Visioni Presentato il festival che dal 2 luglio al 6 agosto sarà ospitato dalla tenuta Valle delle ferle. Claudia Sciacca: «La Sicilia vanta delle eccellenze straordinarie nell’ambito del cinema e in quello vitivinicolo; basti pensare che Caltagirone si trova lungo la più antica strada del vino d’Europa, mai storicamente documentata»
La produzione vinicola d’eccellenza e i prodotti di qualità a chilometro zero. Il Caltagirone Film Festival è anche questo: degustazioni da fare emozionare il palato. Il Cerasuolo di Vittoria docg, il Nero d’Avola doc di Vittoria e ancora il Frappato doc di Vittoria, il Rosato doc di Sicilia, la grappa di Cerasuolo di Vittoria. Vini d’autore e film d’arte.
Tutto pronto, quindi, per il Caltagirone Film Festival che abbina il passato del cinema siciliano con i sapori e le emozioni del territorio: due storie di eccellenze, la prima da riscoprire, la seconda da proiettare nel futuro. La manifestazione è stata presentata a Catania, nel prestigioso Palazzo Mannino, dagli organizzatori e da alcuni dei qualificati protagonisti, presenti in video, come l’autore di celebri colonne sonore, il maestro Paolo Vivaldi, che con il suo concerto ad agosto, chiuderà l’evento culturale, e il regista Nello Correale, autore del documentario “I ragazzi della Panaria”, che racconta l’epoca pionieristica della cinematografia del dopo guerra con quattro giovani aristocratici che fanno parte della storia mondiale del grande schermo.
Il Caltagirone Film Festival è prodotto e ospitato dalla tenuta Valle delle ferle, rappresentata da Claudia Sciacca, che ha sottolineato: «Il nostro progetto nasce dal profondo desiderio di promuovere e raccontare la nostra terra. La Sicilia vanta, infatti, delle eccellenze straordinarie nell’ambito del cinema ed in quello vitivinicolo; basti pensare che Caltagirone si trova lungo la più antica strada del vino d’Europa mai storicamente documentata. Quello che faremo durante le cinque serate che compongono il Festival non è tanto parlare di queste eccellenze quanto farle “vivere”: ripercorreremo la storia del cinema in Sicilia insieme ai suoi protagonisti e conosceremo i vitigni storici siciliani degustandoli. Assaporeremo il Cerasuolo di Vittoria, l’unica docg che abbiamo in Sicilia, assaggeremo i prodotti della nostra terra e lo faremo in una cornice direi “magica”, la Valle delle Ferle, in un paesaggio dominato da vigneti ed alberi d’ulivo. Insomma ciò che faremo durante questo Festival è mostrare tutta la bellezza della nostra Sicilia, per cui cos’altro dire se “non mancate”!».
«E’ un’iniziativa culturale di grande valore per la promozione della cultura, delle attività economiche e del patrimonio turistico del Calatino, ma non solo – ha aggiunto il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo -. L’iniziativa privata, coraggiosa e lungimirante, deve essere sostenuta dal pubblico e come Ente locale, ma soprattutto come siciliani orgogliosi della propria terra e impegnati nella valorizzazione delle tante potenzialità. Con il Caltagirone Film Festival si esalta la Sicilia migliore, quella della cultura e dell’economia, che vuole andare avanti, emergere, affermarsi e lasciarsi alle spalle questo lungo periodo di pandemia».
Sergio d’Arrigo, storico del cinema e direttore artistico del CFF, ha illustrato, nel particolare, le quattro serate. Si inizia il 2 luglio con Origini del cinema anni ’10, con la storia dell’ Etna Film, una delle più importanti case cinematografiche d’Europa e quindi del mondo, nata dal collasso dell’impero siciliano dello zolfo il più importante dell’epoca per volume d’affari. 2L’Etna film produrrà, avvalendosi delle migliori maestranze sul mercato, importanti film del cinema muto tra i quali il colossal “La sfinge dello Jonio” che assieme a “Cabiria” rappresentano uno sforzo finanziario impressionante per il cinema d’allora. L’Etna Film disponeva di locali e di una filiera completa di produzione come nessun’altra e nel museo del Cinema di Torino si conservano due invenzioni che semplificarono negli anni a venire il lavoro dei produttori, due regoli per la perforazione delle pellicole brevettati da Francesco Margiunti – ha ricordato d’Arrigo -. Quando dopo la fine della seconda guerra mondiale la casa chiuderà i battenti il governo fascista comprerà i locali che serviranno da esempio per la realizzazione di Cinecittà».
