i Sikania, per cui abbiamo anche firmato l’album come autori. Per noi è un grande pregio far conoscere artisti così interessanti che si affidano al lavoro di Marco nella scelta artistica degli arrangiamenti».
Chi sono queste band che state portando avanti? Come hanno fatto ad attrarre la vostra attenzione?
«Vorrei parlare di Vivo, un progetto che ci ha subito incuriosito per l’energia dei componenti della band. Il tipo di scrittura semplice e d’impatto, il sound elettronico, ma anche pop rock, mi ha fatto subito capire che loro avevano qualcosa d’importante da comunicare e che sarebbero piaciuto tantissimo al pubblico. I Club Rivera sono una band che amo, un duo speciale, raffinati e cool allo stesso tempo. La musica che propongono sono canzoni in inglese vestite di neo-soul e soulful house. Già si stanno facendo apprezzare all’estero. Libero l’anno scorso è stato presentato dalla nostra etichetta tra le nuove proposte a Sanremo. È definito il cantastorie con il sequencer, perché è un one-man band. Suona mille strumenti sul palco e con la sua loop station sa incantare il pubblico. T.Key è il più giovane sul palco. Anche lui presentato lo scorso anno a Sanremo tra le nuove proposte, sta lavorando al suo secondo disco: ha cominciato con il rap ma il suo hip hop adesso è diventato un ibrido con l’indie. Scrive davvero bene. Mamu & Co è un cantautore con un vocione che non finisce mai. Sta lavorando al suo progetto. Vedremo cosa succederà…».
Lo spettacolo di giorno 15 al Palazzo Platamone, storico palazzo della cultura di Catania: è un semplice concerto o qualcosa di più?
«Suonare nella propria città è qualcosa di speciale. Una magia. Non un semplice concerto: per noi rappresenta una festa. Poter avere una vetrina tanto prestigiosa mi dà molto orgoglio».
Piero Angela, il famoso divulgatore scientifico scomparso un mese fa, rivolse a tutti noi le sue ultime parole: “Fate anche voi la vostra parte, così come io ho fatto la mia”: ti rivedi, in queste parole? Cosa ti sentiresti di dire, a chi volesse intraprendere il tuo stesso percorso?
«Abbiate coraggio e fate. Quando ci siamo ritrasferiti a Catania dopo un’assenza di 10 anni non è stato facile: Roccascina nasce, infatti, nel territorio di Nicosia, nell’Ennese, nella montagna dell’entroterra. Arrivati a Catania abbiamo fatto subito un investimento importante per lo studio senza sapere come sarebbe andata, fidandoci soltanto delle qualità di Marco e affidandoci al destino stesso. Siamo stati coraggiosi. E lottiamo ogni giorno. Questo lavoro non è facile: non ha compensi mensili, né ferie pagate, o contributi già retribuiti dal datore di lavoro. Non abbiamo garanzie. Ma abbiamo una cosa certa: la libertà e la musica. Diciamo grazie ogni giorno per questo. E credo che chi vuole intraprendere questo percorso fatto di musica dal vivo, di produzione, di recitazione e tutto ciò che abbia a che fare con lavori non canonici, non debba avere paura. Ognuno deve diventare, nella vita, chi è nella sua natura. Questo è il karma. Con il mio progetto Cristina Russo & Neosoul Combo sto girando in molti festival in Italia e all’estero. Sono dell’idea che con la tenacia, alla lunga si possa dar voce alla propria storia! Spero di poter fare la stessa cosa anche per le band che stiamo seguendo».
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