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A Scicli è nato Cannolia, il dolce mondo del cannolo à la carte

Dolci Cialda fritta all’istante, farcita e servita calda e croccante in soli tre minuti. L’idea nasce da un vecchio ricettario della nonna del trentenne pasticcere sciclitano Davide Roccasalva, che ha voluto creare un format nuovo, genuino, che si rifà al passato in totale trasparenza con il cliente: «Ho ripescato casualmente la ricetta da un vecchio quaderno di appunti di mia nonna. Ho pensato di replicarla facendo sentire il cliente proprio come a casa, un ritorno alle origini»

A Scicli è nato Cannolia, dolce mondo dedicato ai cannoli, un piccolo mondo siciliano dove si incontrano personaggi, fantasia e tradizione. L’inaugurazione sabato 13 giugno, in via San Bartolomeo 10, nel cuore della città barocca magnificata dalla fortunata serie televisiva del Commissario Montalbano (la sede del municipio ospita il commissariato del film). La novità sta nel nuovo modo di viverlo e gustarlo: la cialda viene fritta all’istante, farcita à la carte di crema e servita calda e croccante in soli tre minuti, pronta per assaporarne tutta la complessità. Proprio come fatto in casa. L’idea nasce da un vecchio ricettario della nonna di un giovane pasticcere del territorio, Davide Roccasalva, trent’anni, che ha voluto creare un format nuovo, genuino, che si rifà al passato in totale trasparenza con il cliente. «Dalla semplice pasticceria prodotta interamente da me – racconta Davide – ho deciso di dedicarmi ai cannoli ripescando casualmente la ricetta da un vecchio quaderno di appunti di mia nonna. Ho pensato di replicarla facendo sentire il cliente proprio come a casa, un ritorno alle origini»

Davide Roccasalva ideatore di Cannolia

Il concept di Cannolia è stato creato dall’artista Sasha Vinci, che ha immaginato uno spazio in cui le meraviglie dell’arte dialogano con la cultura e la tradizione gastronomica siciliana. Chi entra nel mondo di Cannolia si immerge in un’atmosfera ricca di creatività per vivere un viaggio multisensoriale. Decine di farfalle, simbolo di rigenerazione, bellezza e trasformazione delicatamente invadono le pareti dello spazio, dando vita a una dimensione onirica che diventa metafora di ispirazione nelle metamorfosi. Il brand diventa un segno unico e distintivo che caratterizza e identifica la filosofia del mondo di “Cannolia”. Nasce, così, una “dolce” esperienza, in cui il cliente fluttua leggero, trascinato dal profumo irresistibile del cannolo caldo. Friabilità e morbidezza si fondono nel palato per raggiungere l’esaltazione dei sensi fin dal primo assaggio. 

Le farfalle di Cannolia ideate da Sasha Vinci

Cannolia è un nuovo mondo in cui nascono e si intrecciano relazioni. Il coraggio, la forza e lo slancio per avviare questa nuova esperienza in un contesto storico così particolare, fortificano il capitale umano che da sempre ha caratterizzato Scicli. È qui che Ezio Occhipinti, grazie al progetto di Sicilia Ospitalità Diffusa, ha stimolato l’incontro fra l’arte dolciaria di Davide e il senso estetico dell’artista contemporaneo Sasha Vinci.

All’interno di “Cannolia” il laboratorio di cucina è stato concepito interamente a vista. No ai semi lavorati, no agli aromi e ai conservanti aggiunti. Si parte dalla materia prima utilizzando grani antichi. La cialda è proprio quella del territorio ragusano: ha un colore chiaro e non è biscottata. A differenza della ricetta della nonna, il cannolo non viene impastato e poi fritto nello strutto, ma Davide per l’impasto utilizza burro e in alcuni casi olio extravergine d’oliva per i vegani. L’esperienza del cannolo appena fritto è totalmente diversa da quella conosciuta: «La cialda calda con il contrasto della ricotta o della crema fresca – spiega il titolare – va ad accentuare il sapore del dolce. Così mi sono chiesto il perché non farla provare a tutti in qualsiasi momento». Davide svela il segreto di un buon cannolo: «La frittura! L’olio che utilizziamo, olio di girasole ad alto oleico arricchito di vitamine e antiossidanti. I cannoli vengono fritti a 175 gradi. È importante che l’olio venga cambiato spesso». 

Sette le varianti di creme: il classico ricotta vaccina, ricotta di capra biologica, crema bianca al limone, al cioccolato fondente, al pistacchio, ricotta di capra, arachidi salati tostati all’interno di una cialda al carrubo. Per il trasporto il prodotto viene consegnato al cliente in un kit con all’interno le cialde appena fritte e un sac à poche con la crema scelta. All’interno di “Cannolia” anche panettoni, colombe e biscotti di mandorle (mandorle, zucchero, miele, albume d’uovo e buccia di limone) tutti realizzati da Davide con la ricetta di sua nonna.

I cannoli al pistacchio di Cannolia

Il cannolo alla creama di limone di Cannolia

I cannoli agli arachidi salati tostati all’interno di una cialda al carrubo di Cannolia

Il punto vendita sarà aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21. E resterà illuminato h24 per permettere ai visitatori di ammirarlo anche esteriormente e, perché no, fare qualche scatto. Infatti, “Cannolia” rappresenta un luogo ideale per gli instagramers. «Il grande canyon che da piazza Italia si apre in via San Bartolomeo è uno dei luoghi più affascinanti e fotografati di Scicli – afferma il vicesindaco Caterina Riccotti -. La nascita di Cannolia, laboratorio artigianale che del gusto siciliano fa la sua cifra e il suo messaggio, è coerente con la proposta culturale che la città ha progettato. A pochi metri dal presepe in statuine in legno di tiglio di Pietro Padula, maestro napoletano che a Scicli realizzò il più bel presepe siciliano, un luogo dove ristorarsi e scoprire la Sicilia autentica». «L’annuncio dell’apertura di una nuova attività che impernia il proprio focus attorno a un prodotto gastronomico del territorio, dopo il periodo di lockdown, è una bellissima notizia per Scicli e per la Sicilia – afferma l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Scicli, Emilia Arrabito -. I giovani imprenditori siciliani hanno compreso che attorno all’identità va costruita l’offerta di beni e servizi e la nascita di Cannolia va nella direzione della riappropriazione della storia e della cultura siciliana».

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