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Caltagirone, Villa Patti si riappropria del suo giardino storico

Territori Il museo delle ville storiche della città calatina ritorna al suo antico splendore anche nella sua sede esterna grazie alla Biennale della Ceramica e delle Architetture di Paesaggio di Caltagirone

Nell’ambito della Biennale della ceramica e delle architetture di paesaggio, promossa dal Comune di Caltagirone con finanziamenti europei, la seconda delle due Notti Verdi della Cultura, quella del 31 luglio, è dedicata a Villa Patti. Biennale del Paesaggio, curata dall’Associazione Impronte Vegetali, sarà protagonista con la riapertura di Villa Patti, museo delle ville storiche, dopo i lavori di ripristino e restauro dell’area parco realizzati all’interno del progetto Biennale 2015. Gli architetti Laura Carullo, Lara Riguccio e Dario Pappalardo, hanno portato avanti, dalla fase progettuale alla realizzazione, la manutenzione straordinaria di una parte del giardino, riconsegnando alla luce percorsi e manufatti da tempo nascosti, cercando di mantenere un equilibrio con lo splendido abbandono che ha fatto di Villa Patti un paradiso di naturalità in città.

Villa Patti e il suo parco

Villa Patti e il suo parco

Saranno proprio gli architetti Carullo, Riguccio e Pappalardo, a partire dalle ore 19, a dare il “la” al continuum di eventi che caratterizzerà questa giornata, che si configura come uno degli appuntamenti più importanti, proprio perché riconsegna alla città uno dei suoi luoghi storici e più belli, dell’intera Biennale. Una serie di incontri, chiamati Conversazione sul giardino storico, che avranno come protagonisti i tre architetti calatini (Il ripristino dei percorsi storici di Villa Patti – passeggiata alla scoperta del giardino il loro intervento), affiancati da Daniela Romano, professoressa associata all’Università di Catania e appassionata dei giardini storici siciliani, e da Calogero Giancona, i quali parleranno di Giardini storici siciliani: risorsa paesaggistica e serbatoio di biodiversità, e da Salvatore Interlandi il quale punterà il suo intervento su L’itinerario delle ville storiche caltagironesi. A concludere gli incontri, l’associazione calatina Parlamente impegnata nella partecipazione attiva dei cittadini alla vita della comunità, su temi di attualità e sulle attività concrete di riappropriazione degli spazi pubblici -, racconterà l’esperienza da essa esperita su un’area verde comunale, chiamata “Boschetto” che l’associazione ha “adottato” dal Comune di Caltagirone, e poi ripulito.

VILLA PATTI. Oggi sede del museo delle ville storiche di Caltagirone, fa parte del sistema di ville costruite nel XIX sec. appena fuori dell’abitato cittadino per la villeggiatura degli aristocratici del tempo. L’edificio in stile neogotico, opera dell’architetto calatino Giambattista Nicastro, ospita dipinti, disegni, incisioni, fotografie, vasellame che testimoniano la vita dei signori dell’epoca. Sono inoltre esposti progetti e foto delle ville storiche caltagironesi e siciliane. Il parco della villa è diviso in due parti, un “giardino” caratterizzato da un ampio viale d’ingresso, ricco di piante ornamentali e arredi in terracotta e pietra e il bosco retrostante, divisi da un muro in pietra. Di grande effetto la corona di sedili che circonda l’edificio realizzati nell’Ottocento dallo “Stabilimento artistico-industriale Vella”.
«Nel Museo delle Ville storiche (Villa Patti) – spiega l’architetto Laura Carullo – è stato completato il ripristino della trama dei percorsi storici del giardino e la loro messa in sicurezza attraverso potature della vegetazione infestante e realizzato un sistema di illuminazione che li mette in evidenza e ne consente l’accesso anche notturno, in concomitanza di manifestazioni e spettacoli. Si è lavorato sulla vegetazione esistente per reinterpretare i rapporti tra gli spazi, le prospettive, gli assi visivi che si instaurano tra le diverse parti del giardino. L’ingresso sarà sistemato secondo la disposizione originaria, testimoniata dalle foto d’epoca, in cui alte siepi di bosso sottolineavano l’asse prospettico della Villa e fioriture laterali di oleandro evidenziavano il gusto dell’epoca.

Villa Patti

Villa Patti

La parte di giardino retrostante la villa, originariamente forse adibito a parterre, di cui non rimane traccia, è stato ridisegnato delimitando dei parterre, con basse siepi fiorite. Le superfici a prato potranno essere utilizzate in occasioni di spettacoli o per esposizioni temporanee. E’ stato inoltre rimesso in funzione il pozzo e realizzato l’impianto di irrigazione necessario alla manutenzione del giardino. L’ultimo lotto di lavori prevede l’adeguamento ed ampliamento dell’edificio detto ‘Serra’, annesso alla Villa per ospitare attività didattiche e mostre, permettendo una più ampia fruizione del parco. La villa sarà sede tra settembre e ottobre di attività dedicate al paesaggio e alla Land Art, con la realizzazione di una prima opera d’arte nel parco, che sarà l’inizio della creazione di un percorso espositivo all’aperto».

ELEFANTOUR. Già sperimentato durante la precedente Notte verde dello scorso mercoledì, anche a Villa Patti, dalle ore 19 alle ore 21, sarà presente per i più piccoli (e non solo) l’Elefantour, laboratorio video ideato ideato dall’illustratrice Giulia Orecchia e d

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