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Autunno spagnolo per l'”inverno taorminese” di Antonello Carbone

Libri e Fumetti Il 20 e 21 ottobre il fortunato esordio letterario del giornalista catanese sarà ospite del festival Getafe Negro di Madrid e a La Central di Barcellona. Intanto giovedì 8 sarà oispite del Sabir Fest a Messina

Alla vigilia del tour spagnolo che dal 20 ottobre vedrà Antonello Carbone prima a Madrid quale unico scrittore italiano invitato al Festival Getafe Negro e poi l’indomani a La Central di Barcellona per la presentazione della versione in castigliano del suo romanzo di successo “A Taormina, d’inverno” diventao in spagnolo “En Taormina, en invierno” pubblicato da Yulca editorial, l’autore sarà ospite a Messina – nella sua Sicilia – al Sabir Fest, il festival della Cultura e Cittadinanza Mediterranea, giovedì 8 ottobre alle ore 19 alla Galleria Vittorio Emanuele, per riproporre la versione italiana del giallo edito da Manni, la casa editrice pugliese che due anni fa ha lanciato il giornalista Rai nel suo esordio letterario. Con Carbone, nell’atteso appuntamento in calendario della kermesse organizzata nella città dello Stretto, sarà l’attore Nero Toscano, a cui è affidato il reading e il compito di moderare l’incontro.

Antonello Carbone

Antonello Carbone

Il libro (che allunga le ombre sui poteri forti che regolano la vita nell’isola e sulla loro incidenza in grado di condizionare la verità, in un’inedita Taormina goethiana scossa dalla misteriosa morte della rampolla di un’importante famiglia di imprenditori siciliana), è stato ristampato da Manni per tre edizioni, quindi è stato pubblicato in versione ebook, prima dell’acquisizione dei diritti per Spagna e Sud America da parte della catalana Yulca, con la pubblicazione avvenuta nel giugno scorso e presentazione in anteprima ad Expo.

E mentre l’autore è oggi impegnato nella definizione della seconda storia che presto vedrà tornare il protagonista, Giacomo Cassisi, reporter detective dall’aria bohémienne che ha fatto appassionare i lettori anche oltre confine, i rumors si susseguono sulla sceneggiatura che ne sarà tratta.

Dopo aver girato in lungo e in largo l’Italia e fatto tappa nei principali saloni e fiere del libro italiane (dal Salone di Torino a ‘Più Libri, Più Liberi’ di Roma), Antonello Carbone si appresta così ad iniziare un nuovo viaggio. Porta con lui quella Sicilia “nostalgicamente moderna” descritta con lo stile che richiama Leonardo Sciascia -come sottolineato nella prefazione anche dall’autorevole firma di Roselina Salemi- dove non esiste mai un’unica verità, piuttosto una “verità verosimile” lasciata talvolta trasparire perché così meglio si adatta alle circostanze.

 

Hanno scritto di lui

Copertina italiana e spagnola per Carbone

Copertina italiana e spagnola per Carbone

“Quando si inizia a leggere un giallo si hanno delle certezze: il luogo, il reato, la vittima, il protagonista, l’indagine, il colpevole. Il bel libro di Antonello Carbone ha stravolto questecertezze. Alla fine non sai più se il morto è vittima, chi è il protagonista, nemmeno la stagione è certa. Carbone riesce a far diventare centrale anche il gatto che fa compagnia al protagonista”.

“È stata una sorpresa constatare che in questa pubblicazione non v’è traccia di mafia, di camorra o altra organizzazione criminale. Si narra di un delitto maturato in Sicilia, nella terra di Montalbano, ma il protagonista non è un tutore della legge. Forse le primissime pagine conducono il lettore ad inevitabili paragoni con i noir di Camilleri, ma pian piano che ci si inoltra nella storia ogni somiglianza scompare. Belli i dettagli della vita dell’umanissimo protagonista e le descrizioni dei luoghi e delle atmosfere”.

“Un giallo vecchia maniera ma straordinario e moderno, si legge d’un fiato e quando lo si finisce si ha voglia di rileggerlo nuovamente. Mistero, intrighi, colpi di scena, c’è proprio tutto e a fare da sfondo una magnifica Taormina e una grandiosa storia della Sicilia. Il protagonista ha il pregio di accompagnarti e di farti vivere in prima persona gli eventi chelo travolgono e tu cerchi di scoprire con lui, anticipandolo, il bandolo della matassa”.

Antonello Carbone, giornalista, è nato nel 1967. Vive a Catania e lavora come caposervizio nella redazione Rai del Tgr Sicilia. Laureato in Lettere moderne, ha iniziato la carriera nel 1986 a “L’Espresso Sera”, ha collaborato tra l’altro con “La Sicilia” e con Rai Uno per “La vita in diretta”.
Link: http://www.antonellocarbone.com

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