Nella seconda serata “Il cinema degli anni ’40-50”. La Panaria Film raccontato attraverso il documentario di Nello Correale ed il film “Vulcano”. Il documentario ” I ragazzi della Panaria ” è stato scelto dal Ministero degli Affari Esteri per rappresentare l’Italia nel mondo nel 2021 assieme ad altri 14 film realizzati dai migliori produttori, registi, sceneggiatori, vincitori di numerosi premi Oscar. La Panaria del Principe Francesco Alliata di Villafranca ebbe il merito di inventare la cinematografia subacquea e di confrontarsi con i più grandi nomi del cinema italiano e non solo. “Vulcano” con Anna Magnani duellò con “Stromboli” di Rossellini e la Bergman in quella che fu definita “la guerra dei Vulcani”. Saranno presenti il regista Nello Correale e la principessa Vittoria Alliata di Villafranca, intellettuale di fama mondiale e figlia del principe Francesco ed erede della Panaria. Terza serata: Cinema anni ’70, “I Baroni” di Giampaolo Lomi. Questo film girato tra Palazzo Biscari, a Catania, e la tenuta dei Marchesi Sangiuliano e il castello dei Principi Ruspoli a Vignanello, rappresenta un unicum nelle produzioni cinematografiche siciliane, paragonabile solo al Gattopardo di Visconti sebbene di contenuto letterario completamente diverso. È un film girato nella temperie culturale dell’aristocrazia siciliana con vene di humor e sarcasmo. Saranno presenti il celebre regista Giampaolo Lomi ed il produttore il marchese Andrea di Sangiuliano capofamiglia della secolare famiglia dei Paternò Castello. Quarta serata. Il cinema contemporaneo. “I Figli del Set” di Carlotta Bolognini per la regia di Alfredo Lo Piero, presente alla conferenza stampa. Una importante produzione di Carlotta Bolognini, figlia di Manolo e nipote di Mauro Bolognini, il primo produsse a Catania “L’arte di arrangiarsi” con Alberto Sordi, il secondo diresse “Il bell’Antonio” con Marcello Mastroianni. La regia è del catanese Alfredo Lo Piero, fondatore della Scuola di cinema di Catania, con importanti riconoscimenti e collaborazioni con registi del calibro della Wertmüller, Dario Argento ed altri ancora.
Il Caltagirone Film Festival si concluderà, ad agosto, con il concerto “Il suono dell’immagine” di Paolo Vivaldi, Importante compositore di musiche per il cinema e per Rai e Mediaset, è considerato uno dei più importanti musicisti italiani. Ha composto tra le altre le colonne sonore per film e serie tv: “Adriano Olivetti” con Luca Zingaretti, “Pietro Mennea la freccia del sud” con Michele Riondino, “Luisa Spagnoli”, “Boris Giuliano”, “Rino Gaetano”, “La Baronessa di Carini” e moltissimi altri.
Il direttore della Direzione Cultura del Comune di Catania, Paolo Di Caro, ha portato il saluto dell’assessore Barbara Mirabella e dell’Amministrazione Comunale etnea: «Siamo lieti di dare un cenno di sostegno al Festival, che coniuga due espressioni di cultura del territorio che si incontrano: il cinema e il vino, con un programma di eventi che si svolgeranno nello scenario di Valle delle Ferle, sede dell’omonima Azienda vitivinicola. Un esempio virtuoso di contaminazioni culturale che speriamo presto di poter sostenere anche con iniziative congiunte, utilizzando la Film Commission di Catania e gli straordinari palcoscenici naturali del nostro patrimonio museale».
Il 2 luglio il primo appuntamento, nella Tenuta Valle delle Ferle, con inizio alle 18,30. Prima con la degustazione del Cerasuolo di Vittoria e di prodotti a chilometro zero, poi con la parte cinematografica dedicata all’Etna, con due proiezioni: “Hollywood sul Simeto” e “Un amore selvaggio”.
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