Oltremare L'associazione nata a Catania che dal 2000 si occupa di organizzazione di percorsi formativi altamente specializzati e di eventi nazionale e internazionali, dopo lo stop dovuto alla pandemia, il 24 marzo torna a organizzare al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite il forum studentesco Change the Word New York. Tra ospiti l'ex presidente Usa e l'ex calciatore ucraino che parlerà della guerra nel suo Paese
Torna, dopo due anni di stop forzato causa pandemia, Change the World New York, il più grande forum studentesco organizzato da Associazione Diplomatici, l’associazione nata a Catania che dal 2000 si occupa di organizzazione di percorsi formativi altamente specializzati e di eventi nazionale e internazionali. Si torna in presenza, e finalmente verrebbe da aggiungere. Perché se questi due anni sono stati duri per un’azienda che lavora sulla formazione, ma di cui il maggior punto di forza, da vent’anni, sono le esperienze dal vivo che portano migliaia di studenti alle Nazioni Unite per toccare davvero con mano il lavoro dei diplomatici, è stato ancora più duro e svilente dover mettere un freno all’entusiasmo e alla voglia di imparare di liceali e universitari di tutto il mondo.
Sono oltre 3.500, provenienti da 119 Paesi diversi, quelli pronti a prendere il volo per New York e varcare le porte del Palazzo dell’Onu in un momento storico in cui il ruolo di ogni Paese è determinante per gli equilibri geopolitici del mondo. Change the World Model United Nations, in siglia CWMUN, è anche questo, in fondo. È confrontarsi su quello che succede dentro e fuori dai propri confini, saper guardare oltre e imparare ad analizzare, a capire, a studiare.
Connessioni è il tema di questa nuova edizione del Change the World New York, che verrà inaugurato ufficialmente il 24 marzo. Prima con la cerimonia “Viva l’Italia” riservata ai 1200 studenti italiani che raggiungeranno la Grande Mela, in cui interverranno, oltre al presidente di Associazione Diplomatici Claudio Corbino, l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio e la Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. In programma anche la presentazione del libro “Donne che sfidano la tempesta”, con i giornalisti Myrta Merlino, Cecilia Sala e Salvatore Carrubba, già direttore de “Il Sole 24 Ore”; uno spazio dedicato allo sport con il presidente del CONI Giovanni Malagò e il campione del mondo di calcio 1982 Marco Tardelli; cultura e spettacolo con il regista Stefano Pistolini e il giornalista Antonio Monda; conversazione sulla Costituzione italiana con Giuseppe Ayala, già magistrato italiano, Giuseppe Scognamiglio, presidente di Eastwest European Institute, e la giornalista Maria Latella.
Nel pomeriggio, poi, la tradizionale cerimonia d’apertura, a cui ai nomi già citati si aggiungeranno gli special guest di questa edizione: Bill Clinton, già ospite di Diplomatici nel 2018 a New York e nel 2021 in video conferenza per il Festival di Geopolitica Mare Liberum, e Francesco De Gregori, ormai immancabile e apprezzatissimo ospite dell’Associazione. Stavolta il “principe” dei cantautori non si limiterà a regalare un concerto con i suoi pezzi storici in grado di incantare ogni generazione, ma parteciperà attivamente alla sessione di lavori con Bill Clinton.
Tre giorni intensi di lavoro, ospiti di altissimo rilievo, eventi culturali, sportivi e musicali. E un pensiero che, inevitabilmente, vola fino alla Russia e all’Ucraina. Oltre le macerie, oltre le barbarie. A tutti quegli studenti che non ci saranno. Costretti, per colpa “dei grandi”, a mettere i loro sogni nel cassetto.
È anche per loro, la sorpresa più emozionante di questa edizione: la presenza di Andrij Shevchenko, grande campione di calcio e bandiera dell’Ucraina, che grazie a Marco Tardelli ha subito accettato l’invito del presidente Corbino. Insomma, verranno da tutto il mondo gli oltre 3500 studenti che prenderanno parte al “Change the World” ma con Sheva, per qualche ora, saranno tutti ucraini.
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